Capitolo 1.

17.7K 587 296
                                    

*Draco.*

Non avevo mai pensato alla morte prima d'ora.
Perché in realtà, fin dal primo anno in questa scuola ero sempre stato un normale studente come tutti gli altri qui a Hogwarts.
Non avrei mai pensato di uccidere qualcuno, o addirittura di essere ucciso.
Ma sono stato scelto. Questo è il mio momento! E non posso tirarmi indietro,
per nessun motivo al mondo.
Perché se fallissi... Sarebbe la fine, per me e per la mia famiglia.
Se fallissi, disonorerei mio padre...
Ma soprattutto, deluderei Lui, Il signore oscuro.
Meglio conosciuto come "Voldemort", o "tu sai chi."
Ed è appunto per questo, che non posso permettermi alcuna distrazione.
Devo portare a termine entrambe le missioni che mi ha affidato lui.
Devo riparare l'armadio svanitore e... E devo uccidere Silente.
Io, Draco Malfoy, devo diventare un assassino, per ordine di Lord Voldemort.
E poiché ne va della mia vita, non posso fallire.

***

Appena salito sull'espresso per Hogworts, mi guardo attorno.
Nonostante siano passati sei anni, noto che non è cambiato nulla.
Gli studenti che salutano i rispettivi genitori dai finestrini, la signora del carrello dei dolci che gira per l'intero espresso tendando di vendere qualcosa e il suono del treno che sta per lasciare il binario 9 e ¾...
Per un attimo, avrei voluto che tutto quel continuo frastuono cessasse, pur di poter avere un po' di tranquillità ed immergermi nei miei pensieri...

Ma proprio mentre con Pansy e Blaise scanso qualche studente del primo anno in cerca di posti a sedere per arrivare al vagone dei serpeverde, vedo Potter, Weasley e la mezzosangue.
All'inizio squadro i primi due con uno sguardo carico d'odio e.. di disprezzo.
Perché ormai, (l'odio più di tutto) è un sentimento reciproco che provo nei confronti di entrambi. Specialmente nei confronti di Potter...
Già, san Potter. Qualunque cosa accada, c'è sempre lui nei paraggi a salvare la situazione pur di farsi elogiare da ogni mago sulla faccia della terra.
E che dire di Weasley invece. Con quei suoi insopportabili capelli rossi,
sempre insieme allo sfregiato...

Poco dopo aver commentato nella mia mente l'importanza di quei due,
sposto il mio sguardo carico d'odio e di disprezzo sulla mezzosangue, ma... Per mia sorpresa, il mio sguardo e la mia opinione su di lei, d'improvviso,
cambiano.
Perché davanti a me non vedo più la stessa mezzosangue di sei anni fa.
Non ho più davanti la stessa bambina dai capelli indomabili e con almeno un libro tra le mani... Bensì, mi ritrovo davanti una ragazza. Una ragazza con dei morbidi boccoli che le ricadono sulle spalle e un sorriso mai visto prima. Sia su di lei che su nessun'altra.
Ma mentre ammiro il suo aspetto così... diverso, Pansy mi riporta alla realtà scuotendomi il braccio.

-Andiamo Draco. Che stai guardando? Non vorrai che si prendano tutti i posti a sedere.

Mi volto verso di lei senza risponderle.
Devo ammettere che ho sempre odiato la sua voce. Così come il suo aspetto. Ha tutta l'aria di una persona tutt'altro che simpatica, eppure è pienamente convinta di piacermi... Illusa.

Prima di ricominciare a camminare verso il nostro vagone, nonostante io non abbia la minima idea di cosa mi spinga a farlo,
cerco con lo sguardo la mezzosangue, ma niente da fare. Sembra essersi dileguata insieme agli altri due...
E mentre cammino, mi rimprovero per quell'inaspettato gesto da parte di me stesso.

***

Il viaggio sembra non finire mai. Nel frattempo, mi dedico solo ai miei pensieri, senza far nemmeno conto alle chiacchiere di Pansy e Blaise...
Dopo un po' però, una nube di fumo nero, avvolge l'intero scompartimento del treno.
Senza pensarci due volte, scatto in piedi gridando:

-Cosa è stato?!
E tra un colpo di tosse e l'altro, Pansy e Blaise intervengono.
-Calmati Draco, sarà qualche studente in vena di fare casino.
-Già Draco, siediti.

Ascolto Blaise, e mi siedo, alzando lo sguardo per controllare che i bagagli siano a posto.
Resto impassivo, notando che tra i bagagli, qualcosa si muove e... Mi osserva. So già chi è. E devo fargliela pagare.
Appena il treno si ferma, avviso Pansy e Blaise.
-Voi andate.. Vi raggiungo dopo. Devo... Sistemare una cosa

Dopo di essermi accertato che non ci fosse più nessuno sul treno, comincia la mia vendetta;

-Mammina non ti ha insegnato che è da maleducati origliare, Potter? Petrificus totalus!

Il mio incantesimo scaraventa a terra pietrificato, Harry Potter. Il prescelto. Colui che è sopravvissuto all'oscuro signore.. All'anatema che uccide...
Un grande mago dicono! Ma anche un gran ficcanaso.
Sicuramente era sotto il suo mantello dell'invisibilità per origliare ciò che avrei detto a Pansy e Blaise. Ma, per sua grande sfortuna, avevo passato la maggior parte del tempo a pensare
E le poche parole scambiate con Pansy e Blaise durante il viaggio, non erano nulla d'importante. Nulla che avrebbe rivelato il mio compito almeno.

Preso dalla rabbia e dalla voglia di vendicare mio padre, finito ad Azkaban per colpa sua e, negato della piena fiducia del signore oscuro, dopo aver rotto la profezia al quinto anno,
gli rompo il naso sferrandogli un calcio.

-Ah già, è morta prima che potesse pulirti il moccio dal naso... Questo è per mio padre!
Felice ritorno a Londra.

Dopo di averlo coperto col mantello dell'invisibilità, scendo dal treno e mi dirigo in tutta fretta, verso il castello...
Sento l'estremo bisogno di qualcosa... O meglio, di dover vedere qualcuno.

But look, it stopped snowing. (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora