INAZUMA ELEVEN X READER

•Jude Sharp•

Appena il cancello si aprì, mi ritrovai davanti ad una villa enorme, era veramente bellissima e moderna, e se da fuori era così, non immagino dentro, beh almeno sono ricchi.
Camminai per il piccolo vialetto che collegava la casa al giardino, dove si trovava anche una piscina.
Arrivammo alla porta di casa e ad attenderci c era niente di meno che un maggiordomo, addirittura un maggiordomo? siamo sicuri che i miei non abbiano sbagliato casa?
Entrammo e rimasi a bocca aperta, era stupenda.
Appena entrati c era un salotto a dir poco enorme, collegato con un open space ad una sala da pranzo altrettanto grande con un tavolino chilometrico, e che era collegato a quella che presuppongo sia la cucina.
Nonostante ciò, l arredamento mi ricordava molto di più quello di un castello, c erano lampadari di cristallo enormi, ornamenti in oro dappertutto, divani di seta e chi più ne ha più ne metta, il salotto poi era collegato al piano di sopra con una scala molto bella di legno, anche se penso proprio che ci sia più di un piano, anzi ne sono sicura.
mamma"allora? ti piace?"
io"si, è bellissima"
dopo qualche secondo arrivò il proprietario della casa
x"benvenuti! sono così felice di avervi qui"
mio padre e il signore si abbracciarono, credo che siano molto amici, poi diede un bacio sulla guancia a mia madre e la abbracciò delicatamente.
Infine si rivolse verso di me, sorridendomi
x"tu devi essere t/n, è un piacere conoscerti, io sono Peter"
(scusate ma non so minimamente come si chiami nell anime questa persona che tra poco scoprirete chi sia)
io"anche per me"
dissi sorridendo
Peter"dovrebbe arrivare mio figlio a momenti" disse guardando le scale
Peter"dovete scusarlo ma oggi ha avuto gli allenamenti e doveva cambiarsi"
mamma"tuo figlio va alla r-"
mia madre non finì la frase, perché una presenza apparve sulle scale, mentre le scendeva con lo sguardo svogliato puntato a terra, e io ci misi troppo poco a riconoscerlo, quello era proprio Jude Sharp.

Appena scese le scale e alzò lo sguardo, i nostri occhi si incrociarono, rimanendo stupiti.
Tutti e due eravamo immobili nella sala a bocca aperta, non potevo crederci, ma dove mi avete portata.

il signor Sharp schioccò le dita davanti alle nostre facce, così mi ripresi e dopo essermi ricomposta, chiesi scusa, stessa cosa fece lui.
mamma"voi vi conoscete?"
io"beh noi-"
Jude"si, andiamo in classe insieme"
signor Sharp"ma che bella sorpresa, beh allora ancora meglio, così magari dopo potrete andare in camera di Jude mentre noi ci rilassiamo un po, so che vi annoierete"
babbo"mi sembra un ottima idea"
e risero felici tutti, io invece volevo sotterrarmi, ero a casa dal più bello della scuola, ci avrei dovuto cenare e in più avrei dovuto passare tutta la sera in camera sua mentre i nostri genitori si sarebbero divertiti a ricordare i vecchi momenti di quando erano giovani mentre bevevano.

Jude mi guardò divertito, probabilmente perché aveva notato la mia faccia affranta e incredula allo stesso tempo, così gli feci un dito medio senza farmi notare.
Jude"devo sopportarti anche qui eh"
io"non dirlo a me, probabilmente ora i nostri genitori passeranno metà del loro tempo insieme e ci costringeranno a stare con loro"
Jude"non sei contenta?"
io"per niente"
Jude"non sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto"
lo so Sharp, lo so, e fidati che non ne sono per niente dispiaciuta.

signor Sharp"ragazzi, tra poco sarà pronto, nel frattempo andate a tavola se volete, oppure potete stare in sala"
ascoltai il signor Sharp -mi faceva strano chiamarlo per nome- e mi andai a sedere sul divano, seguirà a ruota dal Jude, che si mise accanto a me
Jude"come mai è da un po' che vieni a vedere le partite della Royal?"
io"avevo iniziato a venire a guardarle quando erano uscite tutte quelle voci su dark, poi però ho scoperto che in realtà non è così male e quindi ogni tanto quando non ho niente di meglio da fare vengo lì, e poi alle mie amiche evidentemente piace vedere adolescenti sudati che corrono come dei disperati, perché ogni volta le vengono gli occhi a cuore"
Jude"ah e a te non piacciono?"
io"beh forse"
Jude"ah sì? e chi è che ti piace?"
io"innanzitutto non ho detto che mi piace qualcuno, e poi di certo non lo verrei a dire a te"
Jude"tanto lo so"
io"ah sì?"
Jude"si"
stavo per controbattere, ma ci chiamarono a tavola per mangiare.