1st

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《Autumn, tesoro, è pronta la cena.》

Era mia madre che mi urlava dal piano di sotto.
Per la prima volta dopo un mese avevo davvero fame: dopo l'incidente non sono stata granché bene, ho mangiato soprattutto brodini e minestrine, e quando mi hanno proposto il pollo fritto sono caduta dalle scale per l'entusiasmo.

《Come ti senti Tilly?》- per qualche strana ragione mio padre insisteva a chiamarmi così da 16 anni.

《Ho male alla testa, come al solito. Mi passi la salsa?》

《Come va con il tuo libro? Oggi non sei praticamente uscita dalla tua stanza, sono contento che ti piaccia.》

《Veramente lo detesto: l'intreccio non è un vero intreccio ed è povero di particolari, e non riesco a dare una faccia a quel ragazzino, comesichiama. Ho dormito tutto il pomeriggio.》

《Col tempo imparerai ad apprezzarlo, era il libro che preferivo da bambino.》

《Tu preferisci tutti i libri.》

E con questo mi sono congedata.

Sono salita nella mia stanza e Hazel era distesa sul mio letto, tanto per cambiare.
Ho preso il pc e ho cominciato a stalkerare un po' la gente, giusto per vedere come dicevano di divertirsi con quei sorrisi super falsi stampati in faccia. Mi fanno morire.

Poi è successa una cosa stranza: circa verso le nove e mezza mi è venuta voglia di camminare, così dal nulla. Così ho preso la felpa della scuola, ho tolto il pigiama, mi sono vestita e sono scesa di sotto.

《Ma che fai, sei impazzita? Ci sono 25 gradi fuori, ed è tardi.》

Ho illuminato mia madre dicendole che era sabato sera e tutti i fuori di mente erano a fare festa, e miracolo divino mi ha lasciata andare.

Ho percorso il vialetto di casa e mi sono incamminata verso la fermata della metro, anche se a quell'ora passa ogni venti minuti e non avevo nessuna intenzione di prenderla. Quindi alla fermata della metro ho continuato a camminare fino al parco giochi dove non sono mai andata da bambina, ho attraversato la strada e ho rifatto il percorso verso casa.
Ad un tratto mi sono accorta che quel lampione in lontananza aveva qualcosa che non andava. C'era una persona seduta a terra di fianco al lampione. E stava ridendo.
Ho subito pensato che fosse qualche vecchio pazzo ubriaco fradicio, e invece era un ragazzo che avrà avuto più o meno la mia età, ed era o pazzo o ubriaco fradicio. Non sembrava pericoloso, e visto che non uscivo di casa da circa un mese ed ero in cerca di avventure, mi sono avvicinata e mi sono seduta di fianco a lui. Non l'avessi mai fatto. Questo tizio ha iniziato a ridere così forte che quelli della casa di fronte si sono svegliati. Allora ho cominciato a ridere anch'io. E abbiamo riso tanto come non avevo mai riso, chissà per cosa.
Poi si è fatto improvvisamente cupo, come se gli fosse passata la sbronza di colpo, e mi sono accorta che sarebbe stato meglio se me ne fossi tornata a casa, ero davvero stanca.
Si è voltato e mi ha guardata come se si fosse appena accorto della mia presenza: aveva il cappuccio e non riuscivo a vederlo nitidamente. Fatto sta che si è alzato e si è presentato, come se niente fosse, e mi ha ringraziata di avergli fatto compagnia.
Questo è più pazzo che ubriaco.
Ho salutato Dylan (così ha detto di chiamarsi) e continuando a guardarlo mi sono allontanata, ma dopo tre passi mi sono accorta di non avere più le forze: non mi ero ancora ripresa del tutto dall'incidente.
Mi sono praticamente accasciata a terra di colpo, e Dylan senza troppe cerimonie ha borbottato qualcosa e mi ha sollevata e mi ha portata a casa, seguendo le mie indicazioni. Non mi sentivo proprio le gambe, era come non averle, ma sentivo benissimo tutto il resto, e qualcosa mi diceva che di lui mi potevo fidare.

***

Ho circaquasi capito come usare sta cosa, e devo dire che mi diverte un sacco. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, è la prima cosa che scrivo quindi non giudicatemi

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10, 2015 ⏰

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