19: Hogwarts

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Nella folla che c'era quella mattina nei corridoi di Hogwarts, una testa rossa si trascinava, quasi addormentata, a fianco al muro.
Veniva spinta qua e la così tante volte che non riusciva nemmeno più a contarle sulle dita.
Ginny era debole anche quel giorno.
Non aveva dormito nemmeno quella notte, gli incubi le avevano nuovamente invaso la mente, facendola restare sveglia fino a tardi.
Proprio quando aveva chiuso gli occhi, le sue compagne l'avevano svegliata.
L'ennesima persona la scansò contro il muro, facendole definitivamente perdere l'equilibrio.
Fu quando le sue ginocchia erano a soli pochi centimetri da terra, che qualcuno la afferrò al volo.
Qualcuno che aveva i capelli platino e gli occhi ghiacciati.
-Piano, Rossa, rischierai di cadere.- la voce di Draco Malfoy rimbombava nelle orecchie di Ginny, che a fatica si reggeva in piedi, nonostante l'aiuto del biondo.
Si girò a fissarlo.
-Grazie.- il Serpeverde la scrutò.
-Non hai una bella cera, Rossa. La notte dovresti dormire.
Ginny lo guardò con una smorfia.
-Parla lui. - sbuffò, accennando alla sua pelle, che era ancor più pallida del solito.
Il verde acceso della sua cravatta non stretta del tutto metteva in risalto ancora di più il pallore del volto e le labbra rosee.
A quell'affermazione, dalla bocca del biondo uscì una risata.
-Dovresti farti dare qualcosa per dormire da Madama Chips.
-Anche tu dovresti.- ribatté quella di rimando.
Con una smorfia, Draco le rispose.
-Nah, magari più tardi.
-Bene, allora andrò anche io più tardi.- Ginny sollevò gli occhi al cielo.
-Questa conversazione non ha alcun senso. Vieni, andiamo a lezione.
La piccola Weasley lo guardò come se stesse parlando arabo.
-Malfoy, siamo in due classi diverse.
-Bene, Principessa Rossa, allora la scorterò fino alla sua aula ed andrò a lezione della signora McGranitt. Sempre se Sua Maestà me lo concede.- accompagnò il tutto con una goffa imitatura di quello che doveva essere un inchino.
Ginny non si trattenne e scoppiò in una fragorosa risata. Non rideva così da molto, molto tempo.
Si tenne al gioco.
-Oh, mio prode guerriero Biondo, il suo coraggio non ha limiti. Combatterà davvero contro la furia della potente e spaventosa McGranitt? Farebbe davvero questo per me?- Con una mano, Ginny teneva il bordo di un vestito immaginario, mentre l'altra era stesa in avanti teatramente.
Draco chinò il capo, la mano sul petto, per poi alzarlo con fare teatrale, inginocchiarsi prendendo la mano protesa in avanti di Ginny e dire:
-Per lei? Questo ed altro, sua Maestà.-
La rossa stava per scoppiare a ridere, ma un applauso la precedette.
Attorno a loro, infatti, si era formato un gruppo di curiosi che aveva assistito alla scena.
I due si guardarono ridendo, prima di esibirsi in un altro di quei goffi inchini.
Ginny non ricordava più quando era stata l'ultima volta che si era divertita così.
I giovani si avviarono verso la classe di Ginny.
-Sai, dovresti fare l'attore in un film.- disse ad un tratto la rossina.
-Il che?- fece questo, guardandola stranita.
La grifoncina alzò gli occhi al cielo.
-Ah, giusto, mi avevano detto che i Malfoy hanno niente a che fare con cose che riguardano i babbani.
-E cosa sarebbero questi fip? Si mangiano?
La rossa si aprì nuovamente in una risata.
-Pensi sempre al cibo, eh Biondo?
Il Serpeverde fece la faccia fintamente offesa.
-Ma come osi? Guarda che muscoli, sono da far paura!- e si mise con le mani sui fianchi, in una posa degna di Superman.
Ridendo, la rossa lo salutò.
-Bah, lascia stare, te lo spiegherò un'altra volta. Ora ho lezione. Ciao Biondo.- disse, ormai davanti alla porta dell'aula di Pozioni.
-Ciao Rossa. - ricambio la serpe, sorridendo.
Prima di entrare, questa gli strinse la cravatta, mettendola in ordine.
-Ecco.- gli fece l'occhiolino, mentre Draco le scompigliava i capelli con una mano, ed entrò.
Draco rimase a guardarla finché non arrivò ad un banco e si sedette.
Allora anche lei si voltò e, con un debole sorriso, mimò con le labbra una parola.
Grazie.
Sorrise.

