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Francesca era sempre stata una ragazza semplice e di poche pretese.
Da piccola non faceva mai capricci per ottenere qualcosa, in realtà non chiedeva mai niente.

Anche durante gli anni dell'adolescenza non aveva mai stressato i genitori chiedendo milioni di cose inutili, come facevano molte sue coetanee.
Non le interessava avere 50 paia di scarpe diverse, non le importava di avere gli abiti all'ultima moda e firmati, non voleva gli ultimi ritrovati tecnologici.

Non era mai stata legata ai beni materiali, non amava chiedere e, più di ogni altra cosa, non amava conformarsi alla massa.

Crescendo le cose non erano cambiate.
Non chiedeva niente ai genitori o al suo ragazzo, e nemmeno usava i suoi soldi per cose superflue. Non ne sentiva il bisogno.

Non si toglieva mai uno sfizio, facendo eccezione per una sola cosa: i libri.

Francesca aveva un amore spropositato per la lettura, non ne aveva mai abbastanza di nuovi fantasy o di appassionanti thriller.

Penserete che questo non fosse niente di importante, ma la verità era ben diversa.

Il giorno del suo compleanno? Quello che desiderava da parenti, amici, ragazzo e che si autoregalava erano libri.

Natale? Befana? Pasqua? Altre ricorrenze? Libri su libri.

Passeggiata in centro? "Toh, una libreria. Entriamo" e via a comprare altri libri.

I siti di vendita on-line? Ormai campavano dei suoi acquisti.

Ora, già comprare decine di libri a settimana e finirli tutti neanche fossero ossigeno era assurdo, ma non averne abbastanza era anche peggio.

Ormai ogni angolo della casa era invaso da libri (bagno compreso), la sua ossessione era diventata una tassa per chiunque la conoscesse e anche per se stessa.

Il vero problema sorgeva ogniqualvolta l'ultima pagina veniva letta.
Dopo ore di sproloqui inerenti alla storia appena conclusa, tutti rivolti a Marco (che di quello che gli veniva raccontato se ne sbatteva altamente), Francesca correva alla ricerca di nuovi libri da leggere, esattamente come un tossico va alla ricerca di una nuova dose.

Marco non le rinfacciava mai niente, non chiedeva niente all'infuori di quello, quindi poteva anche lasciarla godere della sua passione. Inoltre, il fatto che Francesca leggesse molto, non gli toglieva mai il tempo da passare insieme.
Solo una volta ci fu una piccola scaramuccia tra i due, quando Marco ricevette la visita di un corriere che doveva recapitare un pacco a Francesca la quale, a detta del corriere, aveva comprato qualcosa on-line.

Al momento del pagamento Marco si vide sfilare da sotto il naso la modica cifra di 147,58 € incluso il prezzo di spedizione.

Dopo un piccolo infarto assolutamente giustificato, Marco scoprì che Francesca aveva speso quella cifra per sette libri che non potevano mancare alla collezione della ragazza.

Anche se il litigio fu abbastanza pesante, il momento in cui Francesca capì di avere un problema non fu quello.

Successe tutto la volta in cui lei si stava mettendo la giacca e stava prendendo le chiavi della macchina e venne fermata da Marco.

"Dove vai?"
"In libreria" fu l'ovvia risposta di Francesca.
"Amore... sono le 11 di sera, ed è domenica" le fece notare pazientemente Marco.
"E allora?" rispose la ragazza mentre prendeva anche la sua borsa.
"Secondo te la trovi aperta?" domandò sarcastico il ragazzo.
"Devo comprare il sequel di questo libro, devo averlo subito." disse Francesca, sventolando in faccia al ragazzo "la biblioteca dei morti" di Glenn Cooper e cercando di spiegare a Marco che quello che stava facendo era, senza ombra di dubbio, logico.

Love bugsWhere stories live. Discover now