I guai continuano

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Quella notte fu ancora peggio della precedente. Ora avevo la conferma. Andrea mi arebbe agnentato. Ma quello che mi sconvolgeva di più -strano ma vero- non era il fatto che Andrea mi avrebbe umigliata davanti il mondo intero, ma il fatto che la causa dei miei problemi fosse Nik. Non capivo, lui era uno così dolce e premuroso. Per non dimenticare il fatto che era stra cotto di Andrea. Come mai??? Devo parlare con lui. Devo capire come e possibile che uno come Nik tradisca una ragazza fantastica, simpatica, bellissima, sportiva, agile e tutto il resto. Andrea era persino meglio di mia sorella Bethany. Bom comunque non inporta come scopriro la verita.

Le prime ore passavano lentissime e appena venne la pausa pranzo mi misi alla ricerca di Nik chiesi a dei ragazzi che facevano con lui hokey. Dopo aver fatto il giro completo della scuola lo trovo lì, seduto ad tavolino tutto solo intento a mangiare il suo pranzo. Ad un certo punto gli si avvicinano delle primine con le guance tutte rosse e gli chiedono se possono accomodarsi. Lui le manda via e le ragazzine tristi mollano il suo tavolo.
Allora io vado fino da lui e gli faccio:"Anche a me non concedi di sedermi?"
"Mel! Chi si rivede, siediti." in effetti dopo le selezzioni non ci siamo piu sentiti.
"Grazie. Ehm... Vorrei dirti una cosa...."
"Ok. Spara. Cos'hai da dirmi?'
"Non so se ti fara piacere..." la sua espressione cambiò al istante. Da felice a preocupato, quasi trise.
"Fa...fa niente. Dimmi pure"
"So di te e Andrea. E ti prego dimmi che cio che ha visto Andrea quel giorno era un malinteso..."
"Pultroppo no. Vedi, Cece fa prate della squadra femminile della mia soceta di hokey. Il giorno che sono andato a visitare la socetà di hockey. Parlammo un po e mi spiegò un po come funziona il posto dove si trova cosa eccetera. Quando abbiamo finito il giro turistico incontrammo dei suoi amici che stavano andando al bar. Poi rimasi con loro. Sarebbe stato bello conoscere dei miei nuovi compagni di scuadra. Poi venne l'ora di tornare a casa. Andavo verso lo scooter quando Cece mi si avvicina. E mi fa:"Hei! Allora che ne pensi della societa? Verrai?"
E io gli rispondo:"Si penso di si. Mi e piaciuto questo pomeriggio e bella sta societa."
Ad un certo punto lei mi si butta adosso e mi bacia. Non capivo perché. Se no che mi giro e vide l'ultima persona che speravo di incontrare. Andrea. Mi vide. E stette zitta. Fece solo una cosa. Si mise a correre. Io ero sconvolto. Cosa potevo fare? Urlai a Cece di andarsene. E poi presi lo scooter e me ne andai a casa." Era strano in viso sembrava sconvolto. Ma allo stesso tempo no. E poi perché non e corso dietro ad Andrea?Non mi quadrava. Quindi chiesi:"E poi? L'hai chiamata? Sei andato a casa sua per scusarti? Cosa hai fatto?"