Dall'altro lato del castello, Harry correva come se non ci fosse stato un domani.
Stava per arrivare tardi alla lezione con la McGranitt.
Un giorno, quella donna, l'avrebbe ucciso. Riusciva ad immaginarsi talmente tanto bene la scena, che a volte credeva fosse accaduto sul serio.
Qual'era il motivo di tanto ritardo?
Aveva appena assistito ad uno spettacolo teatrale della ragazza che gli piaceva e della serpe che tanto odiava.
Non riusciva a crederci, ma Malfoy era riuscito a farla ridere, cosa che lui e Ron, in cinque settimane, non erano riusciti a fare.
Appena arrivato, si fiondò dentro l'aula e si sedette accanto a Ron, cercando di ignorare l'occhiataccia che la professoressa gli lanciava, senza però smettere di spiegare.
Ron lo guardò, prima di prendere la penna e scrivere qualcosa sul margine del libro.
Appena finito, lo spostò leggermente verso Harry, in modo che leggesse.
"Perché sei arrivato tardi?"
Harry, senza farsi vedere dalla professoressa, afferrò al volo la sua penna e scarabocchiò la risposta.
"Malfoy. Ti spiego dopo."
Ron fece un cenno con la testa, che stava ad indicare che aveva capito.
Quando Harry era in classe ormai da quindici minuti, qualcuno bussò alla porta.
-Avanti.
Tutti gli alunni si voltarono a guardare, quando questa si aprì.
Sulla soglia c'era Draco Malfoy, la cravatta ora sistemata per bene, i capelli ribelli e gli occhi gioiosi.
-Buongiorno signor Malfoy. Grazie di averci degnato della sua presenza. - la voce della McGranitt risuonò tra le pareti dell'aula.
-Oh, si figuri.- rispose il biondo sorridendo, scatenando le risate anche tra i banchi dei Grifondoro.
La McGranitt serrò la mascella.
-5 punti in meno a Serpeverde. Si sieda.
-Come desidera. - Malfoy fece di nuovo uno di quei suoi inchini stupidi.
La classe scoppiò nuovamente a ridere, mentre questo si siedeva accanto a Blaise Zabini.
-Davvero spiritoso. Altri cinque punti in meno a Serpeverde.
Malfoy, dal canto suo, sghignazzava con i suoi amici.
-Entrata davvero brillante, Draco.- gli fece Daphne dal banco di fronte al suo, allungando il braccio indietro.
Draco le batté il cinque.
-Modestamente.- rispose questo, facendo sollevare un brusio di risate.
-Malfoy. Visto che si sente così in vena di parlare, sa rispondere alla mia domanda?- lo riprese la McGranitt.
-Oh no, signora, mi dispiace.- rispose questo serio, ma con il divertimento che gli si leggeva negli occhi.
Ai suoi amici scappò una risatina.
-Da quando così... - la McGranitt si fermò a pensare. -Impertinente. Da quando così impertinente, Malfoy?
Draco si accarezzò il mento, facendo finta di pensarci.
-Non saprei dirle, professoressa. Da sempre, forse?- le rispose, tranquillamente.
-Dieci punti in meno a Serpeverde. Malfoy, fuori di qui.- tuonò la donna.
Il Serpeverde radunò le poche cose che aveva sul banco nella borsa, che prese al volo, e si alzò.
-Seguirò il suo consiglio.
E prima che la McGranitt avesse il tempo di togliere altri punti alla sua casata, corse via.

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Aloha ragazzuoli!
Eccomi qui con un altro capitolo!
Questa volta ci ho messo di meno a pubblicare, anche se il capitolo ha soltanto 1133 parole. Cercherò di farli più lunghi.
Bien!
Per quanto io possa amare la Drinny, non fatevi strani film mentali. È una Dramione, dopotutto.
Mi è sempre piaciuta l'idea di Ginny e Draco come migliori amici, quasi fratelli, con un legame simile a quello di Harry con Hermione, che si avvicina molto al legame fraterno.
Adoro i soprannomi - che se vedete utilizzo in tutto il capitolo - di ''Rossa" e "Biondo".
Non lo so, ma mi sembrano una bella squadra.
Comunque...
Per il concorso che vi dicevo avete tempo - se volete - di iscrivervi fino al 14 di gennaio.
Poi, sappiate che questa storia avrà ancora tre o quattro capitoli, più o meno.
Saranno pochi.
Spero il capitolo sia stato di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e mettete una stellina ☆ se vi è piaciuto!
Noi ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio,
Accio_Firebolt_

Together In A New Life ||Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora