Sesto Capitolo

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ATTENZIONE: Da ora in poi la narrazione sarà al presente.

Castiel ama pulire la casa, la fissazione si è manifestata verso i suoi tredici anni e da allora non se n'è più andata.
Gli altri lo definiscono un maniaco della pulizia ma non è colpa sua se preferisce avere tutto in ordine quasi come fosse in una casetta delle bambole e lui la ragazzina che sistema ogni minimo particolare.
Quella casa in montagna ha davvero bisogno di una seconda pulita, forse più cibo e magari delle lampadine che sostituiscono quelle - ormai - quasi fulminate.
Castiel ricorda il Paese, ricorda certi negozi in cui da bambino andava e ricorda il parco dove giocava con Charlie.
Niente di quel posto è un mistero, per lui.
Forse l'aggiunta di altri supermarket o solo edifici l'hanno un po' incasinato, ma niente che, con un sano giro, non può sistemare.
Le sigarette di Dean sono state una vera benedizione.
O maledizione, dipende da che lato lo si guarda.
I suoi vestiti non puzzano di nicotina.
Quando Charlie l'ha chiamato con la scusa del Dean ha dimenticato le sigarette il dubbio è sorto.
Forse il suo olfatto sta perdendo colpi.
Poi non ci ha pensato più di tanto; ha riposto il pacchetto sopra la mensola accanto alla televisione e Charlie l'ha aggiornato sul come restituirgliele.
Castiel non capisce come si può essere così ossessionati da un accendino. Di Harry Potter poi.
Dean non sembra un tipo da Harry Potter.

Ha anche preparato una routine.
Non riesce a vivere senza.
La monotonia fa parte di lui e quando un tassello della sua vita viene spostato va in panico.
Viene definito strano di solito, ma non ci bada.
L'importante è avere sotto controllo la propria vita.

Il giorno passa in fretta, Charlie non si fa vedere e Gabriel chiama di tanto in tanto.
Ormai ha preso quell'assurda abitudine di spegnere il cellulare verso le quattro del pomeriggio.
Gabriel tende a chiamare a quell'ora mentre Balthazar manda messaggi a raffica.
Una volta gli ha persino inviato un'immagine di due gatti con su scritto "Anche loro scopano più di te".

Castiel l'ha cancellata subito.

Non ha persone con cui parlare, e Charlie quella sera ha l'uscita con una nuova ragazza quindi Castiel non la disturba.

Prepara solo dei sandwich e si siede sul divano.
Ha comprato delle nuove batterie quindi accedere la TV non è per niente un problema.

Passa la maggior parte del tempo a cambiare canale.
Non ha voglia di guardare documentari o film senza capo ne coda.
Alla fine - mentre mangia l'ultimo sandwich - decide di lasciarlo su un serie che ha abbandonato parecchi mesi prima.

Sono ad una stagione più avanti, quindi fa fatica a capirla, ma Castiel se ne frega e continua a guardarla, quasi interessato.

Quando la schermata nera lo avvisa della fine della puntata, si alza con un sospiro, lanciando una veloce occhiata all'accendino.

La scritta cattura quasi tutta la sua attenzione e Cas accenna un sorriso, abbassando tutte le luci.

Gli occhi minacciano di chiudersi, quindi si stende, circonda il cuscino con entrambe le braccia e li chiude di sua spontanea volontà.

L'indomani ha finalmente qualcosa da fare.

~~~~~~~~~~~~

Castiel è ormai abituato a svegliarsi con il cinguettio degli uccellini ed il fascio di luce che lo costringe a tenere gli occhi chiusi ed a sfregarseli, assonnato.

Non tiene mai la serranda totalmente chiusa, lui ama avere la stanza illuminata ed i suoni attutiti dal vetro.

Sbatte lentamente le palpebre - un mugolio intrappolato in gola - e si mette a sedere, facendo forza con le braccia.

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⏰ Last updated: Apr 18, 2016 ⏰

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