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La campanella ancora non è suonata, così decido di starmene ancora un po'  in cortile per godermi la pace prima della tempesta.

Le giornate qui a New York sono sempre belle, ma oggi stranamente il sole e circondato dai nuvoloni.

Sto ascoltando "Numb dei Linkin Park" quando qualcuno mi poggia la mano sulla spalla ed io salto dallo spavento. Appena mi volto, trovo Matilde, la mia migliore amica ridere a crepapelle.

<<Ti sei bevuta il cervello per caso Maty?>> Le chiedo io, mentre lei ancora ride.

Matilde ha la mia età, siamo amiche dall'asilo e fino ad oggi non abbiamo mai avuto un vero litigio. Solo una volta abbiamo litigato ed era per un biscotto, avevamo 6 anni.

<<Scusami ma ti ho chiamata un miliardo di volte e non mi hai mai risposta.>>

<<Non preoccuparti.>>

In quel momento la campanella suona ed io e la mia amica ci avviamo in classe.

Il mio incubo sta per cominciare. Penso mentre avanzo verso l'aula.

Infatti, indovinate chi è di fronte a me?

Federico ... e credo che quelli che lo circondano siano i suoi amici, Jason e Rian.
Conosco i loro nomi perché Ricky mi ha parlato di loro e so che devo stargli lontana, ma loro non mi conoscono e non sanno che io non ho paura.

Sto per entrare, ma qualcuno mi si para davanti e mi impedisce di passare.
Anche se ci fosse un prof qui con noi credetemi non farebbe nulla per evitare questo.
Anche loro hanno paura di questi tipetti, almeno così dice sempre Ricky.

<<Fammi passare. Ora.>> appena parlo l'unico che ancora non si era girato nella mia direzione in quel momento sussulta e si volta per fissarmi incredulo.

<<Oooh che caratteraccio, a te servirebbe un uomo che ti tenga a bada.>> mentre questo qui parla io e lui non smettiamo di fissarci negli occhi.

È diverso da un tempo, non sembra neanche lui. I suoi occhi sembrano spenti e privi di vita. Ed io mi chiedo ... perché? Cosa gli è accaduto?

<<E tu saresti l uomo che debba badarmi?>> torno a guardare l'altro.

<<Attenta bambolina, potrei farti male!>> afferma minaccioso.

<<Jason andiamo!>> gli ordina Federico con voce autoritaria entrandosene in aula senza neanche guardarmi.

<<Non pensarci. Lui non è più lui da molto ormai. Faresti meglio a lasciar perdere.>>

<<Entriamo!>> sorrido senza farla preoccupare.

<<Buongiorno.>> Abbiamo appena preso posto quando vedo un professore entrare, salutare e sbattere la sua valigetta sulla cattedra.

<<Incazzato professor Miller!?>> lo schernisce Federico.

<<Vedo che abbiamo una nuova alunna!>> afferma il professore. <<Vanga qui e si presenti per favore.>> è estremamente maleducato ma faccio come dice e mi presento alla classe.

<<Salve. Sono Allison Stewart e da qualche mese mi sono trasferita qui a New York.>>

<<Sei un bel bocconcino.>> ammicca qualcuno.

<<Bambola il mio letto ha bisogno di essere riscaldato.>> parla un altro.

<<Brian vuoi che venga lì ora a spaccarti la faccia?>> urla Federico facendo ammutolire il ragazzo.

<<Torni al suo posto signorina Stewart!>>

*****

Finalmente questa giornata è finita!

Chiudo i libri, li metto in borsa e saluto Matilde che si avvia all'uscita con il suo ragazzo.

Io nel frattempo attendo Ricky che esca dalla sua aula.

Mentre aspetto poco lontano da me vedo Federico con i suoi amici ed una ragazza che gli sta attaccata come una sanguisuga.

L'ho osservato molto ed è vero, lui è cambiato, è più rude, strafottente, duro.

<<Ehi Allison.>> Sentì Ricky chiamarmi e solo allora Federico e la sua amichetta si accorsero di me.

Mentre Federico mi teneva puntati gli occhi addosso, presi lo zaino e corsi ad abbracciare Ricky.

<<Ehi, mi hai fatta aspettare.>>

<<Scusami ma ho avuto un problema con un professore per il mio esame.>>

<<Ok ti perdono, ma ad una condizione.>>

<<Quale?>>

<<Che mi porti a cena in quel nuovo fast food.>>

<<Va bene signorina, ci sto!>>

Ogni volta che rick mi chiama "signorina" a me viene da ridere, perché il modo in cui lo dice è buffo.

<<Dai andiamo!>> comunica e prima di seguirlo noto che Federico non c'è più.

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