È successo di nuovo. Mi sono svegliata. Purtroppo. Non riesco a dormire più ed esco fuori dal balcone. Mi ricordo di aver catturato tutti gli effetti nel mio sogno. Ed ora? Sento una grande ansia crescere in me. Forse..dovrei ....uscire? Non ho più niente da fare qui. Mi avvicino alla maniglia in ottone, stringendola. In un secondo mi vengono in mente tutte le cose brutte successe lì fuori; le ragazze che mi emarginavano perché non ero...ecco...etero, quando mi..hanno...v-v....una lacrima mi scende sulla guancia, lasciando i miei occhi rossi. Ma fuori c'è Makito, la mia migliore amica. No, lei é morta in un incidente stradale. Scoppio in lacrime. Sento passi pesanti provenire dal piano di sotto. La paura mi assale. Forse é la mia immaginazione? Corro al balcone. Sento la brezza fresca della sera. Guardo in basso. HO TROVATO; se mi butto giù dormirò per sempre. Prendo un gran respiro e mi lancio sotto. La caduta non é molto lunga, ma mi godo quegli attimi. Sto per toccare terra. Chiudo gli occhi,so che non sarà piacevole. Dopotutto per le cose belle bisogna sempre soffrire. Li riapro. Intorno a me la strada é rossa. Vedo i miei amichetti ballare attorno a me. Mia madre grida. É una bella donna, non troppo alta con i capelli castani e gli occhi rossi. Me l'ero scordata. Mio padre corre dal giardino e mi prende in braccio per portarmi in ospedale. Li abbraccio. Arriva la mia gemella, una ragazza bionda con gli occhi azzurri, un'ikikomori anche lei (yume 2ikki). Io li abbraccio, per cadere nel buio più profondo
