Prologo - Loxie's part

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Loxie

- Salve, mi chiamo Loxie.
Cioè, in realtà mi chiamo Loxie Marie Bopp Farr Butterfield, ma chi ha voglia di stare a sentire un nome così lungo, noioso e difficile da ricordare?
Beh, nessuno.
Eppure io tendo a ripeterlo ogni volta, giusto per infastidire un po' la gente.
Comunque, per voi sarò Loxie. Al massimo Lox.
Probabilmente, voi che vedrete questo video, sempre se lo vedrete, vi chiederete di certo perchè una ragazzina si stia registrando mentre parla.
Suppongo di dovervelo spiegare.
Ma partiamo con ordine.
Il 9 luglio di sedici anni fa naqui io, in un ospedale londinese, da Jaqueline Farr, brillante avvocato inglese, e Sam Butterfield, broker assicurativo.
Ero una bambina dai capelli biondi e gli occhioni azzurri aperti verso il mondo.
Papà vivette con me, la mamma e i miei fratelli presso a poco fino ad un anno dalla mia nascita, quando la famiglia scoprì che aveva un'amante, con cui tra l'altro aveva anche una figlia.
Sam andò a vivere con la sua nuova moglie e la nuova figlia, che suppongo si chiami Molly, o Melly, e poco dopo lo raggiunse anche Morgan, il maggiore tra i miei due fratelli, con la sua fidanzata Kelly.
Io, mamma ed Asa, invece, continuammo a vivere a Londra.
Oh, giusto, devo spiegare chi è Asa.
Ecco, Asa è il mio sole e stelle, la luna della mia vita, (voi che vedete questo video, se seguite Game of Throes, che piace tanto a me e ad Asa, capirete) è il mio fratello preferito.
Malgrado abbia pochi anni più di me, siamo legati quasi come due gemelli, e siamo sempre insieme.
In effetti ci somigliamo anche molto, sapete?
Abbiamo entrambi gli occhi grandi e azzurrissimi e la pelle lattea, comune alla maggior parte della popolazione inglese.
Mio fratello, però, porta i capelli castani, tagliati corti, mentre i miei sono lunghi e rossi.
Eh già, rossi.
In un momento di follia, alla fine della scuola, ho deciso di passare dal biondo al ramato, e devo dire che questo cambiamento mi piace.
Grazie al lavoro di Asa, che fa l'attore e guadagna molto, comunque, abbiamo comprato una villa bella e nuova, per non stare nello stesso posto dove vivevamo con papà.
È una casa grande e moderna, con addirittura una mansarda e una piscina idromassaggio interna.
Dunque, dopo aver sentito il racconto di questa mia vita, che sembra essere perfetta, vi starete comunque ancora chiedendo il perchè di questo video.
Beh, la mia vita scorreva felice e perfetta, fino a pochi giorni fa, quando, mentre ero beatamente sdraiata sul lettino di una spiaggia della Polinesia Francese, Asa mi avvertì del fatto che papà e la sua nuova famiglia si sarebbero trasferiti in poco tempo accanto a noi.
Inutile dire che non presi troppo bene questa notizia, contando che oltre a papà, la moglie incinta e la figlia, sarebbero venuti anche Morgan e Kelly, che non sentivo da tantissimo.
Sono sedici anni che quella famiglia mi evita, ed io ho intenzione di evitare loro.
Mamma, se non fosse così gentile, avrebbe avuto anche una reazione peggiore della mia.
Lei ha voglia meno di me di riprendere i contatti.
L'unico felice sembra Asa.
Lui e Melly/Molly si sentono a volte, da quel che ho capito.
Asa sa perfettamente che riesco a controllare i miei scatti d'ira fino ad un certo punto, e quindi mi ha suggerito di fare un video diario per sfogarmi, contando che vedremo questi pseudofamiliari domani.
E quindi eccomi qui.
Asa mi ha fornito questa videocamera, e quindi adesso, appena tornata dal viaggio in Polinesia Francese, ho cominciato a filmare questa specie di vlog che parla di me, che terrò nella memoria del computer e che nessuno vedrà mai.
Quindi, in sostanza, questa spiegazione è stata inutile.
E tutto quello che ho detto è stato inutile, perchè non mi sono calmata nemmeno un po'. - sbuffai, andando a spegnere la videocamera, e spostandomi una ciocca di capello rossi dietro l'orecchio. - Che cosa stupida. -
Scossi la testa, pensando a quanto fosse ridicola l'idea di Asa.
Di certo non ero meno calma di prima, anzi, quel parlare da sola mi aveva infastidita ancora di più.
Misi la videocamera al suo posto, e presi al volo le chiavi di casa, un ombrello, con il tempo di Londra non si può mai sapere, il cellulare, e tirai dietro di me la porta di casa.
Avevo decisamente bisogno di calmarmi e di bere qualcosa.

Angolo autrice
Hello bella gente *-*
Se siete arrivati fino a questo punto, sappiate che vi adoro.
Anyway, questa è una storia scritta a quattro mani, da me e dalla mia cara socia, che tra poco, nel prossimo capitolo, si presenterà.
È la nostra prima esperienza come scrittrici a quattro mani, quindi le critiche costruttive, così come i commenti positivi e i voti, sono bene accette.
Non ho ancora trovato un nome carino con cui firmarmi. Nel dubbio, chiamatemi Loxie.
Mi pare di aver detto tutto.
Per qualsiasi informazione scrivete nei commenti o nei messaggi privati.
Lot of love,
Loxie

One story, two lifesWhere stories live. Discover now