CAPITOLO 2(prima parte)- Eléna la curiosità in persona

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Mi sveglio sempre con la voce di mia madre ma a differenza delle altre volte, questa sono tutta sudata e sconvolta da un incubo che neanche ricordo.
Come ogni mattina doccia, colazione e a scuola.

Diversamente da ieri, oggi Eléna è davanti al cancello.
Quando mi vede, mi viene in contro e mi fa una miriade di domande.

" Che fine hai fatto ieri mattina? Non ti ho vista. Stavi male? È successo qualcosa di grave ai tuoi genitori o ad un tuo parente?"

"Niente di questo Ele. Ieri quando sono arrivata, stavi parlando con quelle oche delle nostre classi. Avevo deciso di andare in classe ma prima di entrare avevo sentito dei rumori che provenivano dall'aula accanto, così sono andata a vedere. Ho trovato il ragazzo nuovo e..."

"Si dice che sia molto bello e misterioso, è vero?"

"Si è vero. Mi fai..."

"In che classe è?"

"Nella mia Ele. Mi fai conti..."

" Cazzo. E com'è? Simpatico, scherzoso? Di che colore ha i capelli? E gli occhi?"

"Calma,Eléna. Prima ti finisco di raccontare e poi ti dico tutto."

"Ok finisci il racconto."

"Grazie. Ho trovato il ragazzo nuovo, di cui non so ancora il nome, nell'aula accanto con una ragazza sotto. Erano avvinghiati e si baciavano come se non si vedessero da molto e si volessero mangiare con la bocca. A metà lezione sono entrati in aula e mi hanno salvato dalla professoressa. Il ragazzo si è messo vicino a me e la ragazza vicino alla cocca della professoressa. Non ha parlato per tutte e cinque le ore e quando i professori volevano fargli una domanda ci ripensavano e la facevano a qualcun altro o lasciavano stare."

"Di che colore ha gli occhi e i capelli ?"

"Ha degli occhi grigio-azzurri che quando ti guardano è come se ti volessero mangiare ma in cui ti perdi come in un lago ghiacciato. I capelli sono piu neri del carbone."

" Wow. Sembra bello da come lo hai descritto. Me lo presenti un giorno di questi?"

La solita Elèna, euforica alle stelle e con una curiosità infinita.

" Se vieni in classe mia a ricreazione lo puoi conoscere, se c'è."

"Ok farò un salto. A dopo Ka."

E se ne va, seguita dal suono assordante della campanella.

Ma perché deve essere così fastidiosa la campanella?penso

"Non lo so. Scusami non mi sono presentato come si deve. Karen, giusto?"

"Si e tu come ti chiami?"

"Sebastian"

Un nome sentito, ma non so dove.

"Sembra un nome importante."

"È solo un nome come tanti altri."

"Vado che è già suonata, ci si vede in classe"

" A dopo"mi saluta lui

Quando entro in classe, ci sono tutti tranne Sebastian e il professore.
Questo entra 5 secondi dopo che sono entrata io.
Sebastian invece arriva in classe alla seconda ora.
Mi saluta con un cenno.
L'ora successiva il professore chiede a Sebastian di presentarsi poiché è un alunno nuovo.

"Ciao a tutti mi chiamo Sebastian Black, vengo da Milano, mi sono trasferito quest'estate qui a Roma con la mia famiglia e ho 16 anni."

"Grazie, ora puoi riandarti a sedere vicino alla signorina Karen."dice il professore a Sebastian.

Durante le ore di lezione sembra molto pensierioso e non parliamo.
A ricreazione la ragazza dell'altra volta gli chiede se vuole uscire in giardino con lei, ma lui rifiuta.

Chiamerò quella ragazza"rompipalle", no le si addice meglio" sciacquetta"

"Si chiama Roxi"

Che nome da puttana.

"Che bel nome, non trovi?"

"Si le si addice."e ride

Che bella risata, vorrei essere stata io al posto di Roxi.

"Hey Karen, hai capito quello che ho detto?"

"Scusa, stavo pensando ad altre cose. Dicevi?"

"Ti stavo chiedendo se vuoi rimanere in classe o vuoi andare in cortile."

"Non lo so. Cioè a fare cosa?"

"A stare con altre persone, sono nuovo e vorrei conoscere gente nuova."

"Oh ok. Usciamo ma io ti avverto, non conosco quasi nessuno della scuola."

"Fa niente. Vuol dire che faremo nuove amicizie entrambi."

Appena usciamo dalla classe...

la  vampira dagli occhi violaWhere stories live. Discover now