Chapter 1

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E senza neanche accorgermene guardo dal finestrino; i grattacieli che si allontanano, le automobili ridotte ad insignificanti formiche e le persone oramai irriconoscibili.
E pensare che fino a pochi minuti prima ero sul suolo di New York a riempirmi la testa di futili pensieri adolescenziali che tutt'ora mi assillano.
Una calda lacrima solca la mia guancia raggiungendo le labbra,
la scaccio via e mi strofino gli occhi per non farne scendere altre.
Non voglio rimpiagere una vita così, ma è inutile, scorrono velocemente le immagini di ciò che è stato di me fino ad ora. Scuoto la testa imponendomi di essere forte, posso farlo anche se so di non esserlo.
Cambierà tutto questo ?
Oppure sarò spettatrice della mia vita senza poter modificare nulla?
La dolce voce di mia madre mi riporta alla realtà, allontandando momentaneamente le mie preoccupazioni.
"Ashley tesoro, Eric il nostro maggiordomo e già nella villa a Londra a disfare le valige.
Ti vedo pensierosa, ti spaventa il trasferimento?"
"No è che ho semplicemente paura che nella nuova scuola avrò a che fare con dei nerd brufoloni"
Accenno una risata nascondendo il mio nervosismo.
Per me è abbastanza facile nascondere le mie emozioni indossando una maschera di sarcasmo.
"Cara non preoccuparti, anche se sei iscritta ad una delle scuole più prestigiose di Londra, vedrai che sarà piena di bei ragazzi e che dire finalmente me ne farai conscere qualcuno"
Mi rivolge un occhiolino di intesa.
Volgo la sguardo al cielo.
Ma non potrebbe smetterla di insistere?
È vero che non ho mai avuto un ragazzo, ma sarebbe solo fonte di problemi ed io ne ho già abbastanza.
Anzi ne avevo, spero di ricominciare e di lasciarmi alle spalle tutti i mali che mi hanno afflitto in questi ultimi anni.
"Mamma dolce mamma scordati che ti farò conoscere qualche ragazzo, non ne ho bisogno okay?"
Dico abbastanza scocciata.
Ormai è sempre la stessa storia ed io ne ho le scatole piene.
"Tesoro vedrai che cambierai idea quando ti ritroverai davanti un gran bel fustacchione"
La mia mascella tocca il bracciolo del sedile.
Dio che ho fatto di male?
"Mamma ma hai la zucca nel cervello? Fammi capire..."
Sbotto ancora scioccata dalle sue parole.
"Asheley non preoccuparti del mio cervello, è tutto apposto, preoccupati del tuo e riposati che sarà un lungo viaggio"
Annuisco e poggio la testa al sedile.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.
***
Vengo svegliata da leggeri colpetti sulla spalla destra.
Grugnisco infastidita e mi accoccolo ancora di più sul sedile.
"Asheley tesoro svegliati"
Non do peso alle parole di mia madre, ma per mia sfortuna una voce femminile all'altoparlante mi impedisce di riaddormentarmi.
"I gentili signori a bordo dell'aereo sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza, stiamo per atterrare all'areoporto di Londra, vi ringraziamo per averci scelto. Buona permanenza"
Mi raddrizzo sul sedile preparandomi all'atterraggio.
Do uno sguardo al finestrino e Londra si rivela in tutto il suo fascino.
Con sguardo luccicante afferro la mano di mia madre per fermare il tremolio causato dall'eccitazione.
Una nuova vita mi aspetta.

Against Hand |H.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora