All the lonely people where do they all come from?

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Finalmente il grande giorno era arrivato.
Erano mesi che pianificavo tutto nei minimi dettagli, senza tralasciare nulla.
Mi chiamo Eleanor Rigby, ho 17 anni e vivo a Liverpool, in Inghilterra. Mia madre, da buona fan dei Beatles, non poteva che chiamare la sua primogenita come il titolo di una loro canzone nonostante la protagonista non faccia proprio una bella fine... Esattamente come la storia tra lei e mio padre. Si sono conosciuti e innamorati grazie ai Beatles... Ma si sa, non tutte le storie d'amore hanno un lieto fine. Però devo ammettere che tutto sommato il mio nome non mi dispiace per nulla, anzi.

Sono una ragazza dalla corporatura esile, alta, avente capelli castani ricci e gli occhi color verde foresta.
Sono sempre stata una persona stramba che viveva in un mondo proprio nel quale, l'accesso era riservato a pochi prediletti. Non ho mai avuto un amico e non mi apro facilmente con le persone. Non mi fido. Il tempo di affezionarsi e loro vanno magicamente via. Ma questa volta ci devo provare: trattasi di una questione di vita o di morte.
Mia madre, durante la sua agonia, mi ha lasciato una lettera dicendomi che all'interno avrei trovato tutte le risposte che da tempo cercavo. In effetti è stato così: in quel pezzo di carta, c'erano tutti i dati del mio padre biologico. Ricordo ancora il tremore della mia voce nel leggere il suo nome: MICHEAL HOLBROOK PENNIMAN Jr. Mia madre mi diede in allegato anche una sua foto: avevamo molti tratti del volto in comune. Promisi a mia madre che lo avrei cercato e lo avrei trovato.

Apro il mio salvadanaio e raccolgo quei pochi soldi che mi basteranno per il biglietto del treno e per un pasto. Mi affido alla mia buona stella e nella sorte affinché tutto vada bene, altrimenti non saprei minimamente cosa fare.
Ho scritto un biglietto per mio nonno, ma non mi interessa più di tanto la sua reazione. Vivere sotto il suo stesso tetto è come tornare indietro nel tempo, durante il periodo del terzo Reich. Anche per questo scappo. Non ho nulla da perdere ormai qui.

Solo ormai le 5:00 del mattino ed io sono qui ferma alla stazione ad attendere il mio treno per Londra. È una fredda mattinata d'autunno, il cielo sembra promettere pioggia ma riesco a proteggermi dal freddo avvolgendomi nella calda sciarpa blu che apparteneva un tempo a mia madre. Mi sembra di sentir ancora vicino il suo odore. Mi perdo nell'osservare ancora una volta la foto di mio padre... È incredibile di quanto sia incantata dai suoi ricci, dai suoi occhi che esprimono felicità e dal suo sorriso sincero. L'incantesimo termina nel momento in cui una voce meccanica annuncia l'arrivo del treno in stazione. Salgo sul treno, prendo posto accanto al finestrino ed osservo passivamente il paesaggio. I miei pensieri sono catturati su altro. A fantasticare sui suoi comportamenti, sulla sua voce, sulla sua reazione, magari potrei avere dei fratelli o delle sorelle...Oh Micheal, io ti troverò.

Eleanor RigbyWhere stories live. Discover now