1. New Beginnig

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6:20 AM.

Faccio tutto con cautela, scendo dal letto e vado in bagno a cambiarmi. Inizio ad avere un po' paura delle conseguenze...ma devo essere forte! Voglio finalmente prendere la mia strada e percorrerla con le mie idee.

Prendo la borsa che avevo lasciato in corridoio e alzo la valigia per non far rumore. Ho proprio organizzato tutto. Sono fiera di me, anche se non dovrei dato che sto scappando di casa...

Cammino fino alla fermata dell'autobus e mi fermo ad aspettare. Non c'è nessun altro che lo aspetta. Almeno me ne sto un po' tranquilla, ci vuole un attimo di calma nel mio cervello assonnato e pieno di mille pensieri.

Dopo una decina di minuti, eccolo che arriva. Salgo, timbro il biglietto e mi siedo. Adesso, qualsiasi cosa la mia coscienza mi dica, non servirà più. Non posso tornare indietro ormai.

Devo aspettare un'ora e mezza prima di arrivare e se non ascolto la musica divento nervosa, quindi metto le cuffiette e scelgo Right Now, la mia canzone preferita.

Lights go down and
The night is calling to me yeah
I hear voices
Singing songs in the street and I know

Ecco adesso arriva la parte che volevo sentire, queste parole raccontano quello che sto facendo adesso io. E poi, le canta Niall.

And we won't be going home
For so long, for so long but I know
That I won't be on my own
Yeah I love this feeling and

Right now, I wish you were here with me
Cause right now everything is new to me
You know I can't fight the feeling
And every night I feel it
Right now I wish you were here with me

Già. Sto andando via da casa per molto tempo, é tutto nuovo per me e vorrei che tu fossi qui con me idolo. Dovrai proteggermi quando verrò da te, verrò a cercarti anche se sono quasi sicura che non ti troverò.

Ed eccoci arrivati, dopo aver ascoltato una quindicina di canzoni, scendo e non so precisamente dove devo andare. Chiedo informazioni per il mio imbarco e vado nel corridoio a destra. Mi siedo in 'sala d'attesa', non so come chiamarla veramente, ci sono solo un sacco di persone che aspettano di andarsene e lasciare il posto in cui si trovano, in cui ci hanno vissuto tutta la vita, magari.

«Volo B47 prepararsi all'imbarco», annuncia la voce all'altoparlante.

Mi avvio e mi metto in coda.
Ho una signora davanti a me che sta bombardando suo figlio di raccomandamenti. Quel povero bambino la guarda malissimo ma lei é davvero felice di partire, si vede. E io...beh, io sarò felice, solo non adesso.

In aereo mi metto a pensare. Una mia caratteristica negativa é che penso troppo. Questa é la prima volta che agisco sul serio. Ne varrà la pena? Dopotutto credo di si. Approfitto di queste ore di volo per dormire e lasciarmi tutto alle spalle.

***

Una volta svegliata e sbarcata, le ruote della mia valigia cigolano nel momento in cui raggiungo il taxi che mi porterà in hotel. Adesso sono felice. Sono emozionata, anche più della signora all'aeroporto! Non vedo l'ora di arrivare, urlerei di gioia se potessi!

***

Ok. Sono alla hall. Ho la carta. Sto salendo. Passo la carta. Entro. E faccio quello che ho sempre voluto fare: buttarmi all'indietro su un letto londinese. Ce l'ho fatta! Sono qui ora. Metto musica a tutto volume dal mio cellulare e salto sul letto. Finalmente. Finalmente sono libera! La mia vita sta avendo un nuovo inizio e non intendo sprecarlo!

9:49 PM.

Il tempo é passato velocissimo, ho avuto il tempo di rilassarmi tutto il giorno. Domani visiterò la città! Non vedo l'ora.
Il mio cellulare vibra nella tasca del giubbotto e mi appresto a tirarlo fuori.
Mamma...merda. Rispondo o no? Forse è meglio di si, almeno le dico che sto bene.

"Ciao mamma"

"MA DOVE SEI!? COME TI É SALTATO IN TESTA LAURA!? MA COS'HAI NEL CERVELLO?! TI SEMBRA...", la sua voce urlante riempie il mio orecchio e smetto subito di ascoltarla.

Ricomincia a farmi notare tutto quello che già so. Sta volta almeno é giustificata, in questo caso posso anche provare a capirla.

"Mamma calmati! Sto bene, é questo l'importante, sono arrivata dove dovevo arrivare e basta"

"Dimmi dove sei" risponde secca.

"No, ho detto che sto bene e non preoccuparti"

E la sua voce incredula mi riprende ancora una volta.

"Ma io chiamo la polizia! Ti trovano loro poi vediamo eh!", urla, "No, no, anzi stai pure li, tornerai indietro da sola va! Ciao!"

Come al solito non mi ascolta, trae conclusioni e fa tutto lei. Ma questa volta non mi importa, non mi porterà via la mia vita.

Mi stendo sul letto e mi infilo di nuovo le cuffiette. Mi addormenterò con la mia ninna nanna preferita: Moments.

Stardust |Niall Horan|Där berättelser lever. Upptäck nu