Capitolo 2

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La notte lasció, sin troppo presto, spazio al giorno, e subito il sole prese, con prepotenza, il posto della luna.
Sentii mia sorella uscire di casa, per potersi recare al bar, dove avrebbe chiesto al proprietario di concederle almeno per un paio di settimane, un posto da tirocinante.
Decisi di alzarmi dal mio comodissimo letto, e di recarmi in bagno per fare una doccia lunga e rinfrescante.
Dopo essermi rivestita e aver preso dalla mensola la mia reflex, mi diressi verso il giardino. Ad esso si accedeva tramite un arco di legno, ricoperto da fiori rinsecchiti che gli conferivano un aria lugubre.
Iniziai a fotografare le varie piante, sparse qua e là, fin quando sentii dei rumori provenire oltre il muretto di mattoncini rosso scuro, che bordava il piccolo pezzo di terra. Cercai di guardare oltre, per vedere di chi si trattasse. Quando riuscii a scorgere una figura maschile, capii che si trattava del ragazzo della foto.
Non avevo fatto caso al suo aspetto la notte prima, ma rimasi sbalordita dalla sua bellezza.
La massa di capelli castano chiaro, in contrasto col chiaro della sua pelle, era la prima cosa che si notava in lui. Essi incorniciavano il suo viso spigoloso, e i suoi zigomi alti. Le sue labbra erano rosse e carnose, e il suo naso era di media grandezza. La seconda cosa che non si poteva fare a meno di guardare con interesse erano i suoi occhi. Aveva gli occhi spietati di chi si sentiva amato sopra ogni cosa. Essi erano incorniciati da ciglia lunghissime e sopracciglia folte ma ben modellate. La particolarità di quegli occhi consisteva nel colore: erano cangianti, all'ombra sembravano verdi, mentre quando i raggi del sole li illuminavano assumevano una sfumatura di azzurro davvero diversa dal solito.
"Hai smesso di osservarmi?"la sua voce mi ridestò dai miei pensieri. Subito mi nascosi dietro il muretto, diventando paonazza in viso. " Che fai? Guarda che ti ho vista, sai? Perché ti nascondi?" Disse sporgendosi dal muretto.
" Guarda che non mi nascondo da niente e nessuno, sto semplicemente cercando la mia lente!"risposi mostrando sicurezza." Eh dimmi, cercavi la tua lente nel mio giardino?", " mm...no...cioè io...NO! Volevo solo fotografare il tuo giardino, per questo cercavo di studiare la prospettiva migliore!". "Eh dimmi, sono incluso anch'io nel pacchetto?", chiese con un pizzico di ironia nella voce. Antipatico, pensai, antipatico, antipatico!.
" mi dispiace" dissi, " ma tu non sei abbastanza per le mie foto"sfoggiai il mio miglior sorriso e gli voltai le spalle rientrando in casa.

Hola chicas,
Questo è il terzo capitolo di questa storia?
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