Capitolo 3

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La svelgia suona.Mi alzai dal letto e corsi in bagno a farmi una doccia.Uscì dal bagno scivolando perchè avevo ancora i piedi bagnati.Cazzo cominciamo prorpio bene dai!

Mi vestì con quell'orrenda divisa e preparai lo zaino.

Scesi al piano di sotto per fare colazione con un te e tre biscotti.

-Ok mamma corro perchè sono in ritardo-dissi uscendo di casa in fretta e furia

***
Arrivai a scuola e c'erano un sacco di persone,io non ne conoscevo mezza.

Entrai e andai in segreteria.

Ad accogliermi c'era una signora grassottella.

-Buon giorno signorina le serve qualcosa??-disse sorridendomi.

Sembra molto simpatica.

-Si sono Nathalia Ferrari e sono nuova-dissi sorridendo imbarazzata.

-Ah giusto lei è Ferrari.Dunque,in questa scuola si decide se fare le lezioni oppure il gruppo di ballo e cheerleader,il ballo è al completo quindi o cheerleader o lezione-disse sorridendomi e passandomi un foglio.

-Una volta scelto posso cambiare??-chiesi alla signora.

-No signorina-disse negando.

Controllai un po le materie della lezione.Greco,Latino,Francese,Italiano,Matematica.

-Mi scusi ma anche facendo la cheerleader faccio lezione??-chiesi non capendo.

-Si ma farai un ora a materia a settimana tutto il tempo è cheerleader-disse calma

-Ok scelgo cheerleader-anche se odio tutto queste cose ma va bene.

Iniziai a firmare fogli fino a quando la signora mi disse di amdare in palestra.

Cominciai a vagare per i corridoi i piani,dove può essere la palestra.

Andai a sbattere contro qualcuno.

-Oh scusami non volevo-dissi scusandomi

-Ma che cazzo guarda meglio dove vai-disse il ragazzo tenendo il capo chino.

-Mi dispiace molto-dissi abbassando la testa.

-Ah ma tu sei la sfigata del parco-disse ridendo.

Mi sentivo imbarazzata.

Se ne andò ridendo e io ripresi a cercare la palestra finchè non la trovai.

Era al piano terra.

Entrai e vidi una ventina di ragazze che ballavano.

Si fermarono quando mi videro.

-E tu chi saresti??-disse una ragazza alta,capelli castani scuri occhi verdi.

-Io sono Nathalia e sono nuova-dissi sorridendo.

Tutti risero perchè la ragazza che mi chiese come mi chiamavo mi fece il verso.

Insomma mi sa che sará la stessa merda come a Milano.

-Vai nell'ultima fila sfigata e seguici-disse la ragazza e io annuì a testa bassa e mi cominciai a seguirle.

Tutte mi gaurdavano e ridevano.

Non capisco il perchè.

Fratelli per caso//Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora