Addii

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La loro fuga dal palazzo era proseguita quasi fino all'alba, una marcia estenuante, senza soste. Stremati per lo sforzo, avevano continuato a procedere prima fra le vie della capitale addormentata e deserta e poi ben oltre guidati da Ronan. Gwyl aveva usato le poche forze recuperate per un incantesimo di invisibilità per passare le mura indisturbati, ma non aveva potuto reggere oltre. Così avevano tenuto un tragitto molto simile all'andata, tagliando per strade secondarie deserte dove non avrebbero mai incrociato nessuno. Cercavano di farsi forza pensando che più distanza mettevano fra sé stessi e il palazzo, più aumentavano le loro possibilità di lasciare Nawen in tempi accettabili. Erano tutti piuttosto ottimisti sul fatto che in loro assenza non poteva essere successo chissà cosa, ma si trattava di almeno un paio di mesi e chi poteva essere certo di cosa fosse rimasto di Kyhelm e dei loro amici, con nuovi attacchi degli arzoth e gli apeiron come potenziali minacce?

Dopo ore che ad Aileen erano parse un'eternità, Ronan li fece fermare. Con il respiro pesante e l'aria esausta sembrava sul punto di crollare da un momento all'altro.

"Non siamo molto lontani dalla costa. Qualche altro minuto a piedi e saremo in prossimità della spiaggia più vicina". Sebbene avesse detto così, nessuno riusciva a vedere nulla oltre il proprio naso e accezione di alberi e arbusti. Tuttavia, si fidarono della sua parola.

"So che non dovrei chiederlo vista la situazione, ma se siamo così vicini alla spiaggia e quindi alla nostra via di fuga dal continente, non è che potremmo farci qualche altro minuto di pausa?" domandò a quel punto Gwyl. Anche lui era allo stremo delle forze, ma a conti fatti tutti lo erano.

"Prima però assicuriamoci che siamo davvero fuori pericolo", disse allora Ronan. Con un cenno del capo indicò l'apertura di quella che sembrava una caverna. "Entrate lì e riposate. Ci penserò io a dare un'occhiata intorno. Dopotutto sono quello che passa più inosservato. Però se non torno entro qualche ora sentitevi liberi di proseguire senza di me".

Aileen non era particolarmente convinta che quella fosse la linea d'azione migliore da seguire, ma era anche vero che dopo quello che era successo al palazzo e la loro fuga dalla capitale avevano un disperato bisogno di riprendere fiato. Così avevano fatto come Ronan aveva proposto: entrarono nella caverna, uno dopo l'altro e lì rimasero in attesa. Era uno spazio piuttosto angusto, ma nessuno se ne lamentò. La luce filtrava a malapena dall'apertura, ma Gwyl non fece nulla per integrarla com'era solito fare. Aileen suppose che fosse troppo stanco anche per evocare un semplice globo luminoso.

Inizialmente nessuno parlò. In parte perché troppo stanchi, ma anche perché stavano cercando ancora di elaborare quello che era successo. Al minimo rumore dall'esterno trasalivano, temendo che si trattasse di qualcuno venuto a prenderli, ma i primi minuti trascorsero senza che nessuno li trovasse. Aileen iniziò a pensare che forse potessero essere davvero fuori pericolo, ma al tempo stesso si ripeteva che era meglio non farsi troppe illusioni.

"Se avessi saputo che sarebbe finita così non sarei mai partito", ammise Gwyl ad un certo punto, avvilito.

"Non potevi mica sarebbe che sarebbe andata a finire così. Nessuno poteva". Come al solito Killian sembrava incapace di scoraggiarsi. "Nessuno poteva prevedere che il tipo che aveva preso il tuo posto fosse un completo squilibrato e che aveva assunto nelle sue fila il fuorilegge più ricercato e pericoloso dell'Ildaran. Sono sicuro che a quel punto ci avremmo fatto un pensiero tutti..."

"Non è questo il punto. Il fatto è che..." Gwyl sospirò, ed estrasse da una tasca un lungo coltello ricurvo. Aileen quando posò lo sguardo su di esso provò un senso di inquietudine, forse dovuto al fatto che la lama aveva una lucentezza anomala, come se vi fosse applicato uno strato di qualcosa.

"Ho fatto tutta questa strada, ho fatto combattere e uccidere tante di quelle persone per questa", disse Gwyl, senza staccare gli occhi dal pugnale, fissandolo con un'espressione indecifrabile. "Una lama intrisa di magia. Con queste posso disfarmi delle ali e assomigliare in tutto a un essere umano".

I Custodi, Parte II -I Due Re-Where stories live. Discover now