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La mattina dopo, sedetti quasi avanti a tutto nell'aula di musica per la riunione che avevano organizzato prima delle lezioni le gemelle Anderson.
Io suonavo la chitarra, Calum il basso, le gemelle Anderson il clarinetto, Tippy Cartaigienica suonava il trombone e veniva chiamato così perché una volta uscendo dal bagno una striscia di carta igienica rimase attaccata ai suoi jeans, Emily Lambert conosciuta anche come Lisa Simpson perché suonava il sassofono e per mia sfortuna, anche Luke Hemmings faceva parte della banda e suonava la chitarra anche lui.
Comico vero?
Io preferirei usare "tragico".
Quella mattina però, non era presente o forse aveva ritardato come succedeva la maggior parte delle volte.
"Come sapete, la professoressa Jectings sta organizzando lo spettacolo di fine anno e, come sapete, noi siamo alcune delle organizzatrici, quindi abbiamo deciso di far partecipare anche la banda-" da qui non ascoltai più perché mi persi a guardare fuori la finestra.
D'improvviso la porta si spalancò e vidi Luke Hemmings camminare tranquillamente senza neanche scusarsi del suo ritardo di ben ventitré minuti, ormai la riunione era quasi finita, poteva semplicemente saltarla e degnarci tutti della sua assenza.
Si sedette dietro, da solo, e stette zitto per tre minuti esatti, quando sentii un pezzo di carta volarmi in testa.
-Dici buongiorno a Luke Hemmings.-
Scossi la testa, per quale motivo mi assillava?
"Sei la persona più patetica che conosca."
Mi girai e sussurrai a denti stretti ma in modo che sentisse.
"Ma tu non mi conosci Michael Clifford." Fu quello che rispose, decisi semplicemente di girarmi avanti e riprendere ad ascoltare le gemelle Anderson parlare di come pulire un trombone o un clarinetto o un qualsiasi strumento a fiato.
Il giorno dopo, alle prove della banda erano tutti presenti, quindi come sempre, le gemelle Anderson ci spiegarono il programma, quella che per ora doveva essere la nostra scaletta ed erano soltanto sei minuti e tredici, cosa avremmo potuto suonare in sei minuti e tredici secondi?
Alzai una mano e mi venne data subito la parola.
"Credo che sia abbastanza ingiusto che ci venga dato così poco tempo, intendo, non possiamo fare nulla in sei minuti e tredici.
Non potremmo andare dal preside e sistemare la faccenda?" Chiesi, mentre sentivo alcuni  parlare tra di loro dandomi ragione.
"Al preside non importa della musica, a lui importa soltanto dello sport e di quella nuova bevanda, come si chiama? La Energyrun, ci hanno donato la palestra." Intervenne Tippy.
"Non l'hanno donata a noi, ma alla classe sociale degli atleti tutti muscoli e niente cervello, io dico che dovremmo protestare."
"Ascoltate Michael Clifford, ragazzi, lui ha sempre ragione." Si intromise Luke e tutto quel che feci fu scuotere la testa, alzarmi, prendere lo zaino e andare via.

paper crowns; mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora