Ultraviolence

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Arena, distretto sette.

I primi raggi del sole dipingevano di un tenue rosa tutto il paesaggio circostante all'albero in cui Flavius si era appostato.

Il giovane, ancora intorpidito per la scomoda posizione in cui aveva riposato, si guardò intorno.

Accanto alla cornucopia, che rifletteva i variopinti colori dell'alba, erano posizionati gli zainetti, con sopra scritto il numero di ciascun distretto.

Scorse il suo.

Era molto piccolo, sarebbe stato ancora più facile prenderlo e scappare.

Non appena il suono del cannone annunciò l'inizio del nuovo giorno, Flavius scattò verso il suo zainetto.

Lo afferrò e fece per darsela a gambe inoltrandosi nella scura foresta.

Ma qualcosa interruppe la sua corsa.

O meglio qualcuno.

Il gracile ragazzo del settimo distretto era stato afferrato da qualcuno, che non sembrava volerlo mollare.

Si voltò lentamente.

Si trovò faccia a faccia contro il possente tributo del secondo distretto.

Improvvisamente, Flavius si ricordò di quando, il giorno precedente, aveva messo in difficoltà i due tributi del secondo distretto, colpendo la ragazza con una delle sue micidiali frecce.

Era sicuro che questa volta, il temibile ragazzo del distretto due non gli avrebbe lasciato nessuna via di fuga.

Era spacciato.

Il tributo del due estrasse la sua spada, e, con un movimento lento e studiato, l'avvicinò al collo del giovane ragazzo del sette.

Flavius sentì la lama fredda esercitargli una spaventosa pressione sul collo.

Chiuse gli occhi.

In cuor suo sperò che la sua morte fosse rapida e veloce, almeno non avrebbe sofferto.

Improvvisamente, quando ormai Flavius si dava già per morto, il ragazzo del due lasciò cadere la spada.

Anche la salda presa che il tributo del secondo distretto effettuava sull'avversario sembrò affievolirsi, e così, rincuorato, Flavius spalancò gli occhi.

Vide del sangue, nient'altro.

Capì che il suo avversario era stato colpito da qualcuno.

Non riuscì a realizzare nient'altro, perché, probabilmente lo stesso qualcuno, lo pugnalò alle spalle, facendolo accasciare a terra, privo di forze, privo di vita.

Ed in pochi secondi Flavius piombò in un sonno profondo, un sonno dal quale non si sarebbe mai risvegliato.

Il cannone sparò.

Andy e Flavius erano morti.

Altre due vite ingiustamente spezzate.

The first Hunger GamesWhere stories live. Discover now