Sì, avvolte sapevo essere stressante.

Uscii dall'auto prima di lui e mi diressi verso l'unica porta illuminata da un misero cartello a led. Il posto era abbastanza buio e isolato, in pratico mi aveva portata in una topaia. Coi nervi a fior di pelle varcai la soglia. Prima finivo prima potevo tornare a dormire. Entrai nel 'locale' e la puzza di tabacco mi invase le narici. Il luogo era illuminato da una luce soffusa ed era pieno di uomini e donne che non potevano non essere ubriachi. Chissà perché mi ci aveva portata.

-"Vuoi comprare?" un ragazzo magro, con occhi vispi e un'espressione inquietante mi si avvicinò con un sorriso sbilenco. Lo guardai confusa finché non estrasse dalle sue tasche una bustina con una polvere bianca.

Quella polvere bianca.

Lo guardai impassibile prima che un conato di vomito mi infiammasse la gola.

Nonostante in quel momento provassi disgusto una piccola parte di me desiderava aspirare quella roba, era quella parte che cercavo di sopprimere ed eliminare dalla mia vita.

-"No" rispose una voce alle mie spalle facendomi sospirare di sollievo, non so per quanto ancora avrei mantenuto il controllo di me stessa.

Harry mi afferrò per un braccio e mi spinse verso una porta dietro il bancone.

-"Cazzo Summer! Stammi vicino e non ti azzardare ad accettare roba da nessuno! Sono stato chiaro?!" mi intimò facendomi deglutire a fatica.

-"Perché siamo qui?" chiesi seguendolo lungo un corridoio.

-"Stasera tentiamo la fortuna" disse aprendo un'altra porta.

Difronte a noi trovammo un tavolino con dei tipi 'loschi' seduti intorno.

-"Styles da quanto tempo" un ragazzo più grande di me fece cenno ad Harry di raggiungerlo sulla sedia affianco alla sua.

Harry senza mollarmi mi incitò a seguirlo. C'era solo una sedia di certo non mi sarei seduta a terra.

-"E qui chi abbiamo?" domandò un uomo di mezza età accendendosi un sigaro.

-"Il mio portafortuna" rispose Harry prendendo posto.

Lo guardai a disagio e lui mi fece cenno di sedermi sulle sue gambe.

Okay, preferivo stare a terra.

Quando vide che rimasi immobile sbuffò e mi prese per i fianchi attirandomi a se, poi mi cinse la vita con un braccio per farmi stare ferma. Tutta quella vicinanza mi stava letteralmente mandando a fuoco. Odiavo e amavo quella situazione. Amavo stare fra le sue braccia ed essere avvolta dal suo profumo, ma allo stesso tempo odiavo il fatto che mi piacesse.

-"Poker?" chiese il ragazzo e tutti annuirono.

Per quanto ne capii Harry era solito frequentare questo posto e questa gente, speravo solo non facesse uso delle loro stesse sostanze e cercasse di tenerne me lontana. Il ragazzo cominciò a mischiare le carte e posizionò le prime tre sul tavolo e aspettò che anche gli altri puntassero.

-"Passo" disse l'uomo di mezza età lasciando le carte.

L'uomo al suo fianco invece puntò di nuovo così come tutti gli altri. Dopo poco rimasero solo Harry e il ragazzo al nostro fianco che puntò una cifra esorbitante facendomi spalancare gli occhi. Era rimasta solo una carta da girare ed Harry se era fortunato poteva fare scala reale, ma sicuramente avrebbe avuto il buon senso di passare il turno, anche perché non pensavo che disponesse di una tale quantità di denaro.

Mi ricredetti quando notai il suo silenzio, su cosa cazzo stava meditando?!

-"Passa" sussurrai preoccupata facendo trasparire tutta l'ansia che provavo in quel momento.

Deep ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora