«Lui...è in coma?» chiese esitante Harry.

«Si. Mi dispiace»

«P-posso vederlo?» chiese ancora Harry.

«Certo,uno alla volta e indossate il camice» disse il medico, prima di andarsene.

Dovettero aspettare un'altra ora, giusto il tempo di sistemare Louis in una stanza privata. Un infermiera li aveva guidati fino alla stanza di Louis, loro l'avevano seguita tutti in silenzio, perché non c'erano parole da dire in quella situazione. Una volta fuori dalla porta della camera,Niall entrò per prima, e no perché era suo cugino ed Harry gli aveva dato la precedenza. No. Era entrato solo perché il riccio non era pronto a vedere Louis in quelle condizioni. Gli iniziò a mancare l'aria, quei pochi colori che erano rimasti sul suo viso erano andati via. Liam lo fece accomodare su una sedia e gli diede dell'acqua.

Niall entrò in punta di piedi nella camera, anche se sapeva che non avrebbe mai potuto svegliare o disturbare Louis. La stanza era silenziosa, un silenzio rotto solo dai battiti del cuore di Louis. Il suo corpo era circondato da vari macchinari e tubicini, e aveva anche una mascherina sul viso che lo aiutava a respirava. Si avvicinò lentamente a suo cugino, che sembrava davvero un corpo senza vita. Il viso pallido e smorto, le sue guance erano scavate, era dimagrito tantissimo in tre giorni.

Mentre Niall era ancora dentro con Louis. Due poliziotti arrivarono all'ospedale. Sapevano che sarebbe successo, che sarebbero venuti a fare domande di cui non sapevano come rispondere. Harry si strinse sul petto di Zayn, perché il quel momento non voleva sentire nessuno, non voleva ricordare quello che era successo, anche se dimenticarlo non era facile, ma almeno cercava di non pensarci. Ma quando i due poliziotti li guardarono con un sguardo rammaricato, capirono che non erano lì per fare domande.

«Ci dispiace per l'accaduto. Stiamo facendo il possibile per trovare il signor Swift» proferì uno dei due, con il tono serio e professionale.

«Come scusi?» disse Liam, dando voce alla loro confusione.

«Non siamo qui per fare domande. Il signor Sheeran e la signorina Swift, hanno già risposto ad ogni domanda, dandoci anche tutte le prove dei reati commessi da Tyler Swift»

«Cosa? Ma quando hanno detto tutto?»

«Come, credo che sappiate,c'è stato un altro ferito»

«Non sappiamo nulla»

«La signorina Swift è stata colpita anche lei, non è grave sta bene. Dopo che si è ripresa ha depositato una denuncia e tutte le prove per far arrestare suo fratello»

I ragazzi si lanciarono sguardi scioccati alle parole del poliziotto. Perché loro sapevano che nei file che avevano trovato, c'erano tante foto e tanti video che compromettevano Taylor, ma non credevano che suo fratello li usasse contro di lei. Ma a quanto pare anche lei era una sua vittima. Poi pensarono a quando avesse sparato alla ragazza, perché loro nel trambusto non ci avevano fatto caso a Taylor ferita. Ma gli venne in mente il primo sparo, quello che aveva attirato l'attenzione di Louis facendolo girare. Tyler aveva sparato prima sua sorella e subito dopo Louis. E mentre tutti erano impegnati a correre da Louis, lui era sgattaiolato fuori casa come un ladro, un vigliacco. Ma questa volta con la deposizione, le prove, l'avrebbe pagata il giusto prezzo. Perché non sarebbe uscito con una piccola condanna. I poliziotti andarono via, con la promessa di ritrovare Tyler e sbatterlo in carcere.

«Secondo voi..dovremmo andare da Taylor?» chiese Mona.

«Voi ragazze, credo di si. Infondo siete sue amiche» rispose Zayn, mentre stringeva ancora Harry sul suo petto, proprio come si fa con i bambini piccoli.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now