E non perse altro tempo, corse tra quelle braccia che gli mancavano tanto, che aveva tanto desiderato risentirle avvolte al suo corpo. E di sentire ancora quel calore che solo una mamma può darti, e il suo profumo o la sua voce cristallina. Lei sorrise al suo bambino e gli baciò la testa. Era così felice di rivederlo.

«Amore, sono così felice che sei qui con me. Qui nessuno potrà mai farti del male» gli disse mentre lo stringeva ancora tra le sue braccia.

«Dove siamo?» chiese Louis.

«In un posto migliore, saremo felici qui»

Louis si lasciò cullare tra le braccia della sua mamma. Non credeva che un giorno l'avrebbe rivista. Ma quando chiuse gli occhi,un altro paio d'occhi che non erano quelli di sua madre gli comparvero davanti. Gli occhi verde smeraldo di Harry lo guardavano, erano disperati.

«Sono morto?» chiese innocentemente.

«Sei al sicuro con me»

«Ed Harry?» chiese scostandosi dalle braccia di sua madre.

«Ti mostro una cosa, vieni» disse alzandosi e allungando una mano a Louis.

Camminarono un po', Louis continuava a guardarsi in giro ma nulla cambiava era sempre tutto bianco. Sua madre si fermò davanti ad un pozzo, e Louis si chiedeva da dove fosse sbucato.

«Tesoro, guarda dentro» lo incitò lei.

Mise le sue piccole mani sul pozzo, si alzò in punta di piedi e ci guardò dentro. C'era lui su un letto circondato da medici che lo stavano rianimando. Individuò Harry, in un angolo smarrito, impaurito, che guardava quella scena terrorizzato. Il suo cuore si strinse, e iniziò a provare un dolore al petto.

«Lui ti ama,lo sai?» gli chiese sua madre.

«Anche io lo amo...tanto mamma» confessò Louis,mentre due lacrime scendevano sulle sue guance.

«Vuoi andare da lui?» chiese lei, allungando mano per raccogliere la lacrima che rigava il viso del suo bambino. «Se vorrai io ti capirò e lo accetto. Amore voglio vederti felice. In questi anni,sono stata così male vedendoti così perso. Ma con lui sei rinato e se tu vuoi andare,puoi. Io ti aspetterò ancora»

«Davvero?» sussurrò

«Certo,tesoro mio»

«Cosa devo fare per tornare?»

«Loro ti aiuteranno, ma sarai tu a svegliarti» spiegò lei abbracciandolo per un ultima volta.

«E se non ci riesco?»

«Troverai la forza nell'amore che provi per lui. Io ti sarò vicino, come ho fatto per tutti questi anni»

«Sei stata vicino a me?» chiese,così innocentemente che sembrava un bambino.

«Sempre amore mio, il cuore di una madre non lascia mai il proprio figlio» e gli diede un bacio sulla testa. «Ora vai, lui ti aspetta»

«Mamma» la richiamò Louis prima di andare.

«Cosa c'è amore?»

«Ti voglio bene»

«Owh,Louis anche io te ne voglio».

È scomparì così come era apparsa. Louis si guardava in giro non sapendo cosa fare. Poi chiuse i suoi occhi e non vide più tutto quel bianco.






I medici continuava a rianimare Louis, ma ormai non c'era nulla da fare. Il medico fece segno di smetterla, ma Harry non la pensava come lui.

«Ci riprovi per favore» disse avvicinandosi. «La prego, per favore» lo implorò

Il medici si guardarono tra di loro e scossero la testa. Per loro era finita lì. Ma Harry sapeva che Louis voleva vivere, che sarebbe tornato e loro doveva riportarlo da lui.

«Vi prego, non vi costa nulla. Vi prego io non gli ho ancora detto che lo amo» urlò senza pensarci,mentre si avvicinava al letto. «Vi prego. Louis. Louis torna da me, ti prego. Io lo amo e non gliel'ho detto perché sono un coglione. Vi prego non vi costa nulla» urlò ancora, implorando i medici che lo guardavano con gli occhi tristi.

«Riproviamo» disse uno di loro incitando l'altro.

E ci riprovarono la prima ma nulla, la seconda nulla ancora e alla terza come per magia il cuore di Louis diede segni di vita. La stanza si riempì dei bip dei battiti del cuore. Harry sorrise e si accasciò a terra, la testa tra le mani e lacrime copiose a bagnare le sue guance.

«Com'è possibile?» chiese uno dei medici con lo sguardo fisso alla macchinetta, mentre stringeva ancora il defibrillatore tra le mani.

«Non lo so» rispose l'altro scioccato quanto lui.

I medici iniziarono ad uscire dalla camera, ancora sotto shock per l'accaduto. Era una cosa che non era mai accaduta. Harry riprese il suo posto vicino a Louis, e ringraziò chi da lassù aveva fatto ritornare il suo amore. Un delle infermiere che era entrata prima, era ritornata portando ad Harry un thè caldo.

«Bevi tesoro, sei distrutto» disse porgendogli il bicchiere.

«Grazie» sussurrò,prendendo il bicchiere e ingollando un sorso.

«Lui è tornato per te» disse lei d'un tratto.

«Cosa?»

«Lui ti ha sentito ed è tornato per te» disse di nuovo sorridendo.

Harry sorrise alle parole dell'infermiera, che lo guardava con un sorriso materno e prima di andare lasciò una carezza sulla sua testa.

«Sei tornato per me Lou?» chiese baciando il dorso della sua mano. «Non farlo mai più, mi hai spaventato,idiota» brontolò ancora.

Finì di sorseggiare il suo thè, con gli occhi sempre su di Louis. Quando lo finì gettò la tazza e si rimise al suo posto, lasciò un bacio sulla fronte del suo fidanzato e uno sul nasino. Dopo mise la testa sulla sua pancia, la sua mano era intrecciata a quella di Louis, come sempre. E piano piano si lasciò cullare dal suono dei battiti del cuore del suo piccolo.

Chiuse gli occhi e iniziò a sognare il suo grande amore che gli sorrideva.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora