Tradimento

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Si bloccò di colpo credendo di non aver sentito bene quello che il ragazzo davanti a lei le aveva appena detto

«Cosa hai detto?» gli chiese Rocket alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo.

Isaac rimase bloccato per qualche istante a bocca aperta, poi la richiuse continuando a guardare la giovane come se si fosse pentito di averlo detto. Ormai il danno era fatto, tanto valeva ripetere quello che non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire

«Ho detto che non posso proteggere tutti i ragazzi della scuola se continui a risvegliare i loro ormoni camminando semplicemente per i corridoi della scuola»

«E tu questa cosa l'hai detta a Derek?».

Isaac annuì rimanendo in silenzio. Rocket si alzò dalla sedia a bocca porta per lo sconcerto e cominciò a camminare su e in giù per la stanza

«Dio...so di essere una bella ragazza- la faccia di Isaac era quella di uno che si stava trattenendo dall'annuire e dall'aggiungere i dettagli- ma sono scontrosa! Ho un carattere di merda! E poi diciamocelo, ci sono un sacco di belle ragazze, tipo Lydia»

«Loro non sono scontrose con tutta la scuola immagino...» commentò Peter seduto sul divano a sfogliare un giornale.

Lo sguardo di fuoco che gli lanciò Rocket sarebbe stato capace di incenerire la piscina comunale.

«Chi lo sa, magari piaci proprio per questo» sorrise Peter ironico

«Non é per questo...» disse Isaac ad alta voce senza accorgersene.

Peter si alzò e se ne andò con un finissimo "Odio la gioventù". Rocket si girò verso Isaac esasperata

«Dimmi che cos'ho di tanto sensazionale, così domani verrò a scuola con un sacco di biada addosso»

«Non credo sia una buona idea...non sono la persona giusta per dire certe cose»

«Isaac sei un ragazzo! Dimmi cosa ti dice il tuo amico laggiù sotto! Avanti...giuro che non mi sconvolgo».

Il giovane abbassò lo sguardo e si appoggiò al tavolo, rispondendo seppellendo il suo lato da santo

«Hai un fisico da paura: le labbra sono da prendere a morsi, hai una terza abbondante se non una quarta di reggiseno e un culo pazzesco! Devo continuare? Perché sai potrei anche raccontarti tutte le fantasie che si fanno i miei compagni di lacrosse. Senza contare che oggi ne ho pestati due perché avevano oltrepassato il limite».

Rocket era a bocca aperta per lo stupore: era bella e lo sapeva, ci teneva al suo aspetto, ma mai e poi mai avrebbe immaginato una cosa del genere...

«Sai mi definivo un campione nell'autocontrollo. Da lupo tutti i tuoi sensi sono amplificati...da quando sei qui ne ho la certezza» rise di sé alzando di nuovo lo sguardo sulla lupa

«Wow! Adesso che lo so mi potrei divertire all'infinito con te» sorrise divertita Rocket

«Ti ho appena detto che ti salterei addosso in pratica e tu mi stai dicendo che ti divertiresti a tentarmi?»

«Mm credo di aver detto qualcosa del genere» annuì lei- Cosa ha detto Derek quando glielo hai detto?»

«Che se qualcuno ti tocca, se non lo fai tu, ho il permesso di staccargli la testa...a meno che non sia io»

«Te lo sei inventato!!»

«Solo l'ultima parte» fece spallucce il ragazzo ed entrambi scoppiarono a ridere.

Improvvisamente un rumore inusuale attirò la loro attenzione e con un cenno d'intesa si nascosero sotto le scale a chiocciola in modo tale che nessuno li vedesse: Peter era uscito e Derek aveva detto loro di andare in centro perché lui doveva svolgere delle commissioni fuori città, quindi, nessuno sarebbe dovuto tornare fino a sera. Isaac si schiacciò al muro chinandosi leggermente in avanti, dopotutto era molto alto e il posto era angusto; Rocket, dandogli le spalle, spiò dagli scalini chi fosse l'intruso e si abbassò quanto bastava per vederlo in faccia, ma così facendo, il suo sedere entrò in contatto con la protuberanza di Isaac, il quale trattenne il fiato distogliendo lo sguardo dalla ragazza piegata davanti a lui

«Ro...non é una buona posizione...» sussurrò sentendo la ragazza muoversi e quindi strusciare sul suo pacco per cambiare posizione

«É Chris Argent. Tieni a bada il tuo amico, mi sembra di avere un coltello nel fianco» gli disse con un sussurro a pochi centimetri dal suo volto.

Isaac la guardò con una faccia innocente che probabilmente Rocket avrebbe preso a schiaffi se non ci fosse stato un intruso in casa loro.

Passarono pochi minuti prima di sentire il padre di Allison uscire e anche loro fecero altrettanto dal nascondiglio

«Non ha preso niente» disse Rocket guardandosi intorno prima di rendersi conto di avere lo sguardo di Isaac puntato addosso.

Si voltò a guardarlo aspettando che dicesse qualcosa, ma l'unica cosa che fece il ragazzo fu prenderla alla sprovvista e, schiacciandola al muro immobilizzandole i polsi ai lati della testa, la baciò con foga. Le mise letteralmente la lingua in bocca baciandola con trasporto; dopo un attimo di sorpresa anche lei si ritrovò a ricambiare il bacio facendo intrecciare le loro lingue in una danza frenetica e sinuosa. Con sua sorpresa Isaac le morse il labbro inferiore facendola sussultare

«Teoricamente dovrei staccarti la testa adesso...» sorrise Rocket con il fiato corto

«Non ancora ti prego...» sorrise lui ringhiando e facendo aderire completamente i loro corpi mentre ricominciavano a baciarsi.

La ragazza sussultò e si lasciò sfuggire un gemito che Isaac apprezzò dandole baci sulla guancia per poi spostarsi lungo il collo e mordicchiandola, le sue mani scesero lungo i fianchi di lei e, mentre una saliva sotto la maglietta, l'altra scendeva fino ai fianchi per afferrarli con forza.

Sarebbero sicuramente andati oltre se non avessero sentito il rumore della macchina di Derek fermarsi sotto l'edificio. Isaac si staccò immediatamente sedendosi sui gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore e Rocket si lanciò sul divano afferrando al volo il giornale che prima leggeva Peter

«Cosa ci fate voi due qui?» chiese Derek entrando nella stanza e guardandoli male entrambi

«In città non c'era niente da fare...» rispose vaga Rocket

«Tu sei un'ottima bugiarda! E d'ora in poi ti faccio mettere i miei vestiti...»

«Perché?»

«Perché almeno non ti faranno i raggi X ogni volta che vai a scuola e non si discute!! Isaac, rispondi tu, che stavate facendo qui? Da soli...».

La voce di Derek era vagamente autoritaria e scocciata

«Abbiamo sorpreso Chris Argent a frugare tra le tue cose, ma non ha preso niente» rispose il ragazzo, dopotutto quella era una mezza verità

«Ah davvero? Dovrò parlare con Scott...Isaac, potresti andare da Lydia? Ho il sospetto che possa aiutarci a scoprire chi è l'artefice di queste morti»

«Subito!» disse il ragazzo alzandosi e uscendo.

«Che ti ha detto Deaton?» chiese Derek sospirando.

Sapeva che Isaac l'aveva accompagnata dal veterinario senza il suo permesso, ma conosceva Rocket e sapeva quanto potesse essere convincente

«Che si vede lontano mille miglia la somiglianza con mio padre, che tu sai tutto perché te lo disse tua madre e che io mi nascondo dietro le mie paure» rispose secca la ragazza alzandosi e andando verso l'uscita

«Ehi! L'ho fatto per proteggerti» le disse Derek afferrandola per un braccio

«Derek! Sei l'unico che mi conosca davvero! L'unico che sappia quello che sono e perché ne ho paura e tutto quello che sai dirmi é che l'hai fatto per proteggermi? Ho fatto uscire Isaac per parlare da sola con Deaton! E tu sapevi già tutto!»

«Tuo padre sa che sei qui?»

«Si, lo sa. Non é spaventato. Ne é contento e questa cosa mi manda in bestia! Letteralmente! E ora lasciami, mi sto trattenendo dal romperti un braccio» ringhiò, Derek la guardò severo ma lasciò la presa.

«Varcata quella porta tornerai?» le chiese guardandola.

Rocket si bloccò di colpo, ma non si girò

«Al momento opportuno salderò il mio debito» disse fingendo di essere forte, mentre una lacrima le rigò il viso ed uscì.

Blackrode Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum