Prologo

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La mia vita cambiò radicalmente quando fui costretta a lasciare la città di Brahms, per recarmi nelle vicinanze di Theramore.
Il giorno della partenza, nessuno venne a salutarci, niente baci, niente abbracci, niente lacrime. Eravamo come invisibili .
Quando mia sorella mise in moto l'auto, e poggiò il piede sull'acceleratore, mi voltai e guardai la strada,dal finestrino, con nostalgia: Brahms mi sarebbe mancata, pensai, già, mi sarebbe proprio mancata...
Mi sarebbe mancata la mia casa, il parco sulla rue Avenue, la scuola, i miei compagni, mi sarebbe mancata, per giunta, la  vecchia e irritante signora McDonalds, e perché no, anche gli abitanti curiosi e impiccioni della mia città natale. Non proprio tutti in realtà, no il signor Ramirez, no! Lui e il suo stupido cane, non mi sarebbero mancati affatto, pensai accigliandomi. "A cosa pensi?" Disse d'un tratto mia sorella, " a niente!"risposi con finta indifferenza. " allora cos'è quel broncio?" Ribattè curiosa, " quale broncio!? Sono felicissima!" Dissi sarcasticamente. " Anche a me mancherà Brahms" disse rattristendosi, " non mi mancherà solo Brahms" risposi, mentre una lacrima solcó il mio viso. " Ti capisco perfettamente. Loro erano anche i miei genitori!", " già"...

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