Capitolo 16

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Marco's pov

La festa è cominciata da poco più di mezzora, il giardino è gremito di gente, l'aria è intrisa di fumo. Io mi giro e rigiro eppure dei Rock Mania ancora neanche l'ombra. In fondo in fondo ho anche il timore di poter incontrare Lia, cioè la cozza, e di poter mandare in fumo i miei piani. Forse organizzare una festa la sera del giorno in cui ci siamo messi "insieme" non è stata un buona idea. Mamma mia, suona proprio male: Lia la cozza la mia ragazza. Solo al pensarci mi viene la pelle d'oca.

Mi avvicino al bancone e prendo un bicchierino di vodka, sperando di schiarirmi le idee. La gente inizia ad urlare e si accalca tutta vicino al palco. Finalmente sono arrivati. Cerco di avvicinarmi il più possibile al palco dando qualche spallata di troppo. Lei è lì bellissima come sempre, nel suo vestitino nero di pizzo. Le labbra rosso fuoco piegate in un meraviglioso sorriso che ti manda fuori di testa. E le sue mani intrecciate a quelle del chitarrista... No, aspetta cosa?

Non faccio in tempo a rimettere lo guardo sulle loro mani che parte la musica ad alto volume. Anche se le loro mani non sono più unite, lo sono i loro sguardi e la cosa mi fa imbestialire. Perché si guardano così? Cazzo mi fanno andare fuori di testa. Non so chi sia Chels ma io sono attratto da lei e sono geloso al pensarla con un altro. Mi allontano dal palco e ritorno a bere qualcosa. Mentre il liquido mi brucia la gola sento una mano poggiarsi sul braccio. Mi volto e trovo Lara, Clara o come si chiama.

-Allora, cos'è questa storia che ti sei messo con la cozza?!- urla furibonda, i suoi occhi sono incendiati di rabbia. Rabbia che non comprendo.

-Sì e allora?-

-Come allora? Tu stavi con me Marco!- la sua voce è talmente stridula che mi devo tappare le orecchie.

-Io non sono mai stato insieme a nessuno, cara. E comunque sia non mi ricordo nè chi sei nè perché tu stia facendo questa sceneggiata.-

-Però ti ricordavi di me nel bagno della scuola, non è vero?! Mi hai solo usata stronzo!-

-Io non ho mai detto il contrario-

Si allontana sculettando barcollando su quei trampoli che si ritrova. Alzo lo sguardo e vedo che Chels le sta camminando proprio a fianco, lei invece cammina sicura e leggera. Sembra una modella, cazzo. Si avvicina nella mia direzione e proprio quando sono sicuro che sta venendo verso di me, mi sorpassa sedendosi un paio di sgabelli più in là.

Provo ad avvicinarmi ma non faccio in tempo perchè lei afferra la sua bibita e scompare tra la folla. Cerco di seguirla con lo sguardo, ma Tommaso mi si avvicina bloccandomi la visuale.

-Amico, visto che festa da sballo?!- urla per sovrastare il rumore della musica.

-Sì sì, ora devo andare, eh-

-No aspetta, beviamoci una birra-

-No davvero non posso devo andare da Chels-

-Marco, aspetta. Non fare cavolate sappi che ne risentirà tutto il piano, se qualcuno dovesse dire alla cozza che ci stavi provando con un'altra cosa ne penserà lei?-

-No, tranquillo. Starò attento e farò in modo che nessuno spifferi niente-

-Ok, buona fortuna amico-

Mi immergo tra la folla finchè una chioma bionda non attira la mia attenzione. La seguo e vedo che si dirige verso il retro del palco. Un muro di ragazzine più nude che vestite mi para davanti e perdo tempo per cercare di scrollarmele di dosso ma finalmente ci riesco e prima che qualcun altro mi possa interrompere raggiungo il retro del palco.

Chels è in piedi imprigionata al muro da un ragazzo che la sta baciando con foga e lei ricambia circondandogli il collo con le sue esili braccia. Faccio un finto colpo di tosse e il ragazzo di gira. E' vestito di nero proprio come il chitarrista della band e non indossa la maschera.

Non ci credo...

# Eccomi come promesso ✌ stasera posterò un altro capitolo. Cosa succederà adesso che Marco è a conoscenza di un piccolo particolare che potrebbe mettere in pericolo la band? Lasciate un commento e una stellina per sapere cosa ne pensate e se vi è piaciuto♡ un bacio al prossimo capitolo♥#

Ti amo ma non so chi seiWhere stories live. Discover now