Capitolo 16

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Ero rimasta veramente sconvolta. Io e Aria eravamo da una ventina di minuti rinchiusi in quella stanza, dove stesa sul letto, c'era Jennifer. Mia sorella da quello che era accaduto prima, aveva sostituito la sua espressione piena di rabbia e astio, con profonda curiosità. Una curiosità che premeva anche dentro di me, facendosi largo con mille domande che potevano trovare una risposta solo dalla cacciatrice. Però su una cosa ero certa, la ragazza di prima non era Jennifer. Ma una voce mi poneva di fronte a una domanda ben più importante e singolare delle altre: Se quella di prima fosse la vera prescelta, la vera cacciatrice, la vera Jennifer?

Inutile dire che stavo diventando matta. Ero sempre stata una persona ribelle e niente a fatto calma, il contrario di mia sorella che al momento aspettava pazientemente, con un'espressione imperturbabile sul viso, il risveglio della ragazza. Ma perfino sotto quella sua immobile espressione sentivo i suoi nervi a fior di pelle. Eravamo tese, delle molle pronte a scattare al minimo suono, che tuttavia non tardò ad arrivare. Un trillo di un cellulare ci fece sussultare. Il rumore veniva dal piano di sotto, nel salone; Ero già pronta ad andare a rispondere ma Aria mi precedette, e fece uno scatto disumano.

Restai a fissare il corpo di Jennifer. Sembrava morta, se non fosse per il suono del battito irregolare del suo cuore, udibile solo da noi e dai vampiri. Ma la seconda distrazione fece capolino nella mia camera. Era Aria che aveva il telefono nelle mani e un espressione a dir poco scocciata sul viso.

- Ti cercano al telefono- disse. Io la guardai interrogativa chiedendomi su chi fosse. Mia sorella deve aver capito subito i miei dubbi poiché mi mimo con le labbra un nome. Aisha.

Mi mossi come un fulmine, e in meno di due secondi fui davanti ad Aria, che mi porse immediatamente il telefono.

-Pronto?- chiesi con voce ferma.

- Luna! Ma dove diavolo sei finita? E' da due giorni che manchi a scuola!- avevo a che fare con un Aisha piuttosto furiosa. Sentivo che le dovevo delle scuse, ma incredibilmente in quel momento la sua voce mi irritò.

- Ehi ehi frena!-

- Si può sapere dove sei finita?-

- Ehm.. Affari di famiglia..- dissi in tono poco convinto. Speravo che abboccasse.

- Ah capisco. Senti ti ho chiamato principalmente per una cosa- sentivo la voce di Aisha farsi sempre più bassa.

- dimmi- dissi non trattenendo la curiosità.

- quel belloccio di Damon, oggi e' venuto a chiedermi di te- mi si bloccò il respiro. Aria doveva aver sentito tutto quello che aveva detto poiché sul suo viso si fece largo uno stato di perplessità.

- Ah si? E cosa ti ha chiesto?- dissi con il groppo in gola. Non ero sicura di volerlo sapere...

- Mi ha detto di riferirti un messaggio che dice: Al tempo debito starò con te.- Per poco non mi cadde il telefono dalle mani. Cosa significa? E perché non melo poteva dire di persona?

- Ah.. Capisco- sussurrai. Al di la della cornetta sentii chiaramente uno sbuffo.

- Cosa vuol dire Luna? Stanno accadendo cose strane ti prego. Dimmi cosa succede!- il tono di voce di Aisha era decisamente alto. Ma mi preoccupai di un altra cosa.

- che cosa intendi? Che fatti strani stanno accadendo?-

- Sento delle strane voci Luna, parlano tutte insieme. Non so cosa dicono, e' troppo perfino per una come me che sa quasi tutte le lingue esistenti! E ti prego non dirmi che sono pazza, io le sento!-

- Ehi Aisha va tutto bene.. Domani tornerò a scuola e li mi racconterai ogni cosa nel dettaglio-

- va bene luna.. A domani-

- a domani- e riattaccai. L'espressione di mia sorella era indecifrabile... Troppe emozioni.

- Luna, hai trovato la prossima- sussurrò lei.

- che vuoi dire?-

- Aisha.. Lei e' una delle prescelte- e immediatamente dopo queste parole ripensai a quelle dette dalla mia amica.

' perfino una come me che sa quasi tutte le lingue esistenti'

"colei che canta di tutti le canzoni"


la lupa che non sa amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora