E così via.

Quando sei innamorato, sei triste e felice, odi, ti arrabbi, ti ingelosisci, ti preoccupi, ami.

Un sentimento totalizzante, in grado di tenerti assoggettato, schiavo, privo di ogni arma.

Avvolte credeva che se avessero progettato un'arma di distruzione di massa, bastata sul riuscire a far provare amore a tutto il popolo della terra, l'umanità sarebbe già piegata e distrutta.

E non era nemmeno sicuro di potersi definire Innamorato.

Insomma, la sua cotta per Harry Styles era stata un sogno, una fantasia, quando si era realizzata aveva pensato che fosse l'uomo più fortunato dell'universo.

Ma mai aveva progettato che dietro ai ricci angelici e fossetta da bambino si nascondesse una mano larga e lunga pronta a sculacciarti o ad impugnare una verga.

E non si aspettava nemmeno che fosse talmente inebriato da questa personalità talmente forte e misteriosa che avrebbe anche accettato di sottomettersi.

Gli piaceva anche.

Ma era così difficile, insomma, era piuttosto consapevole di essere un ragazzo un po' viziato e con il carattere insopportabile.

Aveva sempre saputo di avere un culo da passivo, solo alcune volte aveva fatto l'attivo e aveva sempre avuto relazioni con un "maschio alpha" dato che tra i due la prima donna era lui.

Ma da qui ad avere un Dominatore, con il testosterone che spruzzava da tutti i pori, no.

Lui aveva il suo bel caratterino, era sfacciato, irriverente, rumoroso e irrispettoso verso le regole.

Non sarebbe cambiato per un bel paio di labbra, e occhi verde prato, muscoli delineati, mani grandi, tatuaggi più o meno discutibili, spalle larghe...eh ok. Non prendo in giro nessuno.

Si sarebbe fatto sbattere, legare, frustare, graffiare, succhiare da Harry Styles.

Ma non a costo di perdere se stesso.

Queste cose dovresti scriverle a lui sai?

La coscienza-Liam si era liberata dal suo angusto angolo di prigionia, si era rassegnata però a consigliargli di stare lontano dal suddetto Dominatore.

Anche la coscienza era d'accordo con il cuore, Liam era un'inguaribile romantico dopotutto e la coscienza con la sua voce non poteva essere da meno.

L'orgoglio a quel punto ruggì contorcendosi su se stesso, sentendo che il cuore stava prendendo potere.

Louis alzò il cellulare e lo fece.

Chiamo Harry-sono-il-tuo-Signore-e-Padrone.

Dopo due squilli la voce profonda di Harry gli rispose, e lui letteralmente respirò.

-Louis?- disse con tono pacato ma fermo,

-Harry.- sussurrò di nuovo, ritrovando l'uso delle labbra e la sua gola non era più secca; -Harry.- disse di nuovo singhiozzando come una femminuccia.

Si sentì un sospiro pesante dall'altro capo della cornetta, e subito la voce dolce e roca di Harry gli riempì le orecchie.

-Arrivo.-

Poi riattaccò.

Stette steso sul letto, guardando fuori dalla finestra, fin quando non sentì le voci di Liam e Zayn accogliere qualcuno all'ingresso.

Dei passi si susseguirono sulle scale, la porta si aprì e subito dopo si richiuse.

Due mani grandi lo presero e sistemarono su un petto ampio e profumato di vaniglia.

Yes, Mr. Styles.Where stories live. Discover now