Chi è la donna amata da Castore?

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3) PRESENTAZIONE DELL'AUTRICE FEDERICA LEVA, DEL TEAM "LETTORI COME STELLE"


Una donna. Così si concludeva il post precedente. Poteva forse mancare una storia d'amore? No! Secondo la leggenda, Castore viene ucciso per aver sedotto e impalmato Ilaria, la promessa sposa di suo cugino Linceo. Nel mio racconto, Castore non ha mai scordato la dolcezza della moglie, né le brillanti sfumature dei suoi grandi occhi verdi. Trascorrono i millenni e lui danza nel cielo abbracciato al fratello, cullato dai ricordi, fino a quando incontra gli occhi di una giovane astronoma, che lo scrutano attraverso un telescopio. È lei! Non sa come, ma Ilaria è ritornata alla vita, e lui spasima per riabbracciarla. Rinuncia all'immortalità e ritorna sulla Terra, affiancato da Polluce. Nudi, i due fratelli chiedono asilo in una chiesa, facendo quasi svenire le suore raccolte in preghiera; poi, quella notte stessa, mentre Polluce riposa nel dormitorio del vecchio convento, Castore si reca all'osservatorio di Roma, per incontrare la sua amata. Quando la vedrà, però, avrà un'amara sorpresa. Non solo. Prima che sorga l'alba, la traccia della mortalità ritorna a riaprirsi nel suo corpo, facendo sanguinare la ferita che l'aveva ucciso oltre tremila anni prima.
I problemi non finiscono qui, e una settimana più tardi i due gemelli ricevono una visita inattesa. Una visita fatale. E questa volta, sembra che nulla li possa più salvare dalla morte e dall'oblio.


"Stava per morire. Aveva bendato la ferita con le garze sottratte all'infermeria del convento, ma il sangue gli stava inondando il maglione, sotto il cappotto. Con le ultime forze, scese sulla spiaggia dove Ilaria osservava il cielo con il suo telescopio. Un fuoco scoppiettava, al riparo di un muretto, intrecciandole nei capelli gli spettri di capricciose vampe dorate.
Le si avvicinò con passo strascicato, la mano premuta sul fianco sinistro. Lei si staccò dal mirino, con un sorriso.
«Castore! Sono così felice di vederti... ma che hai?»
Gli corse incontro, spaventata dalla smorfia di sofferenza sul suo viso, e lo aiutò a sedersi accanto al fuoco, su un masso piatto.
«Che ti succede? Stai male?»
«Sto morendo» Non conosceva un altro modo per dirle la verità. Non le lasciò il tempo di parlare e le prese una mano nelle sue. «Ilaria, ascoltami.»
«Mi chiamo Myriam...»
«So che non mi riconosci, ma questo non cambia le cose, amore mio» Non era la febbre, a fargli bruciare gli occhi, ma l'immensa passione che provava per lei. «Ti ho portato nel cuore per oltre tremila anni e ti amerò per sempre, anche se il mio ricordo si è spento, in te.»
Myriam non riusciva a capire. «Castore, che cosa...?»
«Ho lasciato il cielo per trovarti e sono stato felice di aver potuto contemplare il tuo volto da vicino, ancora una volta» Sollevò una mano e le accarezzò dolcemente il viso. «Il prezzo da pagare non è troppo alto.»
Si drizzò un poco e, prima che lei potesse sottrarsi, le catturò le labbra con un bacio."

[..]

"«Ilaria...» chiamò Castore.
Lei lo raggiunse di corsa. Lui le prese una mano e non la lasciò nemmeno
quando Polluce entrò in acqua e lo adagiò fra le onde. «Ti amo» le sussurrò. «Ti amerò per sempre».
Myriam non riuscì a parlare, ma gli strinse la mano con forza. Castore accennò un sorriso. Che l'avesse riconosciuto o no, era sicuro che lei l'amasse ancora. Non aveva fallito, dunque..."

E con questo, ho terminato la presentazione di "E i Dioscuri accarezzarono la Terra". Se avete domande o curiosità, chiedete pure!
Buona serata!
Federica

E I DIOSCURI ACCAREZZARONO LA TERRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora