Capitolo 6

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Ci girammo di scatto verso la porta e le due figure erano in piedi appoggiate ad essa.

- Justin,che cazzo ci fate qui e come sei entrato?-

-con le chiavi, tua madre me le ha date in caso di guai, e so che ne fai tanti percio..-

-ok ma adesso sparite..-

-veramente dovremo accompagnarti all'areoporto..-

Oh, questo era James..

Dai era carino.

No okay, molto più che carino.

-me se manca un' ora all'appuntamento..-

-lo so, ma se vuoi un passaggio preparati.-

-Dem vieni anche tu?-

Dem mi guardo speransosa ed io accenai un si con la testa.

-ok vi aspettiamo di sotto.

Ah Layla, se ti devi cambiare chiudile le tende, non si sa mai..-

disse con un sorriso malizioso.

Automaticamente gli tirai un cuscino in faccia e per poco non lo prendevo a calci.

Mi preparai prendendo la borsa...

-poi mi spieghi perche Bieber ha le tue chiavi di casa..-

-storia lunga..-

-si... Ma non credere che con "storia lunga" la smettero di assillarti..-

Scendemmo al piano di sotto e trovammo quei due sul divano.

-andiamo? -

Annuimmo con la testa.

Uscimmo di casa e raggiungemmo la macchina di Justin.

*in macchina*

-devo accompagnare James in un posto.

Dem dove abiti codi ti accompagno?-

-all'angolo del Makh's..-

Accompagnammo Dam a casa e mi ritrovai da sola contro quei due mono - neuroni.

-e adesso che Justin ha le tue chiavi di casa cosa farai..-

-...-

-Layla!-

-niente che vuoi che faccia..

E poi anch'io ho le sue chiavi di casa!-

-no, non e vero..- s'intromise Justin

-come vuoi.

Comunque io ce le ho e ho un istinto di vendetta.... - dissi scherzando.

-va bene.

Come vuoi Troietta.-

Troietta a me? Okay stava esagerando..

-un puttaniere, non ti sopporto..-

-ok ragazzi calmatevi..-

Mi buttai con la schiena sul seggiolino.

Guardando fuori dal finestrino: mi era mancata questa citta, questo posto, ma c'erano troppi ricordi..

-ok ciao, James. Ci vediamo domani..-

-ciao Ragazzi e mi raccomando non litigate...-

disse imitando una madre che rimprovera i suoi figli.

Scesi dall'auto.

-..ma che stai facendo?-

-mi siedo davanti...-

dissi richiudendo la porta dell'auto

-certo che sei strana..-

-e tu sei uno stronzo..-

Per tutta la durata del viaggio, non dissi niente, guardavo fuori dal finestrino.

-se hai intensione di scendere..-

Scesi dall'auto presi le valigie e mi diressi all'entrata.

Sentivo lo dguardo di Justin guardandomi, ma cercai di evitarlo..

-Layla..Aspetta, Layla!-

Lo maledicevo mentalmente per aver fatto si che tutti ci guardassero.

"L'ho mai detto che odio essere guardata?"

-che cazzo vuoi Justin?-

-dai scherzavo, non dicevo sul serio..-

-lo so..-

-e allora cos'hai? Sei...--

- Strana...- dissi ironica

Era una vita che mi definivano così, come se fosse un difetto.

sorridendomi Justin rispose - si sei strana.

Pero io mi sono scusato, e tu divresti ammettere una cosa..-

-cosa?!-

- che ti piace litigare con me..-

- va bene lo ammetto..-

Ci dirigemmo verso lo sportello.

Dove ci stavano aspettando Pattie e mia madre.

Dopo i saluti, i "pallosissimi" racconandamenti, e di nuovo i saluti..

Ci dirigemmo verso l'uscita.

E una bambina si avvicina a me e Justin..

X: posso dirti una cosa?

-si..-

X: che siete carini insieme.

Justin sorrideva, ed io lo fissavo stranita...

La bambina se ne ando, e noi raggiungemmo la macchina..

-perché ridi?!-

-niente.

Pensava veramente che io e te stavamo insieme..-

-meno male che non e vero...

-perché meno male ?

io sono adorabile..-

-lascia perdere e partiamo..-

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