Capitolo 4.

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JESS POV'S

Non ricordo esattamente come.
Ma mi ritrovo a camminare in un lungo corridoio.

Davanti a me non ci sono vie d'uscite,
Solo una piccola luce,che seppur fioca mi incita ad attraversare il lungo corridoio.

Davanti a me scorrono tante immagini.

Non so il motivo.

Le immagini scorrono e scorrono,
In quelle immagini ci sono io,
In momenti tristi oppure felici.

Ma non mi ricordo assolutamente nulla di quelle immagini.

In ogni immagine oltre a me c'è un altro ragazzo.

Occhi azzurri, capelli biondi, alto.

Magnifico.

Un nome risuona nella mia mente...

...Niall...

Poi la luce si fa' sempre piu' chiara e vicina...

Niall Pov's

Sono esattamente due giorni che Jess è in questo posto orribile.

Se entro un ora non si sveglia sarà' ufficialmente in coma.

Le parlo da ore.
Ma niente.

"Hey Jess" mi avvicino.

"Sono ancora io.
Gia, lo scassaballe che ti tormenta 24 ore su 24 da ormai due giorni.
Ti devi svegliare Jess, altrimenti chi tormentero' per il resto della vita?"

Le prendo la mano e  questa mi viene leggermente stretta.

Guardo Jess, ha gli occhi aperti.

Non riesco a dirle nulla, perche un gruppo di medici mi manda via.

***
"Calmati Niall, calmati"
Ted, il padre di Jess sta dicendo queste parole da piu' di un'ora.

Ma io non mi calmo.

No. No. No.

Ad un tratto un dottore coglie la nostra attenzione.

"Siete qui' per la signorina Jessica Riskard"

Annuiamo velocemente

"Sta chiedendo di un certo Niall"

"Sono io" dico,per poi precipitarmi  all'interno della sua stanza.

Apro cautamente la porta, per poi vederla li' distesa su di un lettino di ospedale, raggiante come se nulla fosse successo.

Corro ad abbracciarla, ed alcune lacrime marchiano il mio viso.

"Jess, non sai quanta paura ho avuto"

"Niall" dice solo

La guardo in volto, ha un espressione neutra, come se non le importasse di vedermi qui.

"Tu... tu sei Niall giusto?"

Cosa?

"Eh?"

"Tu, non sei per caso Niall?"
Mi chiede

"Certo, sono io Niall Horan, Jess sicura di sentirti bene ?"

Le chiedo preoccupato.

"Io... io non mi ricordo di te..."

No.

Non puo' essere vero...

" Jess, prova a ricordare, per sapere il mio nome devi pur ricordarti di me"

"Io, mi ricordo di te, e ricordo il tuo nome, pero non riesco a ricordare chi sei di preciso"

Le sue parole sono confuse, non la capisco.

"Mi ricordo di te come di una persona che ho visto, e non conosciuto.
Mi ricordo il tuo nome, ma non ricordo tutte le cose che abbiamo fatto"

"Non...non è possibile"

***
"Deve stare calmo Sign. Horan,le ho spiegato che è normale avere dei vuoti di memoria"

"Ma non è fottutamente possibile.
Si ricorda di tutto, della sua famiglia, degli amici, si ricorda persino le  regole di algebra che ha studiato a scuola settimana scorsa, e mi creda, nemmeno io le ricordo.
Ora, perche' cazzo non si ricorda di me!"

Il dottore ridacchia un po

"Senta, è normale essere preoccupati cosi' per la propria ragazza..."

"Non è la mia ragazza" lo interrompo.

"Ma è normale" termina la frase.

"Solo si ricordi una cosa, qualunque cosa lei si ricordi non le metta fretta, e soprattutto non la contraddica in alcun modo.
Se lei crede di aver vissuto un determinato fatto con lei, lei confermi che le sue teorie sono vere"

Non gli rispondo, mi alzo e torno nuovamente in camera da lei.

Busso alla porta e quando mi da il consenso la apro.

Noto che sorride anpiamente nel vedermi.

"Niall" mi abbraccia

"Mi ricordo di te"

A quel punto sorrido ampimente.

"Mi dispiace tantissimo non averti riconosciuto prima, non aver riconosciuto quella testa bionda che 15 anni fa' divento' il mio migliore amico"

Sorrisi a quei ricordi.

"Ricordo tutto:
Il nostro primo 'Ti Amo'
Il nostro primo bacio
E ricordo perfettamente di essere la tua ragazza"

O no...

"Mi dispiace cosi tanto Amore.
Mi faro' perdonare,  Ti Amo.

Dopo questo mi diede un bacio.

Cosa avrei dovuto fare in quel momento, se non ricambiare, proprio come aveva detto il dottore...

Memory of Love  -Niall Horan-Where stories live. Discover now