Odio

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"Andrea lasciala in pace" disse la mia migliore amica guardando male suo fratello.
"È lei che ha cominciato" disse Andrea sbuffando.
"Non è vero imbecille" sbottai.
Non sopportavo quel ragazzo,
"Blah blah" disse facendomi il verso e bevve un sorso di caffè.
"Smettila Andrea" disse di nuovo la mia migliore amica spingendo suo fratello che non si mosse nemmeno di un millimetro.
Era figo ma era così fottutamente stronzo, se avessi potuto lo avrei strozzato.
Era alto quasi 1,90.
Aveva i capelli castani con gli occhi azzurri, sembrava Vanessa al femminile.
Era ben piazzato, praticava pugilato e tennis.
"Vanessa non dovresti uscire con lei" disse Andrea guardandomi male.
Lo fulminai con lo sguardo e lui sghignazzò divertito.
"Fatti gli affari tua fratellino" disse Vanessa dandoli un bacio sulla guancia.
"Ti voglio bene anche io" disse Andrea ridendo.
Vanessa scoppiò a ridere, forse Andrea aveva ragione ma volevo troppo bene a Vanessa per dare ragione ad Andrea.
"Muovetevi, vi accompagno io" disse Andrea sbuffando e mettendosi il suo amato cappellino di lana grigia.
Quanto cavolo era perfetto.
"Oh bene" dissi lamentandomi.
Sarebbe stato un viaggio molto lungo e non ne avevo voglia.
"So che non vedi l'ora anatroccolo" disse Andrea divertito.
"Finiscila Andrea" lo ammunì Vanessa.
"Okay, vi aspetto fuori" disse mettendosi la giacca di pelle e andò fuori.
Sospirai sconfitta, lo odiavo, non lo sopportavo.
Come faceva ad essere il fratello della mia migliore amica?
"Scusa per il comportamento di mio fratello, non so perché ti odia così tanto" disse confusa la mia migliore amica.
"Perché sa che sono pazza" le dissi facendo un piccolo sorriso.
Lei sospirò.
"Non dire così" disse dolcemente.
"È la verità Vanessa, tuo fratello ha ragione" dissi sospirando.
Aveva fottutamente ragione, ero pazza.
Ero una cazzo di pazza.
"Falla finita di dire cavolate" disse guardandomi male.
"Ti voglio bene scemotta" ammisi sorridendo.
Era l'unica persona a cui volevo bene, se avessi perso lei sarebbe stata la mia rovina.
"Ti voglio bene scimmietta" disse abbracciandomi.
"Dai ora andiamo, sennò tuo fratello ci uccide" dissi ridendo imbarazzata.
"Già" disse sorridendomi.
Presi il mio giacchetto di pelle e uscimmo fuori, Andrea era nella sua macchina blu metallizzata che ascoltava musica a tutta palla.
Era un coglione ma ascoltava buona musica.
"Eccoci fratellino" disse Vanessa sorridendo e bussò al finestrino.
"Ah bene, stavo diventando vecchio" disse ridendo, aveva una bella risata quando non mi prendeva in giro.
"Tu sei vecchio" dissi provocandolo.
"Grazie stronza" disse facendomi l'occhiolino.
Scoppiai a ridere e dissi:
"Qui lo stronzo sei tu"

La psicopatica e lo stronzo (#Wattys 2016)Where stories live. Discover now