"Babbo, sabato vado al mare con gli amici!"
"Chi vi accompagna?"
"Babboo, ho dodici anni!! Nessuno ci accompagna!"
"Filippo, ma che sei grullo! Hai dodici anni, appunto. E al mare da solo non ti ci mando."
"Si, si va bene" e stronfiando se ne va.
"Mamma!"
"Dimmi Filippo."
Cambio di strategia. "Sabato, con Nicola si pensava di andare al mare."
"Chi viene con voi?"
"Anche Tommy e Andrea" tergiversando.
"Bene, mi sembra una bella cosa .. e ...."
"Ok mamma grazie, ciao" e scompare prima che l'eco del "ciao" scompaia.
"Ma chi vi accompagna?"
In lontananza, come da un'altra dimensione "Si, .... c'è .... poi ... sento ....." e torna il silenzio.
A voce alta "Va bene. Allora dopo la chiamo, la mamma di Niccolò. Così la ringrazio!""Nicco, allora confermato. Io ci sono. E come si va?"
"In treno."
"E dove si prende il treno?"
Silenzio.
"Nicco!!"
"Ah, si. Penso alla stazione."
"Giusto. E dov'è la stazione?"
"E che ne so! Ma non posso mica chiederlo ai miei!"
"E neppure io! Però potrei sentire mia nonna. Lei va sempre via in giro. Ti richiamo fra un pò."
Clicca sull'icona della nonna. Ma cosa le chiedo?
Non c'è tempo di approfondire la riflessione; il cellulare sta squillando.
"Ciao Filippo. Come stai?"
"Ciao nonna. Bene."
"E il compito di matematica? Non mi hai fatto sapere più niente!"
"Bene"
"Ma te l'ha riportato?"
"Si"
"E quanto hai preso?"
Sto perdendo tempo "Cinque"
"Cinque? Ma come" Con voce addolorata. "Abbiamo studiato così tanto." L'ho preso io cinque mica te!
"Volevo chiederti ... dov'è la stazione a Firenze?"
"Eh?"
"La stazione!"
Perplessa "Ti ricordi dove abitavi? Prendi quel vialone a sinistra. Arrivi alla Fortezza e poi giri a destra. Ma perchè lo vuoi sapere?"
"Niente, così. Grazie nonna. ciao."
Subito richiama Nicco.
"So dov'è la stazione."
"Grande Fili!"
"Allora, come andiamo? Ci si vede alla fermata dell'autobus?
"Perfetto. Chiamo Tommy e Andrea. Sabato alle 9."La sera, a letto, Stefano e Lucia si scambiano le notizie importanti della giornata.
"Allora Filippo va al mare sabato."
"Ma se gli ho detto di no!"
"Perchè?"
"Mi ha detto che vanno da soli! Ha dodici anni!"
"A me ha detto che li accompagna la mamma di Nicco."
"Sicura"
"Così ha detto. O meglio, ha fatto capire."
"Ma l'hai sentita, la mamma di Nicola?"
"Niccolò! No, ancora no. Domani la chiamo."
"C'è altro?"
"Direi di no. Possiamo dormire."
"Notte."
"Notte.""Mammaaa, io vado!"
"Hai preso tutto? L'acqua l'hai presa? E da mangiare cosa ti porti? ... C'hai un pò di soldi? .. Un cambio di costume e l'asciugamano?"
"Si, si ho preso tutto." Con fare annoiato. E si mette lo zaino in spalla mezzo aperto, dal quale spuntano delle carte di Magic, il caricabatterie e una maglietta. Non pare che ci sia altro.
Prende le chiavi di casa ed esce.
"Divertiti!" Senza che nessuno possa sentire e quindi rispondere.
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Una famiglia normale - piccole storie di vita quotidiana
HumorUna famiglia normale. Babbo, mamma, un figlio teenager, un ottenne, che ricorda Trinità (di Bud Spencer e Terence Hill) e una bambina (l'unica) di cinque anni. Brevi eventi di quello che succede in questa famiglia e che potrebbe succedere anche nell...