01 | Resisti

4.4K 192 34
                                    

⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀

⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀

⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀

Ormai era iniziata l'estate e Naruto aveva finito la scuola, infatti da poco aveva deciso di frequentare un corso professionale.

Il padre, Minato, era contento per suo figlio. Si sentiva in colpa per quell'incidente successo poco più di tre anni fa, in cui trovò la morte sua moglie, Kushina. Lei aveva amato molto la sua famiglia, infatti per proteggere il suo unico figlio perse la vita. Naruto diventò muto, conseguenza riscontratasi dopo l'incidente, e Minato trovò un assistente che aiutava Naruto nella vita quotidiana. Si chiamava Gaara. Naruto dovette imparare la lingua dei segni, oltre che continuare con lo studio, ma grazie a lui riuscì nei suoi obiettivi.

Naruto era sempre stato un bravo ragazzo, assomigliava molto al padre: capelli biondi e occhi celesti, con una pelle ambrata e con quelle tre cicatrici sul viso, per ciascuna guancia, che ricordavano una volpe, ma il carattere vivace lo aveva ereditato da sua madre. Aveva diciotto anni ed era anche molto cocciutto, ma simpatico e disponibile.

Decise di passare l'estate in tranquillità, dato che non doveva recuperare alcun tipo di debiti per alcune materie, tra l'altro a lui abbastanza antipatiche.

Il dottor Orochimaru lo incontrava ogni pomeriggio con Gaara per fare esercizi con la voce, visto che non l'aveva persa del tutto ed era recuperabile. Ma fino ad adesso non aveva mai fiatato, neanche sotto tortura, solo gridolini o risatine che finivano con un po' di tosse.

Il fatto di non poter più parlare per Naruto fu un vero trauma, essendo molto vivace, aveva sempre una lunga parlantina.

Alcuni amici gli erano stati vicino, come Kiba e Hinata, ma col tempo sentì che l'unico a capirlo veramente fosde Gaara. Aveva occhi solo per lui e il suo comportamento cambiò col tempo.

Gaara era un ragazzo di vent'anni, un po' basso, con capelli rossi e occhi verde acqua limpidissimi, ma che celavano un passato drammatico. Ed era proprio questo che accomunava i due ragazzi: il passato.

Era da tanto che Minato non incontrava suo figlio e voleva parlargli, ormai lui era gravemente malato di cancro. E non sapeva quanto ancora gli restasse da vivere.

***

Naruto si stiracchiò nel letto, con i raggi del sole che pizzicavano i capelli biondi e gli occhi limpidi.

«Buongiorno.» Gaara si avvicinò al biondo mentre gli accarezzava i capelli setosi. Ormai lo vedeva come un fratello, o forse... qualcosa di più...

Naruto mosse le mani svogliatamente per augurargli un buongiorno. Il rosso gli sorrise e si diresse verso la cucina. «La colazione è pronta!»

Il più piccolo mugugnò qualcosa di incomprensibile, alzandosi come un peso morto dal suo letto.

«Che ne dici se oggi andiamo al mare?»

Quella domanda ebbe il potere di far svegliare completamente il biondino. Naruto mosse la testa annuendo.

«Allora prepariamoci, su.»

Gaara non aveva mai sentito Naruto parlare, ma Hinata, che era molto innamorata di Naruto, gli aveva confidato che aveva una voce meravigliosa, a volte infantile ma che dava sicurezza. E questo lo invogliava sempre a sentir parlare quella faccia d'angelo che invece muoveva solo le mani per comunicare.

  𝐕𝐎𝐈𝐂𝐄𝐋𝐄𝐒𝐒. sasunaruWhere stories live. Discover now