«Mi mancherà questo posto.» Dico con un po' di tristezza.

Mi rivolge un sorriso dolcissimo. «Per me sarà facile ricordarlo ogni volta che ti guarderò negli occhi... Il colore dei tuoi occhi racchiude tutte le sfumature di blu che ci sono tra questo cielo e questo mare... spero che nostro figlio... o nostra figlia abbia i tuoi occhi.»

Il mio cuore scoppia d'amore. «Oh, Mr. Grey, che gran romanticone.»

«Sei tu che hai tirato fuori questo lato nascosto di me.»

Gli do una spinta, lo ribalto e sto sopra di lui. Mi avvento sulle sue labbra e lo riempio di baci. Lo sto adorando, gli sto dicendo quanto lo amo e quanto è importante per me. Durante una breve pausa tra i miei assalti, sorridendo mi chiede: «Se continuiamo così non usciremo più da questa stanza.»

«A me non dispiacerebbe affatto.»

«Neanche a me...» Mi bacia. «Però, tu e nostro figlio dovete mangiare, è quasi ora di pranzo. Che ne diresti se stavolta ci facessimo servire qualcuno dei deliziosi piatti del ristorante dell'albergo in terrazza? Non c'è freddo.»

«Direi che mi piace l'idea... però, dato che non è così tardi, prima vorrei fare un bagno... con te nella Jacuzzi, nel solarium.»

«Questa idea a me piace anche di più, Anastasia.»

Mi sono appena immersa nell'acqua della vasca idromassaggio, nella terrazza della suite presidenziale che occupiamo da tre giorni. È così rilassante anche perché sono sicura che nessuno ci può vedere perché siamo al piano più alto. Godiamo di una vista spettacolare: sotto di noi un piano terrazzato dove si trova la piscina riscaldata e panoramica in cui abbiamo nuotato ieri, più giù alla nostra destra un bellissimo giardino terrazzato che digrada verso il mare, il verde delle aiuole si alterna con il verde più scuro degli alberi di pino, delle palme, degli ulivi secolari e di altre piante sempreverdi; verso sinistra le colline lussureggianti tra le quali sono incastonate le case della cittadina e sullo sfondo, in lontananza, il vulcano con la cima innevata. Voglio fissare nella mia memoria tutto questo perché, anche se abbiamo scattato molte fotografie, esse non potranno mai riprodurre i colori, i suoni e gli odori che sono attorno a noi e che io voglio portare per sempre con me, insieme all'espressione di mio marito in questo momento, al colore dei suoi occhi in cui si specchiano il cielo e il mare e tutta la natura che ci circonda.

«Sembri molto assorta, piccola.» Mi dice Christian, mentre entra nella vasca e si siede accanto a me.

«È tutto così bello! Potrei abituarmici.»

«Vuoi dire che ti piacerebbe vivere qui?»

«Sarebbe un idillio. Mi sembra tutto così a misura d'uomo...» Appena gli rivolgo lo sguardo mi accorgo che si sta accigliando: le mie parole lo hanno preoccupato. Mi avvicino a lui e poso la punta di un dito sulla ruga che si forma tra le sue sopracciglia quando ha quest'espressione corrucciata. Mi sembra di vedere gli ingranaggi del suo cervello girare e girare e girare. Conoscendolo starà già pensando a come poter trasferire tutta la nostra vita qui. Maledetta la mia lingua lunga. Ma quando imparerò a stare zitta? Quando imparerò che lui prende sempre tutto sul serio e si preoccupa continuamente?

«Cosa ti preoccupa?»

«Niente.»

«Bugiardo. Dimmi a cosa pensi.»

Emette un sospiro profondo e decide di confidarsi. «Stavo pensando a come potrebbe essere la nostra vita qui e come poter trasferire gli uffici della GEH...»

«Oh, Christian... lo faresti davvero?... Per me?»

«Certo!»

Questo è uno di quei momenti in cui mi rendo conto di avere sposato l'uomo più buono e generoso che esista, in effetti, ogni giorno lui dice o fa qualcosa che lo fa apparire ai miei occhi ancora più buono e generoso. Lo amo così tanto. E mi chiedo se io sarei mai capace di ricambiare tanta generosità. Potrò mai essere la donna che lui merita?

Cinquanta sfumature di un'amnesiaحيث تعيش القصص. اكتشف الآن