Non rispose. Allora intervenni:"Scusa. Mi voi dire. Che non ti sei nemmeno degnato di scusarti? Ma sei completamente scemo? Perchè non hai fatto nulla?! " lo vedevo in difficoltà. "Nik, ho come l'impressione che tu mi stia nascondendo qualcosa. Sai che ci siamo sempre detti tutto. Perché ora non mi dici niente?" non rispondeva era li fermo si vedeva che c'era qualcosa che non andava. Non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi.
"Senti, Nik, ora mi dici cosa e successo. Tutto quanto. Perché fin'ora ti ho difeso. Ho perso la mia migliore amica per te. Voglio sapere tutto. Subito! "
"Senti la vuoi smettere di rompere! Per questo non ti ho detto niente. Dopo tu devi sapere tutto. Voi sapere la verità? Voi saperla? Bene ora te la dico. Tuo padre aveva ragione. Lei e tutta la sua famiglia sono odiosi. Come te voleva sapere tutto. Non mi lasciava mai in pace. Era soffocante non ce la facevo piu dovevo trovare una scusa per mollarla. E poi. Ho conosciuto Cece. Allora divenne ancora piu semplice. Mi basto fare in modo che Andrea mi vedesse e fine alla relazione."
Era furioso. Lo sentivo. E non solo ma anche piangeva. Ma io non potevo provare pena per lui. Per la prima volta l'ho guardato con occhi diversi.
"Tu sei un mostro! Come puoi dire una cosa simile di Andrea. Ti stava vicina perché ti amava. Lei e una ragazza fantastica. Altro che quella Cece. Andrea ti amava per quello che eri. Non solo l'aspetto fisico. Mi dispiace ma non so se riusciro piu a parlarti. Nemmeno a guardarti! " avevo inizziato an urlare. Tutti inizziarono a fissarci. Dovrei essere in imbarazzo, eppure ero troppo scioccata per esserlo.
"Smettila di farmi la predica Mel, come tu fossi da meno, anche tu ti diverti a soezzare i cuori degli altri per poi fregartene. Come con quel poveretto, povero Tom stava per diventarmi simpatico, ma poi la depresso ed e diventato peggio della sorella." nell'ira mi buttò a terra. Era così arrabbiato che avrebbe potuto comodamente picchiarmi a sangue. Mi stava per venire addosso. Tremavo. Come poteva dire quelle cose? Non poteva essere lui. Lui amava Andrea e era stra amico di Tom. E di certo non mi avrebbe mai picchiato. Lui era quello che mi difendeva non che mi piacchiava. Ero terrorizzata. Chiusi gli occhi per non vedere.
Ad un certo punto sento qualcuno che mi tira su e mi porta via. Avevo ancora paura. Non volevo apprire gli occhi.
"Hei, Mel! Apri gli occhi e tutto apposto." era una voce famigliare. Dolce. Mi ricordava il vecchio Nik. Ma quello lo dovevo dimenticare. Apro gli occhi. Era Tom.
"Tom! Cosa..cosa ci fai qui?"
"Io e la scuadra abbiamo sentito delle urla. E così siamo venuti a vedere cosa succedeva. Quando ti ho vista perterra. Non ho potuto farci niente. Sono corso a prenderti. I ragazzi hanno preso Nik e l'hanno portato da un altra parte a calmarlo, così non potra farti niente. Io ho preso te per vedere se sei apposto." mi teneva stretta fra le sue braccia. Per la prima volta notai che aveva dei occhi verdi bellissimi. Quasi ipnotici. E anche il resto del viso era bello. Forse era anche più bello di Nik. E in più di certo lui non mi avrebbe mai buttato a terra urlandomi. Ripensai alla sera quando mi bacio:
"Be', se non ti da fastidio ti posso dare uno strappo io? Anchio ho lo scooter."
"Per te qual è il tuo ragazzo ideale?"
"Ah, bene... Bene ora siamo arrivati..." "Gia..."
Poi un silenzio lungo e imbarazzante e in fine il bacio.

Era stato cosi dolce. Perché l'avevo respinto??? Mi sentivo così in colpa e pentita, quanto avrei voluto sentire le sue labbra perfette incontrarsi con le mie come quella sera. In quel momento avevo bisogno di affetto. E a quanto pare Tom l'aveva capito perché mi strise ancora piu forte. Appoggiò la testa sulla mia e mi strinse a se come se dovesse proteggermi da tutto il resto. Feci per alzare la testa e guardarlo negli occhi quando...
"Ah eccovi. Mel stai bene? Sembri ancora scossa. Vuoi che ti portiamo a casa?" era Chuck. Il solito rovina momenti.
"Tranquillo Chuck ci penso io." disse Tom.
"Va bene....emmm...forse e meglio che vi lasci soli..." finalmente si accorse che in quel momento lui era inapropriato. Ma prima che se ne andasse volevo sapere un unica cosa.
"No, aspetta! Dimmi solo una cosa, che ne avete fatto di Nik?"
"Non preocuparti, l'abbiamo portato dal preside. Probabilmente i suoi saranno gia qui."

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2016 ⏰

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