Capitolo Cinquantanovesimo

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"Si va avanti, piccola Momi. Tu? Che mi racconti?" Riesco a capire dalla sua voce che anche lui ha sentito la mia mancanza.

Mi sono trasferita a Londra, sto insieme ad un cantante di fama mondiale e... "Mi manchi" dico. La mia voce è un flebile sussurro, ma so che lui mi ha sentito.

"Mi manchi anche tu, piccola mia" confessa. "Sono stato uno stupido a lasciarti andare in quel modo. Sono felice che tu mi abbia chiamato."

Vorrei chiedergli: se gli sono davvero mancata, allora perché non mi ha mai chiamato? Ma mi mordo il labbro e mi trattengo dal trasformare i miei pensieri in parole.

"Ti va di venirmi a trovare?" propongo. "Abito a Londra adesso."

"Abiti a Londra? Da quanto?" mi domanda, stupito. Ogni volta che, da adolescente, gli dicevo del mio sogno di andare a vivere a Londra, lui scuoteva la testa e affermava che c'erano davvero pochissime probabilità che accadesse. Forse l'avrei visitata, diceva, ma non l'avrei mai fatta diventare la mia casa.

"Solo da qualche mese" rispondo. "Credo di aver vinto una scommessa."

"Oh-oh. Okay, lo ammetto, mi hai sconfitto. Quando verrò a trovarti, ti porterò la quantità industriale di Oreo che avevamo concordato."

Rido. Quando mi calmo, pochi secondi dopo, chiedo: "Stai cercando di dirmi che accetti la proposta? Verrai a trovarmi?"

"Potrei venire per le vacanze natalizie o-"

"Domani" lo interrompo, facendolo rimanere interdetto.

"Domani? Ma devo ancora prenotare il volo e fare la valigia."

"Domani" ripeto. "Abbiamo sprecato un anno e mezzo delle nostre vita senza parlarci. Dobbiamo recuperare, e subito."

La determinazione nella mia voce lo fa ridere. "Allora ci vediamo domani, Monica. Ti chiamo prima di partire."

"Ciao, papà" faccio, godendomi ancora una volta la sensazione di quel nome tra le labbra.

"Ciao, figlia mia" risponde lui, e chiude la chiamata.

Mi prendo qualche secondo per assimilare quello che è appena successo. Ho fatto pace con mio padre e domani lo rivedrò, finalmente. Dovrò spostare il colloquio per traduttrice editoriale, ma in questo momento mi importa davvero poco.

Caccio un urlo di gioia pieni polmoni, mettendomi in piedi nel letto e cominciando a ballare in modo casuale. Faccio due capriole di seguito finendo con il culo a terra, e rido.In quell'istante la porta della mia stanza si apre rivelando Andrea armato di padella e, poco dietro di lui, Laura.

"Cos'è stato quell'urlo, Monica?" chiede spaventata Laura, con voce così acuta da sembrare lo squittio di uno scoiattolo.

"Pensavamo che qualcuno si fosse introdotto in camera tua dalla finestra e ti stesse stuprando" continua Andrea. Appoggia la padella allo stipite della porta e sbuffa.

Solo in quel momento mi accorgo dei loro capelli arruffati e delle loro labbra arrossate. Andrea ha un erezione malamente nascosta nei boxer (messi al contrario, per giunta) ed invece Laura è nuda sotto la sua vestaglia di flanella rosa semitrasparente.

"O mio Dio" dico. "Vi ho interrotto mentre facevate sesso!"

Laura arrossisce e si nasconde dietro le spalle larghe di Andrea, che però ha il suo stesso grado di imbarazzo.

"N-no, che dici..." mormora lui, facendomi solo scoppiare a ridere rumorosamente. Non riesco a calmarmi, nonostante io lo voglia, e così finisco per ridere finché i miei fianchi non implorano pietà e le guance non mi fanno male.

"Scusate..." dico tra le risate, mentre i due mi guardano male. Mi asciugo un paio di lacrime che erano scese dai miei occhi per le troppe risate, e finalmente torno seria.

"Mi dispiace, non volevo prendervi in giro" dichiaro. "E, comunque, ho urlato perché mio padre viene a trovarmi domani."

"Non avevi litigato con lui?" chiede Laura aggrottando le sopracciglia.

"Abbiamo appena fatto pace!" esclamo, ampliando il mio sorriso. Laura corre verso di me, si inginocchia e mi abbraccia, stritolandomi.

"Sono così felice che tutto finalmente stia andando per il meglio, Monica!" trilla, stringendomi così forte da non permettermi di respirare. Boccheggio a vuoto.

"Laura, scollati. Mi stai premendo contro le tue tette!"



Spazio Autrice

Ho deciso di pubblicare un capitolo e non uno Speciale perché mi sembrava ingiusto farvi aspettare molto. Spero vi piaccia :)

In questo capitolo si ripercorre il passato del rapporto tra Monica e il padre e finalmente chiarisce la loro situazione. Spero di avervi strappato qualche risata con il finale ;)

Adesso vado,

holdmehaz

Goodbye Lullaby || Harry Styles [TERMINATA] Where stories live. Discover now