Capitolo 2 - Stregato dall'amore

570 21 1
                                    

George viveva con sua sorella e suo cognato, attualmente freneticamente impegnato ad asciugare il sudore dalla fronte imperlata di Margret. James, appena li vide sulla porta di casa ringraziò Dio per quella manna dal cielo. "Fate presto Amber, vi prego! Margret sta soffrendo da ore ed il nostro primo figlio la sta facendo tribolare parecchio." Sembrava in assoluto un parto difficile, Amber spinse fuori di casa i due uomini ma non si avvide che George ritornava in un angolo in penombra per osservare la sua Amber affaccendarsi vicino al focolare, per riscaldare di più l'acqua e per prendere i teli puliti già preparati, posti sul cassettone vicino. Si muoveva con grazia e senza frenesia, come se sapesse che il suo posto ed il suo ruolo era quello. Non perdeva mai la calma in quelle situazioni anzi, si rimboccava le maniche ed impartiva sagaci ordini perché tutto fosse pulito ed organizzato, tutto pronto per il nuovo nascituro.

Avrebbe voluto essere al suo fianco, darle sostegno e fiducia, ma si limitava a guardarle i fianchi ondeggiare mentre camminava per la stanza, tra il paiolo e la puerpera, che stava strillando meno di quando furono accolti dal marito. A volte si faceva stringere follemente la mano, a volte controllava la dilatazione dell'utero e aggiornava la futura mamma dicendole di spingere. Era giunto il momento, le disse di accelerare le spinte e a quel punto aveva bisogno di James per aiutarla a tenerle sollevata la schiena. George uscì dalla penombra per trovare suo cognato che camminava avanti e indietro facendo un solco davanti alla porta. Lieto di poter essere utile, si fiondò al fianco della moglie e le sostenne la schiena tenendole una mano. Sembrava gliele stritolasse da quanto divennero rosse ma lui non parve avvedersene e continuò a baciarla la tempia mentre Amber annunciava raggiante che la testa stava per uscire. Una volta uscite le spalle, tutto fu più semplice, il bambino urlò il suo primo vagito in modo prorompente facendo scorrere lacrime di gioia ai novelli mamma e papà. Amber risciacquò con delicatezza il piccolo, tagliò il cordone ombelicale e lo avvolse in un panno pulito per porgerlo alla mamma. Poi fece alcuni passi indietro, cercò un fazzoletto e si deterse il sudore dal collo e dal seno. Non si era resa conto che il fazzoletto gliel'aveva offerto George e si voltò di scatto verso lui, mentre la luce calda del focolare le faceva brillare il sudore sopra la scollatura. Lo sguardo del giovane la percorse tutta, non nascondendo il suo desiderio e lei fuggì dalla stanza che tutto ad un tratto le parve soffocante. Lui non perse l'occasione di seguirla e senza più lasciarla sfuggire, la voltò verso di sé e le rubò un bacio appassionato e febbrile... Non c'era solo ringraziamento in quel bacio, c'era fremito, anticipazione, desiderio e sicuramente amore. Lei lo percepiva dall'ardore di quelle audaci carezze che la stringevano al suo petto. Non erano mani rozze che la frugavano ovunque, erano appoggiate sui suoi fianchi come una carezza infinita, che comunque la tenevano salda a lui, facendole sentire la prorompente vitalità di quel giovane uomo, ma lei comunque teneva le braccia strette tra lui ed il suo florido seno. Quando il bacio si fece più approfondito, lei stava per sciogliersi, per accogliere quelle labbra giocose ed invitanti. Apri leggermente la bocca e lui accolse l'invito mordendole dolcemente le labbra e inserendo senza fretta la lingua. George nell'aria sentiva aleggiare il perdono, avere tra le braccia la sua amata, sentirla capitolare dolcemente tra le sue braccia, avrebbe desiderato che quel momento non finisse mai, o che continuasse come sperava lui. Ma sapeva che per ora non poteva chiedere di più. Un leggero tossire, proveniente dall'uscio, li fece staccare e Amber avvampò di vergogna girandosi per non far vedere a nessuno dei due uomini il rossore che le saliva alle guance. Era stizzita con sé stessa per la facilità con la quale si era sciolta nell'abbraccio di George. Nel frattempo James aveva richiesto loro di rientrare perché la neo mamma voleva ringraziarli.

StregatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora