Epilogo.

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<< Cazzo, cazzo, cazzo, questo non rientrava assolutamente nei miei piani! >> esclamò Louis non appena finì di leggere l'ennesimo bigliettino che Harry aveva lasciato proprio sotto casa sua; i suoi piani sicuramente non comprendevano, per esempio (molto importante poi), essere scoperto dal ragazzo di cui era follemente innamorato da...ormai un anno? Praticamente dalla prima volta in cui Louis ha posato lo sguardo su quel bellissimo ragazzo; ed Harry era davvero bellissimo, dei lunghi capelli ricci gli incorniciavano il viso, al posto degli occhi si ritrovava degli smeraldi verdi, che cambiavano la loro tonalità in base al tempo, ma la cosa che Louis preferiva di Harry erano le sue labbra, leggermente carnose, non troppo grosse, e Louis davvero pagherebbe oro pur di poter assaggiare anche solo per un secondo le sue labbra.
<< Cazzo, e ancora cazzo, la colpa è solo tua ricciolino del cazzo! >> esclamò Louis mentre si affrettava a tornare verso la propria casa perché Harry sarebbe tornato da un momento all'altro, ma Dio non era dalla sua parte visto che sentì una voce roca chiamarlo, ed anche se era girato di spalle sapeva perfettamente a chi appartenesse quella voce.
Harry.
E no, no, no, neanche questo rientrava nei suoi piani, Louis doveva scappare, e anche subito.

<< Perché stai andando via, Louis? >> domandò Harry mentre si avvicinava lentamente verso la figura, ancora girata di spalle, del ragazzo.
"Cazzo Louis, dì qualcosa, trova una scusa e scappa a casa, poi ti trasferirai in Alaska in modo da non fare mai più figure di merda con Harry." pensò Louis prima di darsi dello stupido da solo.

<< Beh..io..devo andare a casa per dare da mangiare al mio gatto! >> esclamò Louis con voce fin troppo acuta, e davvero, lui non sapeva per niente dire le bugie, infatti la reazione del riccio gli diede conferma ai suoi pensieri visto che scoppiò a ridere; Louis dovette per forza girarsi perché voleva guardarlo, osservarlo per bene, un'ultima volta, perché sì lui se ne sarebbe andato in Alaska.
Il liscio pregò ogni santo per farlo rimanere ancora in vita per qualche secondo, perché dio, Harry era veramente uno spettacolo: quelle fossette ai lati delle guance lo rendevano ancora più giovane, e il suo sorriso lo avrebbero potuto etichettare come la prima meraviglia del mondo.
Quando poi il riccio smise di ridere, si fece serio tutto d'un tratto, e riprese a camminare verso la figura del liscio, che in quel momento era rimasto come immobilizzato; non appena Harry si ritrovò davanti a lui, parlò di nuovo:

<< Perché hai smesso di scrivermi bigliettini? >> a questa domanda, Louis abbassò lo sguardo, cominciando ad osservare l'asfalto, perché in quel momento non riusciva a parlare, perché Harry era davvero davanti a lui, e questo era troppo, davvero.

<< Io.. >> iniziò titubante, ma subito dopo non disse niente, probabilmente troppo nervoso per tutta la situazione che si era venuta a creare.

<< Oh Lou, perché non ti sei mai avvicinato? Perché non sei mai venuto a parlarmi? Sei un ragazzo così bello Louis, penso che tu sia un angelo. >> sussurrò Harry, mentre posò due dita sotto al mento di Louis, in modo da poi fargli alzare leggermente la testa, così che i loro sguardi si potessero incontrare, e lì Harry notò il leggero rossore sulle guance del liscio, ma soprattutto notò i suoi occhi, limpidi, azzurri come il cielo, e se ne innamorò.

<< Harry..io..mi dispiace..davvero, era da tanto tempo che volevo dirti che mi piacevi, ma non ne ho mai avuto il coraggio, perché pensavo che mi avresti rifiutato, e allora..ho iniziato a scriverti quei bigliettini, e sono felice che ti siano piaciuti...solo che mi dispiace per non aver continuato a scriverti, ma da quando ti ho scritto che ti avrei detto chi ero, mi è salita l'ansia, ecco..e beh..però spero che sì..sia tutto apposto, e magari.. >> Louis si morse con forza il labbro inferiore, ma con ancora un po' di coraggio, domandò:

<< Posso baciarti? >> sputò fuori il liscio, e prima di poter ricevere una risposta dal ragazzo riccio, si alzò leggermente sulle punte, allacciando poi le braccia attorno al collo del ragazzo, in modo da tenersi in equilibrio, e subito dopo posò le labbra su quelle di Harry, e dio, Louis pensò al fatto che fossero maledettamente morbide; dopo un po' iniziò a muovere con lentezza le labbra su quelle del riccio, e quest'ultimo, dopo essersi sorpreso un attimo, decise finalmente di assecondare i movimenti di Louis, portando le mani sui fianchi del più basso; era un semplice toccarsi, assaggiarsi delle labbra, senza approfondire nessun contatto, perché ad Harry e Louis andava bene così.
Dopo un po' si staccarono con un piccolo schiocco delle labbra, ma lasciarono che le loro forti combaciassero; Harry si ritrovò a sorridere facendo comparire le sue tenere fossette, e subito dopo disse:

<< Ora sono finalmente tuo, Louis? >> e Louis poté sentire il suo cuore battere ad un ritmo sfrenato, perché no, non stava succedendo a lui, non era possibile..ma se questo era un sogno, allora voleva goderselo al meglio.
Così rispose:

<< Noi due siamo stati destinati ad incontrarci, Harry, quindi tu sei sempre stato mio. >>

E così lo baciò di nuovo.

FINE.

N/A:
Devo dire che mi dispiace troppo dire che questa storia è giunta al termine, mi sono affezionata!
Spero davvero che vi sia piaciuta questa storia, e che soprattutto l'epilogo vi abbia soddisfatto!
Grazie per tutte le visualizzazioni e i voti, vi ringrazio davvero!

-GIADA

I need you. || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora