La Nascosta ed Il Guaritore

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La figura si muoveva silenziosa attraverso la foresta. Sembrava che intorno a lei qualsiasi rumore svanisse come per magia.

Non era tuttavia la magia ciò che portava con sé la figura. Un grande mantello verde scuro la avvolgeva interamente, nascondendone il viso; l'unica cosa che si poteva dedurre era che fosse umana e che appartenesse ad una delle razze evolute di quella specie.

Pioveva forte, ma la figura sembrava non accorgersene, si muoveva con estrema calma, attenta a tutto quello che la circondava senza curarsi di cercare un eventuale rifugio da quel temporale. All'improvviso si fermò, si accovacciò a terra ed infilò la mano nel terriccio sotto di lei. Rimase così, come in attesa di qualcosa. Poi, lentamente, dal terreno emerse una creatura piccola e lucida, salì sulla mano e la pizzicò. Una volta che lo ebbe fatto, la creatura perse immediatamente colore e si irrigidì per cadere a terra subito dopo priva di vita.

La figura allora fece comparire da sotto l'ampio mantello una scarsella, dalla quale estrasse un piccolo barattolo, all'interno del quale era contenuto un impasto dal colore verde. Prese un po' del composto e cosparse il punto dove la piccola creatura l'aveva punta. Poi si avvicinò al corpo della creatura, le fece un segno sulla fronte e la infilò in un sacco più grande, anch'esso nascosto sotto il mantello.

Si alzò e sempre lentamente riprese il proprio cammino.

***

Gabe aspettava con pazienza all'interno della piccola casa vicino al paese. Non era mai stato una persona particolarmente socievole, anzi diciamo che era un tipo un po' scorbutico. In paese però era molto amato, Gabe era un Maestro Guaritore ed un erborista e si occupava di tutti senza mai chiedere niente in cambio. Era venuto via dalla grande città proprio perché disgustato da come i Guaritori usassero le loro capacità per arricchirsi.

Era tornato a casa, mentre aspettava di ricevere la risposta dell'ordine dei 'Figli dei Boschi', una comunità di Guaritori Erranti, che si occupavano di coprire l'intero territorio conosciuto portando soccorso a chi ne avesse avuto bisogno. Sua sorella lo prendeva sempre in giro, asserendo che con il caratteraccio che si ritrovava, sarebbe stato migliore come guardia privata, piuttosto che come Guaritore.

Ed era proprio lei che Gabe stava aspettando. Non vedeva la sorella ormai da anni, da quando aveva seguito la sua natura evoluta ed era andata via da casa. Aveva salutato suo fratello con un abbraccio forte, come se volesse rimanergli impressa anche nel corpo oltre che nel cuore, poi si era girata e lo avevo guardato sorridendo.

"Fra sette anni, Gabriel. Qui alle nove e vedi di farmi trovare la cena pronta".

In un modo o nell'altro a Gabe erano sempre giunte notizie da parte di sua sorella. A volte gli veniva consegnato un messaggio da viaggiatori giunti dai vari posti intorno alla Grande Foresta. Spesso umani evoluti gli consegnavano pietre o foglie che lei gli mandava per indicarle dove si trovasse senza che altri lo sapessero.

Era a conoscenza che la natura di sua sorella la portasse in posti pericolosi o che la portasse ad avere nemici pericolosi.

Per questo negli ultimi due anni erano arrivate solo foglie, gocce di resina o qualsiasi cosa gli potesse indicare la sua posizione. Per garantirgli che non si era scordata di lui e che lo pensava sempre.

La settimana prima era stato raggiunto da un falco, Grif, che portava legata alla zampa una foglia delle foreste a sud del paese ed aveva capito che si era ricordata. Si era recato in paese, aveva fatto spese ed aveva preparato la camera della sorella, poi si era messo ai fornelli ed ora era al tavolo, bevendo un infuso di erbe mentre la aspettava.

Nel frattempo la figura nascosta dal mantello verde fissava la casa da lontano. Si arrampicò su di un albero e, giunta circa alla metà, si accovacciò su di un ramo ed aspettò in silenzio, confondendosi con il bosco. All'improvviso un falco sorvolò la casa e sebbene nessun suono fosse stato emesso, l'animale individuò subito il suo padrone. Si girò e sorvolò con indifferenza il posto dove la figura attendeva. Si posò su alcuni alberi lontani. Poi casualmente tornò in direzione della casa. Sparì nel verde.

Fiore di AconitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora