La Scommessa -Capitolo 9

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Mi sveglio con in testa la scommessa fatta con Kevin. Mi faccio la doccia, mi vesto e scendo a fare colazione con Kimi e Sebastian. Arrivo giù al ristorante e mi dirigo al tavolo dove sono seduti i due piloti, mi siedo, gli saluto e ordino il mio cappuccino con il cornetto alla crema. Appena arriva l' ordine Kimi mi dice "Ma è vero che hai scommesso con Kevin sui primi tre?" "Si e spero di vincere" gli rispondo. Finita la mia colazione salgo in macchina e mi dirigo verso l' homemotor della Sauber dove mi aspetta Marcus. Arrivata lì busso e subito Marcus mi viene ad aprire, lo abbraccio e ci sediamo ed iniziamo a parlare, io subito gli dico "Ieri ti volevo chiedere se oggi insieme a Kevin volevi accompagnarmi al box Ferrari " " Certamente che ti accompagno" mi risponde,lo abbraccio e ci dirigiamo verso il box. Arriviamo e ci mettiamo a lavoro, io scrivo la strategia per il cambio gomme e lui al muretto a controllare i consumi e i grafici. Passarono un paio di ore e non mi accorgo che tra venti minuti inizia la gara mi giro per chiamare Marcus ma lo ritrovo dietro, ci ritroviamo talmente vicini che i nostri nasi si sfiorano, si allontana e con il viso rosso mi dice "Hai finito a scrivere?" "Si! Ecco tieni " gli rispondo porgendo il foglio con lo sguardo basso, prende il foglio e si dirige verso il suo capo ingegnere, io corro nella stanza dove si cambia Marcus mi dirigo in bagno mi lavo il viso per raffreddarlo mi guardo allo specchio mi giro ed esco dal bagno, come esco mi trovo Marcus con indosso solo i pantaloncini, io arrossisco e corro fuori dalla stanza esco fuori dal box e mi bagno il viso con alcune gocce di pioggia, rientro e vedo Marcus con la tuta addosso e nella mano destra il casco con dentro i guanti, entra nella monoposto, mi avvicino e gli dico
"Spero di non averti messo in soggezione" "No. Tranquilla" mi risponde, si mette il casco e i guanti ed esce si posiziona in griglia di partenza. Iniza il Gran Premio di Malesia e dopo tre giri dal inizio Marcus attacca Hulkenberg ma finisce nella sabbia ed é costretto al ritiro. Mi cambio la maglia, indosso una maglia rossa, esco e mi ritrovo sia Marcus che Kevin davanti alla porta della stanza; usciamo e ci dirigiamo verso il box Ferrari. Arriviamo lì e vediamo che mancano tre giri dalla fine, incarico le dita sperando di vincere. Ultimo giro il gran premio lo vice Sebastian secondo Hamilton e terzo Rosberg, guardo Kevin sbalordita visto che ha azzeccato le tre posizioni. Corriamo sotto al podio lo abbracciamo poi lui prende la tricolore e la bandiera con il cavallino rampante e le fa sventolare, poi sale sul podio per la premiazione e,dopo undici anni, risentiamo l'inno tedesco insieme a quello italiano. Dopo la conferenza Sebastian scende ai box e ci dice "Ragazzi oggi si festeggia quindi alle 21 tutti al bar" "Ok" rispondiamo in coro, mi giro verso Kevin e lui mi dice
"Io ho vinto la scommessa quindi" "Ok accetto tutto. Qual è la mia penitenza?" gli chiedo
"È una sorpresa" mi guarda maliziosamente mi prende per mano e mi porta in macchina mi fa sedere, mette in moto e corre fino all hotel. Arrivati li mi porta su in camera sua, io mi siedo sulla poltrona, ma lui mi invita a sedere sulle sue gambe e dandogli le spalle ed inizio a pensare che da due settimane che stiamo insieme capisco che dell' aria da bravo ragazzo ha solo i capelli biondi e gli occhi azzurri, come i principi nelle favole che mi raccontavano da bambina, solo che lui è molto di più: è passionale, energico, galante, e quando serve sa essere molto dolce; insomma sarebbe ideale definirlo il ragazzo perfetto. Il cosiddetto ragazzo perfetto però inizia improvvisamente a lasciarmi baci un pò troppo intensi "Mm..." gemo di piacere. Le mani che poco prima mi stavano accarezzando i lati della pancia, scendono sulle coscie, sono seduta su di lui e già quella posizione non promette nulla di buono. Inizia a mordere e ha succhiare forte la mia pelle sensibile, che sicuramente, mi lascia macchie violacee."Vedo che ti diverti" mugugno girandomi di scatto per lasciarli un bacio umido sulle labbra, "Ora faccio divertire anche te" ribatte con un bagliore di lussuria negli occhi. Le sue rapide dita finiscono nel mio interno coscia, salendo sempre di più e facendo salire sempre di più l'eccitazione dentro me. Raggiunge la cirniera dei miei jeans che non esita ad abbassare, in modo da infilare completamente la mano e inizia a giocherellare con l' elastico dei miei slip
"Pizzo nero... " mi sussurra al mio orecchio facendomi avvampare
"...ottima scelta". Adoro anche il fatto che quando si parla di passionalità sa comunque dare il meglio di sé. Stuzzica più volte la mia entrata già pronta per lui, eppure continua a prepararla pompandola con due dita. Dopo qualche minuto si alza lentamente e con un gesto agile si toglie la la maglietta della sua scuderia, che finisce a terra, stessa cosa con i pantaloncini, resta solo in boxer e posso benissimo ammirare il suo fisico da dio greco: sembra di marmo, cosi tonico e scolpito. Si occupa lui di privarmi di ogni indumento e per quelle che sembrano ore, mentre probabilmente sono solo un paio di secondi, va a rallentatore per quanto riguarda i suoi boxer. Lo osservo torturandomi il labbro inferiore nel momento in cui li sfila, rivelando un' erezione pulsante, che prende in mano posizionandola nel mio punto più delicato. Chiudo gli occhi quando spinge dentro di me in modo rude e violento, gli mordo il collo per non strillare dal piacere. Continua a muoversi per qualche minuto ed arriviamo all' apice insieme farfugliando delle imprecazioni miste ai nostri nomi. Si accascia sul letto accanto a me, mi bacia teneramente il ventre e, sussurrandomi quanto mi ama, culla il mio sonno. Mi risveglio guardo l' orologio che segna le 20:30 "Cazzo! Kevin svegliati dobbiamo prepararci" urlo a Kevin mentre raccolgo i miei indumenti, corro in camera passando per la porta comunicante. Lancio tutto sul letto poi entro in bagno per farmi una doccia. Dopo un paio di minuti mi vesto ed indosso un abito corto grigio con i tacchi di colore nero. Torno in camera di Kevin, come entro lo vedo che sta lottando con la cravatta "Puoi anche non metterla la cravatta" gli dico lui subito la lanncia sulla scrivania e si gira, appena mi vede mi dice "Andiamo senno facciamo tardi". Arriviamo al pub salutiamo tutti e ci sediamo, come al solito Sebastian ci ordina gli alcoolici. Dopo aver bevuto tre bicchieri mi inizia a girare la testa, mi giro verso Kevin e gli dico "Torniamo in hotel che mi gira la testa" "Ok andiamo" mi risponde, salutiamo tutti e torniamo in albergo. Arriviamo all' albergo corro in camera, mi butto sul letto e mi addormento

Love in the PaddockDove le storie prendono vita. Scoprilo ora