Capitolo 1

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Come ogni mattina,dopo aver preparato la colazione a tutti esco per andare a scuola.
E' il primo giorno di scuola,per me l' ultimo anno delle superiori.
" Alaska " Mi volto lasciando la porta aperta.
"Dimmi,zio" Faccio un passo in avanti ormai sapendo gia' cosa voglia.
"I soldi?"
"Non posso darteli sapendo gia' cosa voglia farne! Sono l' unica a lavorare qui."
"Brutta mocciosa, hai scordato chi ti ha accolta!? Ora dammi i soldi!"
Lo guardo male senza muovermi e senza proferire parola.
Sta volta no.

"Vedo che non ascolti eh?" Mi afferra per i capelli sbattendomi contro la porta.
Dalla mia bocca esce un gridolino.
"Dammeli" sibila a denti stretti.
Lo sfido con lo sguardo e lui mi tira uno schiaffo.
La testa mi gira gia' di prima mattina ma a lui non importa.
Lo guardo negli occhi...gli stessi miei e suoi occhi.
Tutti e tre abbiamo gli occhi verdi.
Mia madre lui ed io.
Per questo...non riesco ad allontanarmi da lui.
Me la ricorda troppo e nn posso lasciare Tommy in balìa  di suo padre.
Non me lo perdonerei mai.
Rimango piegata in due con il fiato corto e gli occhi strapieni di lacrime.

"Papa' lasciala!" Alzo di poco lo sguardo e vedo una figurina in piedi con le guancie bagnate di lacrime.
"Tommy..." mormoro ma credo nessuno dei due abbia sentito.
Suo padre lo guarda per poi cedere e salire in camera sua.
Mi corre incontro abbracciandomi.
"Ali...stai bene? Dove ti fa male?" chiede in preda al panico.
Lo rassicuro sorridendo.
"Va...Va tutto bene. Tu sei malato vai a letto su."
"Non ti lascio qui da sola." scuote la testa deciso.

Mi alzo prendendo un lungo respiro.
"Sto bene,tranquillo. Ora vai a letto su. Ci vediamo dopo"
Sospira annuendo.
"Ti voglio bene,Ali"
Sorrido dandogli un bacio.
"Ti voglio bene anche io,Tommy"
Sorride e sale su.

Il mio sorriso scompare ed esco dalla porta.

Oggi non sarei andata a scuola,non voglio nemmeno vedere il mio aspetto..
Inizio a camminare per le strade di New york fino ad arrivare ad un bar.

Un po...non so strano.
Ci entro non capendo nemmeno io il perche'.
Dentro non c' e' nessuno solo un ragazzo girato verso il bancone seduto su uno sgabello.
E una ragazza dietro il bancone.
Questo bar e' piu' da notte.
Mi avvicino al bancone e la ragazza si accorge di me.
Ha degli occhi bellissimi azzurri,capelli rosa pircieng al labbro
Inferiore.
Dopo aver ordinato dell' alcool mi siedo affianco al ragazzo.
"Non sei di queste parti vero? Non ti ho mai vista"
Inizia a parlare la ragazza appoggiandosi al bancone mettendo in mostra il seno.
"No,in un certo senso no"
"Non sei tipo di questi quartieri,brutta litigata con il tuo ragazzo?" Domanda indicando il mio viso.
Guardo altrove.
"Giornata no"

"Pero' frequenti ancora scuola"
Dice guardando il mio zaino sullo sgabello difianco a me.
Annuisco solamente bevendo un sorso dal mio bicchiere.
Con la coda dell' occhio guardo il ragazzo e mi sorprendo nel vedere che mi sta osservando anche lui.

Squilla il cellulare,e' Harry.
Sospiro rispondendo.

"Pronto...no,non vengo oggi...perche' no. A dopo."
Riattacco.
"Il tuo ragazzo?"
Quante domande fa??
Scuoto la testa.
"Sei di poche parole vero?"
Annuisco.
Pago il conto ma la ragazza mi ferma.
"Offre la casa..."
Lascia la frase in sospeso.
"Alaska,Mi chiamo Alaska"

"Beh Alaska,offre la casa"
Ringrazio ed esco.
E' stata gentile ma nonostante tutto,quella ragazza aveva qualcosa che non va.
Non mi va a genio ecco...
Decido di ritornare a casa per vedere come sta il piccolo Tommy.
Lui e' la mia priorita'.

Salgo in camera per posare lo zaino e vedo tutto sotto sopra.
"Oh no.."
Corro a vedere se sotto il letto c' e' ancora la scatola coi miei risparmi.
Non ci posso credere e' arrivato cosi a tanto????
La scatola e' aperta e non c' e' piu niente.
Ora e' andato a giocare ovviamente.

Mi butto per terra frustrata.
Come posso fare ora???
Devo pagare un sacco di debiti e poi la scuola!
Poi mi viene un Flash back.

Corro verso il bar di prima.
C' era un cartello dove diceva che avevano bisogno di una ragazza.
Trovo la ragazza di prima parlare con quel ragazzo di prima.
Alza lo sguardo guardandomi storto.
"Hai scordato qualcosa?"
Scuoto la testa.
Mi faccio avanti riprendendo fiato.
"Avete bisogno di una ragazza vero? Beh..."
"Vuoi lavorare tu?"
Chiede perplessa e io non capisco il perche'.

Annuisco.
"Si,ne avrei bisogno"
Il ragazzo per la prima volta si volta a guardarmi anche lui curioso e sorpreso.

Rimango a fissarlo...e' davvero bello..
Gli occhi profondi di un marrone scuro e i capelli scuri.
Ha un pircieng al labbro e al sopracciglio.

"Oh...uhm okay. Io nn posso assicurarti niente ma stasera puoi passare..quanti anni hai?"

"Questo mese ne faccio 18"
Annuisce.
"Vabene...beh okay allora. Passa per le 20:30."
Annuisco non capendo l' orario..
Esco una seconda volta ma vengo fermata dal ragazzo di prima.

"Davvero vuoi farlo?"
Sussulto sentendo quella voce.
Ma poi annuisco.
Che sara' mai?
Fare la cameriera no?
"Cosa c' e' di cosi strano? Saranno dei lavoretti no? Fare la cameriera?"

Mi guarda come se fossi un' aliena ma poi scoppia a ridere.
"La...la cameriera?"
Si tiene la pancia ridendo a crepapelle.
Rimango abbaliata dalla sua risata ma poi mi riprendo irritata.
"Beh continua a ridere,ciao."
Mene vado lasciandolo ridere come uno stupido.

Non so cosa ci sia da ridere.
Ho capito solo che quel tipo bellissimo e' un cretino.
Ritorno a casa per preparare il pranzo e vedere come sta Tommy.
Se tutto va bene torna a scuola domani.

"Tommy! Come stai?"
Lui mi guarda sorridendo.
"Sto bene...rimani con me?"

Ok,revisionato..spero che non mi sia sfuggito nulla! 😂 ✔✅

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