~Impossible Bet~ [Scorpiose] ++In Revisione++

Capitolo 6

*Rose*

Anche Lily uscì dalla sala grande ed io e le altre andammo a cercarle entrambe.

Io, Rox e Dom ci ritrovammo in un bivio: avevano preso diverse direzioni.

"Io vado a cercare Jen, voi due andate da Lily." Disse Rox.

"Va bene."

Attraversammo il corridoio che aveva preso Lily e ad un certo punto sentimmo dei singhiozzi provenire da dietro una statua.

O meglio, la nostra statua.

Dietro quella statua, si trovava un passaggio segreto che ci portava ad una stanza segreta che nessuno conosceva, forse neanche i professori.

Entrammo nella stanza e lì trovammo Lily appoggiata con la testa alla finestra che piangeva.

Ci avvicinammo alle sue spalle e lei ci abbracciò.

"Non-non sapevo che piacesse a lei." Disse affondando la testa sull'incavo della spalla di Dom.

"Stai tranquilla. Si sistemerà tutto, si sistemerà tutto..." Dissi mentre la abbracciavo e le massaggiavo i capelli.

Dopo poco tempo, si staccò asciugandosi le lacrime e, guardando prima me e poi Dom, fece un mezzo sorriso e ci fece cenno di uscire fuori.

Dopo essere uscite dalla sala e divi aver girato l'angolo, ad aspettarci trovammo Scorpius.

Aveva le spalle poggiate sul muretto, aveva una gamba piegata e lo sguardo rivolto verso la finestra di fronte a lui, che proiettava la luce del sole direttamente verso i suoi occhi grigi, facendoli risaltare, come risaltavano i capelli che, nel frattempo, stava sistemando.

Ero rimasta a guardarlo con un sguardo da ebete.

Scossi leggermente la testa per tornare alla realtà quando lui si accorse della nostra presenza.
Mi girai verso le ragazze, ma loro erano magicamente sparite.

Venne verso di me e subito chiese:"Come va?"

"Diciamo bene."

"Andiamo fuori a fare una passeggiata?"

"Volentieri."

Uscimmo dal castello e andammo verso il lago nero.

Era piacevole stare con Scorpius: mi faceva ridere, era simpatico ed era un buon amico.

Forse mi ero sbagliata sul suo conto.

Sarei stata volentieri una sua amica.

~~~~~

"Vuoi saperne un'altra?"

"Sii! Daii!" Lo pregai.

"Va bene.
Lo sai che ogni mezz'ora passa un cammello?"

Lo guardai confusa e dissi: "E allora?"

"Due!"

Risi.

"Il problema è che io rido perché è così squallida che fa ridere!"

"Io sono il re delle battute squallide, nessuno mi batte!"

Continuai a ridere.