Adesso è diverso dalla prima volta che mi sono svegliata, la nausea e il mal di testa lancinanti sono spariti, ora sto decisamente meglio.
Anche l'ambiente intorno a me sento che è diverso, così decido di aprire gli occhi. Non sono più chiusa dentro quelle quattro mura, ma sdraiata su un lettino. <Finalmente ti sei svegliata, ci stavamo preoccupando> disse un ragazzino all'apparenza più grande di me, con i capelli color castano chiaro e gli occhi verdi che continuavano a fissarmi. Non sapevo che dire, ero come paralizzata, non avevo mai visto quel posto e quel ragazzo, subito dopo lui continuò a parlarmi <Ti ricordi come ti chiami?>, sono sorpresa di me stessa, non provo nessuna paura, come se le mie emozione fossero rinchiuse ancora dentro quell'ascensore. <Dove mi trovo, perché sono qui?> sono le uniche parole che sono riuscita a dire, <Questo non lo sappiamo neanche noi, adesso l'importante è sapere se ricordi il tuo nome o qualche informazione che ci possa essere utile> tentennai un pochettino, non sapevo se potevo fidarmi di lui, <Mi chiamo Alyson
, ho 9 anni, però non ricordo nulla del mio passato, ne di come io sia finita qui>. L'espressione di quel ragazzo cambio <Hai solo 9 anni?> fece una breve pausa e continuó <Dopo Alyn sei l'unica ragazza anzi bambina qui, inoltre sei anche la più piccola>. Quindi qui vivono tante persone, come un villaggio abitato solo da ragazzi, ed io sono l'unica femmina, pergiunta la più piccola, di bene in meglio, pensai ironicamente, ma le domande più importanti, perché sono qui, da dove vengo, perché non ricordo praticamente nulla, la cosa mi spaventa un pochino,però riuscirò a scoprire tutto, non mi arrendo così facilmente, un ricordo non può scomparire come se nulla fosse. <Tu invece come ti chiami?> chiesi al ragazzo <Io sono Hayd, piacere. Vieni che ti presento gli altri>. Iniziai a seguire il ragazzo, però nel mio cervello comparve un immagine accompagnata da un pensiero, chi è il ragazzo che era con me nell'ascensore?
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