«Sono tua.»

«Sì, mia.» Ripete come a volersene convincere. «E io sono tuo, Anastasia. Per sempre.»

«Per sempre.» Gli faccio eco io. E sugelliamo questa promessa con un altro bacio dolcissimo che è pieno di tutta l'emozione del momento. Dopo che il battito dei nostri cuori è tornato regolare, emettiamo un lento sospiro e ci stacchiamo.

«Forse è meglio andare di là.»

«Un attimo.» Vado in bagno a prendere una salvietta struccante, Christian mi guarda interrogativo. Mi avvicino e pulisco le sue labbra sporche del mio rossetto. Sorride. Mi specchio, elimino le sbavature e ripasso il rossetto sulle mie labbra. Tutto sempre sotto il suo sguardo divertito.

«Sei pronta adesso? Gli ospiti staranno per arrivare.»

«Prontissima. Se ci sei tu al mio fianco, sono sempre pronta.»

In salone è tutto a posto: il bancone è stato preparato per servire gli aperitivi, il grande tavolo da pranzo è apparecchiato molto elegantemente, una giovane cameriera ingaggiata per la serata sta ricevendo le ultime direttive da Gail. Christian si occupa per qualche minuto del nostro gattino che, da quando lui è tornato, ha di nuovo il permesso di gironzolare per il salone. Lo prende tra le mani e lo accarezza e il piccolo Fifty comincia a fare le fusa, cosa che manda mio marito in brodo di giuggiole; parla con lui, lo coccola, gli dice quanto è cresciuto, che è dolce.

«Gli sei mancato.» Gli dico con un sorriso mesto, intenerita da questa scena così insolita per Mr. Grey.

«Tu dici?»

«Certo. D'altronde io non potevo prendermi cura di lui, lo sai. Gail e Taylor lo hanno fatto egregiamente, ma penso che lui sia più affezionato a te.»

«Devo ammettere che anch'io ho pensato a lui abbastanza spesso.»

«Davvero? Il grande Amministratore Delegato della GEH in pensiero per un gattino?» Chiedo ironica.

«Sì, ho pensato a lui tutte le volte che non ero impegnato a pensare a te. E siccome il novanta percento dei miei pensieri sono rivolti a te, Anastasia, il misero dieci per cento è stato riservato a tutto il resto, Fifty compreso.» Risponde con lo stesso tono e io sorrido.

«Lo vado a portare di là, qui potrebbe essere pericoloso per lui stasera con tutta la gente che ci sarà. Potrebbe avere un incontro poco gradevole con mio fratello. Lo sai che Elliot ha la delicatezza di un elefante.»

«So che vuoi bene a Elliot come lui ne vuole a te.» Lo rintuzzo, ma lui si è già allontanato e non mi risponde.

Rimasta sola, do un ultimo sguardo intorno, sembra davvero tutto pronto. Gail mi guarda con affetto, vedendo la mia apprensione e mi rassicura. Faccio un sospiro per gettare fuori l'ansia, cosa che non sfugge a Christian che nel frattempo è ritornato. Mi abbraccia da dietro e mi sussurra dolcemente all'orecchio: «Non hai motivo di essere agitata: hai fatto tutto alla perfezione, è tutto pronto, Gail ha tutto sotto controllo. Sono sicuro che andrà tutto bene.»

«Lo spero. Nella tua famiglia cene del genere sono all'ordine del giorno, ma per me è la prima volta, è un importante banco di prova. Sono i doveri di una moglie di un uomo importante.»

«Sei stata bravissima. E poi lascia che ti dica una cosa: sia io sia le persone che verranno qui stasera ti amiamo per quello che sei e siamo qui non per le tue doti di cuoca o di padrona di casa, ma perché vogliamo godere della tua compagnia. E continueremo ad amarti comunque vadano le cose.» Mi giro tra le sue braccia e lo stringo a mia volta dandogli un bacio leggero.

«Oh, Christian, ti amo tanto. Sei la mia forza.»

Un colpo di tosse di Taylor ci riporta al presente e ci annuncia che i primi ospiti stanno per salire.

Cinquanta sfumature di un'amnesiaWhere stories live. Discover now