1 - Inconveniente

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Olivia - 5 mesi prima:

«È stata una bella giornata» affermai soddisfatta verso mio padre, seduto al posto del passeggero, cercando di non distrarmi troppo dalla strada.

«La migliore festa del papa di sempre» asserì mio padre sorridente mentre guardava il paesaggio che scorreva al di fuori dal finestrino.

La giornata era stata davvero un successo, ero soddisfatta che il mio regalo gli fosse piaciuto.

Avevo sempre avuto difficoltà a cercare un regalo adatto a lui; non era un tipo da cose banali, per questo la ricerca era stata lunga e tortuosa, ma alla fine ce l'avevo fatta: una discesa con il paracadutismo.

Era semplicemente perfetta come idea, a lui piacevano le cose avventurose, l'adrenalina per questo quando trovai l'annuncio su facebook tre mesi fa non c'erano più dubbi: quello sarebbe stato il regalo perfetto per lui.

Stamattina alle luci dell'alba ci siamo alzati, con un po' di fatica, e abbiamo intrapreso un viaggio di cinque ore in macchina per raggiungere le montagne.

Alla fine la giornata era passata tra salti nel vuoto, risate e passeggiate nel bosco, tant'è che durante il viaggio di ritorno eravamo entrambi cotti.

L'abitacolo della macchina era silenzioso riempito solamente dalla bassa musica che proveniva dalla radio, forse troppo silenzioso per due tipi come me e mio padre che occupavamo ogni momento di silenzio con la nostra parlantina sempre pronta.

Mio padre se ne accorse per questo decise di aumentare il volume della radio che dava le magiche note di "You make me feel" iniziando a cantarle a squarcia gola in pieno stile malato psicopatico da ricoverare.

«Oh you make me feel mighty real
You make me feel mighty real
Make me feel - mighty real
Make me feel - mighty real
Make me feel - mighty real
Make me feel - mighty real»

Era davvero stonato e purtroppo lo aveva trasmesso anche a me, però il modo in cui si stava divertendo ed impegnando in questo particolare duetto mi fece ridere.

Mi distraetti solo un secondo, un secondo in cui girai la testa verso mio padre, volevo vedere la sua felicità che per me era fonte di nutrimento per vivere, tuttavia tutto andò a rallentatore e quella si rivelò essere l'ultima volta che lo vidi.

Mio padre non c'è più.

Olivia - Oggi:

Lacrime calde scendevano sul mio viso mentre guardavo per un'ultima volta la mia città dall'alto dell'aereo.

New York è sempre stata il mio posto felice, nata e cresciuta nella Grande Mela ero convinta che avrei continuato la mia vita lì fino alla fine dei miei giorni, viaggi a parte, ma dopo quel giorno ogni strada, ogni parco, ogni palazzo mi ricordava lui.

Era diventato tutto troppo soffocante tan'è che quando mia madre mi propose di ospitarmi da lei a Miami non ho esitato troppo ad accettare, non per lei che non era mai stata presente nella mia vita lasciando me e mio padre per sposarsi con un ricco milionario americano, ma per me stessa.

Da quel giorno di cinque mesi fa la mia vita era cambiata, i miei occhi si erano spenti riflettendo le onde di un mare tormentato, perché io stessa ero tormentata da tutti quei sensi di colpa che mi affliggevano per ciò che avevo fatto.

Non ero più l'Olivia solare e piena di vitalità che conoscevano le persone, ma ero diventata l'incarnazione di tutto ciò che avevo sempre detestato e vedere la sofferenza che recavo alle persone che amavo, come i miei amici, a causa del mio carattere schivo e burbero mi ha convinta ancora di più di quanto fosse necessario un cambiamento e quel cambiamento stava proprio nella città di Miami.

Brothers - un amore  impossibileWhere stories live. Discover now