Capitolo 1

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Posai Nicole e Dave nelle loro rispettive culle dopo aver cercato, per ben due ore, di farli addormentare. Non ero bravo con i bambini, credo si fosse capito. Non sapevo come trattarli, come dirgli di non fare qualcosa o di insegnargli qualcosa. Sarei stato un padre modello.

Era ormai una settimana che andavo avanti così: venivo svegliato alle sette del mattino con i loro pianti, quasi in sincronia, perché affamati. Latte e quella roba viscida che ha odore di cibo per cani. Il bagnetto rischiando di affogare con tutti gli spruzzi che mi facevano. E poi li lasciavo giocare in casa.

Non ne potevo più. Gemma poteva benissimo portarli con lei e chiamare una babysitter... aspetta... BABYSITTER! Ecco chi mi serviva!

Corsi in salotto prendendo il cellulare componendo il numero di Niall, il mio migliore amico.

"Nialler!" Dissi, appena accettò la chiamata.

"Hazza!"

"Mi serve che tu mi faccia un favore"

***

Ed eccoci qui, seduti sul divano a leggere un catalogo per bambini con dei numeri di babysitter. Scegliemmo un nome ed numero a caso dove vi erano scritti sul foglio, per poi digitare il numero sul cellulare ed aspettare che accettassero la chiamata.

"Pronto?" chiese una voce tranquilla, acuta e dolce, quasi femminile, che mi fece sciogliere dentro, tramite il cellulare.

"Ehm, lei è Louis Tomlinson?" chiesi.

"Si, certo, lei chi è?"

"Sono Harry Styles, e la chiamavo per sapere se poteva fare da babysitter ai miei nipoti" dissi lentamente, quasi incantato dalla voce del ragazzo dall'altra parte.

"Oh, davvero?!" Chiese entusiasta, facendomi ridacchiare.

"Sì, se accetta le dico il mio indirizzo"

"Oddio, certo e grazie!"

Chiusi la chiamata dopo avergli detto l'indirizzo e rimasi a fissare il cellulare ancora incantato dalla voce, per poi salvare il numero con il suo nome, molto probabilmente con un cuoricino...

"Scusa amico, io devo andare" disse Niall, dopo aver letto i messaggi che gli erano arrivati subito dopo che chiusi la chiamata, "Il mio coinquilino mi aspetta" disse ridacchiando, prima di andarsene.

***

Louis' POV

Non credevo ancora che qualcuno mi avesse veramente chiamato per un colloquio di lavoro. Aspettavo da settimane di fare qualcosa che sapessi fare, poi il mio migliore amico, anche coinquilino, mi ha detto che ero bravo con i bambini e, boom, ho fatto domanda per essere scelto per fare il babysitter.

La porta venne aperta, e da lì uscì il mio coinquilino Niall, tornato da casa di un suo amico.

"OH DIO MIO NIALL NON CI CREDERAI MAI!"

"MA CHE TE URLI?" urlò in risposta Niall.

"Ho un lavoro, ti rendi conto?" Gli dissi, abbracciandolo di slancio.

"Davvero? Adesso non farai più la casalinga?" Chiese emozionato, facendomi ruotare gli occhi, "Quando cominci?"

"Hanno detto che andrò domani da loro per una specie di colloquio!" Dissi emozionato.

"Amico, siamo nel Texas, qui non servono colloqui" disse facendomi ridacchiare.

"E chi è il fortunato?"

"Un certo Harry Styles" gli dissi vago, facendolo fermare di colpo, e poi sentirlo sussurrare un "Oh cazzo".

"Mh? Hai detto qualcosa?" Gli chiesi, dirigendomi in cucina per preparare qualcosa per pranzo.

"Nono, tranquillo" rispose ridacchiando nervosamente, facendomi accigliare, ma non dissi niente.

***Polpetta time***

Hey everybodeh, como estan? (È francese, obv)

Il primo capitolo non potrebbe che essere più brutto, vero? Vabbe, almeno ci ho provato a farlo, io... *scappa nell'angolino e piange*

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Babysitter || Larry Stylinson (Mpreg)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora