CAPITOLO 2

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Quando arrivammo al castello, prima di sederci sulle panche delle case, dovevamo essere smistati. La prima ad essere smistata era una certa Alycia Prior che fu collocata in Grifondoro. Susseguirono circa dieci persone e poi arrivò il turno del ragazzo del treno, ovvero, Malfoy. Già sapevo che sarebbe stato smistato in Serpeverde, il suo smisurato ego e la sua arroganza avrebbero trovato posto solo tra quelle serpi. In quel momento nei suoi occhi color grigio scuro notai una punta di panico, ma riuscì a mantenere un passo deciso per raggiungere lo sgabello. Quando il cappello parlante gli coprì il capo, iniziò con il solito monologo:
-"Mh... vediamo bene bene! Vedo intelligenza ,un discreto coraggio e della gentilezza sotto uno strato di orgoglio, ma dove ti colloco. La tua famiglia ha una vera e propria tradizione da anni, mi ricordi tuo padre per certi versi però vedo qualcosa in te ricorda sempre gli errori che ha compiuto la tua famiglia se vorrai realmente distinguerti da quest'ultima, tu sei libero da ciò che i tuoi genitori pensano e vogliono ricorda queste parole ragazzo, non sottovalutarle e adesso SERPEVERDE!". Il tavolo dei Serpeverde esplose in applausi e urla di gioia, ma sul volto di Malfoy notai solo stupore e confusione. Dopo essersi ripreso raggiunse il tavolo dei Serpeverde e iniziò a stringere la mano di tutti come gesto di saluto. Arrivò il turno di due Grifondoro e tre Corvonero. Dopo una certa Talia Smith, Tassorosso, toccò a me. Con passo un pò timoroso mi avvicinai allo sgabello e dopo che il professor Neville Paciok, il vicepreside, posizionò il cappello sul mio capo, quest'ultimo cominciò a parlare:
-"Un'altra Weasley, ancora!? ma siete una tribù!?". L'intera Sala Grande scoppiò a ridere e con loro anch'io.
-"Allora stavamo dicendo...mh sei intelligente, hai coraggio da vendere, vedo che hai preso molto da tua madre, hai un bel caratterino e non ti arrendi facilmente se qualcosa ti interessa veramente. So esattamente dove collocarti...GRIFONDORO!". Il tavolo dei grifoni scoppiò in applausi e urla. Quando li raggiunsi erano tutti lì a porgermi la mano per delle presentazioni al quale non ero preparata. Dopo pochi secondi nella sala ritornò a regnare il silenzio. Era rimasto solo un ragazzo che attendeva di essere smistato...Albus. Dopo aver ricevuto anche lui il cappello sul capo quest'ultimo cominciò a parlare di nuovo:
-"mh hai coraggio da vendere e voglia di distinguerti dalla tua famiglia. Ti pesa essere il figlio del prescelto, vorresti che le persone si ricordino di te per la persona che sei e per le tue capacità e non per la tua famiglia, hai voglia di metterti alla prova e di addentrarti in luoghi del tutto sconosciuti. So esattamente dove smistarti....SERPEVERDE!".
Io ero sbalordita. Albus....Serpeverde. Non riuscivo a crederci e, a quanto pare, anche Albus non riusciva a credere a tutto ciò poichè era rimasto immobile nella panca dei Serpeverde senza parlare con nessuno. Dopo aver terminato la cena ero esausta. Andai nel mio dormitorio e, dopo essermi cambiata e aver conosciuto le mie compagne di camera Alycia, Denyse, Dom e Lucy, mi buttai a peso morto sul letto e sprofondai tra le braccia di Morfeo. Il giorno dopo mi svegliai verso le 06:00 del mattino. Avevo sentito che le divise da quest'anno erano facoltative a patto che mettessimo il mantello della nostra casa, così misi una maglia corta bianca con un pantalone nero a vita alta, come scarpe indossai le Air-Force e infine misi il mantello dei Grifondoro. Quando scesi in Sala Grande per fare colazione ero sola al tavolo della mia casa, forse perchè erano le 06:35. La Sala Grande era praticamente vuota se non fosse stato per me e..... Malfoy. Sentivo i suoi occhi puntati sulla mia schiena, non so per quale motivo, decisi di girarmi e vidi i suoi occhi grigio scuro con delle scaglie di blu ai lati incontrarsi nei miei. L'unica cosa che mi turbava era la distanza dei nostri volti, variava dai 20 ai 25 cm. Con mia grande sorpresa lui iniziò a parlare:
-"Hai visto tuo cugino, lo sto aspettando da più di un quarto d'ora?"
-"Prima di tutto ciao anche a te e comunque no, non l'ho visto. Adesso puoi andartene"
-"Hey, come mai così scontrosa Weasley? "
-"Come mai così scontrosa! Credo di aver sopravvalutato la tua intelligenza, se pensi di potermi trattare male il giorno prima e fare finta di niente il giorno dopo mi dispiace ma non ci sto. Sono una persona e merito rispetto".
Il mio tono di voce si era alzato e la sala iniziava a riempirsi, così senza nemmeno aspettare una sua risposta me ne andai lasciando la mia colazione incompleta. Passarono mesi da quella conversazione e con Malfoy non avevo più parlato. I mei voti si erano alzati ed ero diventata la prima in tutte le materie per la gioia dei miei genitori. In men che non si dica arrivò l'inverno e con esso anche il Natale. Albus, James, Dominique, Louis, Fred, Roxanne, Lucy ed io dovevamo muoverci a preparare i bagagli perchè saremmo dovuti tornare alla tana l'indomani. Era mattina ed io ero sveglia, dopo essermi lavata e vestita scesi in sala comune con tutti gli altri portando con me il mio pesantissimo baule pieno di libri che mi sarebbero serviti per portarmi avanti con lo studio. Dopo essere saliti sul treno cercammo un scompartimento da occupare e stavolta a trovarlo fu James. Eravamo io, James, Fred, Al, Lucy e Malfoy. Non capivo perchè doveva stare sempre con noi però ad Al stava simpatico quindi se lo portava sempre dietro. Stavamo facendo una discussione accesa quando venimmo interrotti dalla vecchietta del carrello che diceva ripetutamente:
-"qualcosa dal carrello?"
Avevo una fame da lupi quindi presi un pacchetto di ogni cosa, se c'è una cosa che caratterizza i Weasley è proprio la voracità.
-"caspita Weasley, hai un languorino?" Mi sfotteva Malfoy. Mi possono prendere in giro su tutto tranne che sul cibo infatti i miei cugini lo sapevano e stavano avvertendo Malfoy nel non dire più nulla ma era troppo tardi.
-"qualcosa in contrario Malfoy?! al posto di guardare quello che mangio io preoccupati dei tuoi fianchi, sbaglio o si allargano a vista d'occhio?!'' dissi colpendolo sul suo tallone d'Achille la sua bellezza.

-"io non sono grasso. Io sono perfetto al contrario di quel cespuglio che ti trovi in testa"
-"senti senti chi parla che per avere un minimo di ordine nei capelli ti devi spruzzare minimo due bottiglie di lacca"
-"sempre meglio del tuo anticrespo"
-"l'anticrespo è una necessità al contrario del gel e della lacca che sono superflui"
-"questo non è affatto vero"
Continuammo così per gran parte del viaggio. Dovettero urlarci contro per più di mezz'ora per farci smettere. Una volta scesi dal treno trovammo i nostri genitori ad aspettarci, quanto mi erano mancati!Papà mi strinse forte a sé e il suo odore mi inebriò era odore di casa. Arrivammo alla tana insieme ai Potter e la prima ad abbracciarmi fu nonna Molly che, come al solito, riferendosi a noi nipoti appena tornati da Hogwarts disse:
-"un pò patiti ma per il cenone dovrete aspettare"
Dopo esserci lavati, cambiati e aver disfatto le valigie ci mettemmo tutti a tavola. A capotavola c'era nonno Arthur con accanto nonna Molly e zio Charlie che ci aveva raggiunto per Natale. In seguito c'erano Victorie e Teddy che litigavano come cane e gatto, a seguirli c'erano Albus, James, Fred e Luois che sussurravano tra di loro, Molly, Hugo e Lily che, a parer mio erano molto uniti essendo i più piccoli, Roxy, Dom, Lucy ed io che parlavamo delle lezioni, papà e zio Harry che scherzavano come sempre. Zia ginny e mamma che parlavano di lavoro, zia Fleur con zio Billy che facevano i piccioncini, zio Percy e Zia Audrey e infine zio George e zia Angelina che si davano colpetti sulla spalla per scherzare. Non so quante portate possa aver fatto la nonna ma erano fin troppe, il cenone durò all'incirca sei ore e subito dopo ognuno andò nella propria stanza a riposarsi. Il mattino dopo corsi subito al piano di sotto, erano già tutti svegli e stavano aspettando me per aprire i regali. Il regalo di mamma e papà era un magtatile; cioè l'ultimo modello dei portatili per maghi che funziona a magia e non a batterie, cosa più importante no aveva bisogno del wifi o altre invenzioni babbane per poter navigare in rete. Gliel'avevo chiesto da molto tempo così appena lo vidi corsi a dare un bacio e un abbraccio a entrambi, ovviamente non poteva mancare il maglione bianco con la mia iniziale in blu che ogni anno mi faceva la nonna per natale. Trascorremmo le vacanze in modo allegro e spensierato, rimanemmo insieme per quasi tutta la loro durata sperando che il momento del distacco avvenisse il più tardi possibile, in quello che mi sembrò un battito di ciglia le vacanze terminarono e con un po' di malinconia nel cuore dovemmo lasciare la tana e tornare a Hogwarts.

Spazio autrice

Spero che questo capitolo vi piaccia, mettete mi piace, condividete e commentate anche se avete qualche appunto da farmi su qualche passaggio...i consigli sono ben accetti!

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