•Capitolo 39•

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Da: Eleanor
Certo Louuu!!!!!!!! Passa per camera mia anche adesso e andiamo! So che te la dimentichi sempre, è la 156!!! :D

Deglutii, non ero pronto, ma dovevo farlo.

A: Eleanor
Sto arrivando :)

Uscii dal bagno con un groppo in gola, sapendo di non essere pronto nemmeno a vedere la bellezza pura di Harry quando stavo per andare da Eleanor a firmare la mia condanna. Eppure lo vidi lì, anche se non ero in grado di non far tremare le gambe, e non potei fare altro che guardarlo. Stava abbracciando le coperte aggrovigliate al mio posto, aveva un sorrisetto dolce sulle labbra scure e la pelle candida e profumata era appena baciata dai raggi del sole provenienti dalla finestra. Mi accorsi di una lacrima che solcava la mia guancia solo quando lasciò una fredda scia e cadde; la asciugai e misi in fretta il giubotto dove tastai la scatoletta piccina e quadrata che avevo da un mese nella tasca e che il padre di Eleanor mi aveva gentilmente dato con la sua faccia orgogliosa da pechinese ritardato.

Sbuffai per l'ennesima volta e aprii piano la porta chiudendola altrettanto piano e sgattaiolando fuori fino alla stanza di Eleanor...

La porta di quella camera non mi era mai sembrata più spaventosa e intimidatoria, allungai la mano tremolante e bussai. La porta si aprì in meno di una frazione di secondo.

"Louuuu!" Eleanor buttò le braccia al collo non appena la porta si aprì abbastanza. Cercai di non alzare gli occhi al cielo e la strinsi leggermente a me.

"Hey." dissi con tono falsamente dolce. Si staccò e i suoi grandi occhi scuri incontrarono i miei da sotto le ciglia lunghe che sfioravano leggermente la sua frangetta.

"Come stai, Lou?!" strombettò sorridendo raggiante e timidamente sorrisi di rimando, pensando agli occhi di Harry e a quanto fossero particolari rispetto a quelli di Eleanor, di quel verde-azzurro così... mi riscossi.

"Benissimo e tu?" risposi e lei aprì di più la porta, indicandomi di entrare.

"Bene!! Entra, devo preparare i libri per le lezioni di oggi e poi andiamo." la osservai e notai solo in quel momento che indossava un vestitino a fiori abbastanza corto e scollato e mi chiesi vagamente se l'avesse fatto per me; la compatii.

Eppure mi ritrovai a pensare che Eleanor fosse oggettivamente una bella ragazza e avrebbe davvero potuto trovare qualcuno capace di amare anche quel suo comportamento... colorito. Il bello è che lei mi trovava anche carino, ed era convinta di amarmi mentre io pensavo ad Harry tutto il tempo.

"Ciao LouLou!!" urlicchiò la ragazza bionda che divideva la stanza con Eleanor quando io entrai. Com'è che si chiamava?

"Ciao... uhm, Pamela?" tentai e lei sorrise e annuì ammiccando e scoprendo ancora un po' le gambe coperte da un vestito simile alla ragazza bruna. Ci sta provando con il ragazzo, finto o meno, della sua amica? Senza scrupoli questa qui! , pensai indignato poi distolsi lo sguardo indifferente e andai verso Eleanor cercando di aiutarla a mettere i libri in borsa.

"Sono tutti, grazie Lou!!!" disse poi, e mi baciò la guancia con le labbra cariche di rossetto. La trovai una sensazione non proprio confortevole.

"Ti ha lasciato il rossetto sulla guancia hihihihi!" ridacchiò Pamela, e corse subito verso di me con un fazzolettino e mi ripulì la guancia stando bene attenta a mostrarmi tutta la scollatura del vestito riavviandosi i capelli biondi lisci come spaghetti.

"Grazie, Pamela..." mormorai, ancora più inorridito da lei quando mi ricordai di essere il capitano della squadra di football della scuola e probabilmente tutte le sue attenzioni verso di me erano solo a causa di quello.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now