l'articolo del cuore

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Era una piccola cittadina,situata in Calabria chiamata anticamente "Medma" ,ma conosciuta oggi come Rosarno.Una città come le altre,silenziosa,buia e cosi misteriosa nei rumori dei suoi silenzi. Niente alberi in fiore,niente immensi campi verdi,insomma niente favole o immaginazioni,ma semplicemente la realtà.

Questo paesaggio,era tutto ciò che una ragazza di soli diciassette anni ammirava ogni sera dal ciglio della sua finestra,sguardo reale,sincero,non più sognante come quello di una bambina alla prima festa di compleanno. Città tranquilla,apparentemente bella,per chi di questa,ne attraversava semplicemente le strade ma invivibile per gli abitanti stessi. Maschere,maschere ovunque,che persino alla diciassettenne non più sognante le facevano credere di vivere in un circo,persone indaffarate ma vuote,poiché troppo occupate a commentare la vita degli altri. Una città silenziosa,ma chiassosa di ricchezza e potere,riconosciuta quasi solamente dalla giustizia,che anche le persone più oneste apparivano ormai avide e masochiste. Divisa tra gente del duomo e ragazzi di periferia,ricchi tirchi e gente di nobil cuore,poche di buono e caste,stronzi e gentlemen,una città come molte nella provincia...

Abitavano qui,un gruppetto di amiche,formato da sei persone,precisamente da sei ragazze dal carattere totalmente opposto. Avevano tutte intorno ai diciassette - venti anni circa,ognuna con le proprie idee,i propri sogni e le proprie paure. Frequentavano tutte il liceo,due di loro erano ormai occupate dall'amore della loro vita e le altre invece,spensierate e libere come un bruco quando mette le ali e diviene farfalla, pensavano a girare per il mondo,a divertirsi e il loro motto era "Carpe diem".Faceva parte di questo gruppo anche la diciassettenne di cui vi parlavo prima, colei che scrutava questa storia come se fosse dentro e fuori nello stesso tempo.

Le ragazze passavano tutte le giornate insieme,inseparabili,spesso nei loro occhi si leggeva ciò che la bocca aveva paura di dire,e nei loro sorrisi s'intravedeva un filo di tristezza. Trascorsero anni e anni insieme,tra risate e dolori,cavolate adolescenziali,drammi e momenti di serietà in cui capivano che stava arrivando il momento di crescere.

Primo liceo ,esami e amori in vista...

Stavano nei corridoi a fare i soliti pettegolezzi mattutini,quando ad un tratto tutti girarono gli occhi verso la porta d'ingresso della scuola e iniziarono a scansarsi,quasi come fosse arrivato il re d'Asburgo... Occhi neri ,capelli neri , era lui il più bello della scuola,invaghitosi inizialmente da una delle ragazze del gruppetto di nome Karol, bassa,con occhi e capelli scuri,con molta sfacciataggine le si pose davanti,le chiese il numero e iniziarono a sentirsi.

Ormai le ragazze erano cresciute,non erano più ingenue come una volta,ma ugualmente,loro in ogni situazione non facevano che peggiorare le cose,piuttosto che migliorarle.Tutti i week-end,andavano a seguire le partite di calcio organizzate dalla scuola e poi si recavano nei locali più comuni. Il ragazzo come già detto prima,più gettonato della scuola,di nome Vincent,stava con Karol, ma...

Una sera, dopo essersi ubriacato,decise di ballare con l'altra ragazza appartenente alle "six-space-girls"(cosi definite nella scuola), che era totalmente il suo opposto:molto timida,introversa,con occhi marroni chiari,capelli castani, di nome Jasmin.Questa inizialmente si oppose insistentemente,ma il ragazzo ubriaco, la trascinò con forza e così fu costretta a chiudere gli occhi e a sentirsi come davanti un bel camino d'inverno,con le guance belle arrossite dal calore , destino volle che in quell'istante passasse in console Prince Royce,cantante preferito di lei.

In realtà Vincent e Jasmin si erano già conosciuti da tempo.

Lei stava seduta in villa,lui nuovo arrivato stava visitando la zona,quando il suo sguardo,fu subito rapito da quella ragazza dai capelli ricci selvaggi. Fu lo stesso per lei,ma...Aimè.. Lei già stava con un altro,nonché cugino e acerrimo nemico di Vincent,Andres. Da quel momento in poi, Vincent tentò in tutti i modi di conquistarla,ma lei,finse sempre un sorriso e una sottomissione al suo ragazzo,che non era altro che un pischello di quartiere convinto di essere un duro e il migliore in tutto.

Tutto questo fino a quella sera,dove durante quel ballo,tutto tornò in mente nella testa di Jasmin,come un puzzle quando finisci di unire tutti i pezzi,capì di amarlo. In fondo sapevano già di amarsi,ma era un amore troppo difficile,troppi ostacoli e troppi cuori spezzati avrebbe  provocato quell'unione.

Fuggì,lo lasciò nel centro della pista spaesato e stupefatto,era spaventata,tutto batteva nei pensieri come un martello contro un chiodo. Piangeva,seduta all'angolo della sua cameretta,non voleva rovinare la sua amicizia,non voleva essere la causa della fine e divisione di un gruppo,non voleva,così sopportava.

Sopportava di vedere Vincent e Karol mano nella mano,mentre lui le sussurrava all'orecchio incrociando il suo sguardo,sopportava di stare con loro e di sentire i racconti dell'amica su quanto fosse felice di amare un ragazzo come Vincent,sopportava di opprimere i suoi sentimenti accesi ancor prima che Karol sapesse anche solo dell'esistenza di Vincent,pur di salvare la sua amicizia,perché per lei l'amicizia veniva prima di tutto.

Un giorno,però,la situazione le sfuggì di mano,fu come un lampo a ciel sereno .

Jasmin si trovava in conversazione,durante un english lessons con un'insegnante madre lingua,finì il lavoro e chiese di andare in bagno,poiché il nemico delle donne era arrivato...Il bagno si trovava vicino alla sala linguistica,bastava voltare un corridoio stretto,buio e quasi sempre desolato per arrivarci. Jasmin uscì,s'inoltrò appena all'inizio del corridoio,quando all'improvviso sentì una voce sussurrare:<<Hey , Jasmin voltati>>,si spaventò,il cuore batteva forte come fosse arrivato fin su in gola,le mani sudavano e la voce tremante per la paura risuonò:<<Chi sei?>>, girò pian piano il capo e....<< Senti io e dalla prima volta che ti ho vista che non riesco a dimenticare i tuoi occhi,si lo so,sto con Karol,ma immagino che lei sia tu, le sussurro ti amo rivolgendoti il mio sguardo,l'abbraccio e penso te,insomma io ti amo dalla prima volta che ti ho vista!>>. Le si riempirono gli occhi di lacrime,voleva fermarsi,fuggire e nello stesso tempo  far finta che non fosse successo niente,ma come una calamita vicino al ferro,non riuscì a farlo,così lo baciò. Un bacio che finalmente completava tutti i pezzi del loro puzzle,un bacio voluto da tempo e che suggellava ciò che per mesi avevano nascosto e negato.

Vincent continuò la relazione con Karol,ma iniziò a vedersi segretamente con Jasmin ,uscivano spesso,per fare una passeggiata in villa, ma quasi sempre lei si ritraeva,poiché il pensiero del tradimento dell'amica, la logorava.

Stavano seduti a guardare il tramonto,lui la fissava,lei aveva lo sguardo disperso nel vuoto,come fosse completamente assente. Vincent se ne accorse, così le chiese con un sguardo con cui tutte le ragazze vorrebbero essere guardate e con voce dolce e rasserenante:<< Cosa ti affligge?>>,lei rispose:<< Vinc, io ti amo,ma non posso continuare a tradire Karol,lei è veramente innamorata di te,non fa altro che raccontarmi ciò che fate,di come lei starebbe senza di te e io...io non posso continuare così,lei si fida di me ed io non voglio farle del male, ma...>>, lui la bloccò dicendo << Piccola calmati, lo so che non vuoi farle del male e nemmeno io lo voglio,però continuando a stare con lei senza amarla realmente,non credi che con il passare del tempo le farà più male? Domani,parlerò con lei,chiarirò tutto e finalmente vivremo la nostra favola,soltanto tu e io.>>

L'articolo del cuoreWhere stories live. Discover now