-"Davvero hai intenzione di fare la foto conciata così?" mi chiese d'un tratto serio scrutandomi meglio.

-"Cosa c'è che non va?" domandai a disagio; se prima ero convinta di far bella figura ora ne dubitavo.

-"Quella foto resterà per sempre fra i tuoi ricordi più cari, la mostrerai ai tuoi figli, ai tuoi nipoti e .." gesticolò divagando.

-"Qual è il punto?" domandai scocciata e impaziente.

-"Vuoi davvero essere ricordata nei tuoi anni del liceo come una secchiona?".

Nel suo tono non c'era alcun segno di divertimento. Esitai a rispondere, non volevo che i miei futuri figli mi ritenessero una sfigata.

-"Come pensavo" sorrise sghembo.

-"Si ma ormai è fatta, non posso tornare a casa" scrollai le spalle.

-"Non c'è bisogno di tornare a casa" lo guardai confusa. Uscì dalla macchina e mi fece segno di seguirlo; per un attimo pensai stesse andando dalla parte opposta della strada, ma poi entrò nel cancello di scuola.

-"Dove vai??" chiesi raggiungendolo.

-"A darti una sistemata" disse ovvio entrando nel portone principale.

-"Non dovresti essere qui" lo avvertii superandolo.

-"Se ti sbrighi non mi vedranno" guardò un punto impreciso dietro di me e poi sussurrò ''bingo''.

Mi prese per un polso come se mi potessi perdere e mi fece entrare nel bagno.

-"Sai che penseranno male se ci trovano qui?" domandai fermandolo.

-"Cosa dovrebbero pensare?" sorrise beffardo irritandomi.

-"Che abbiamo fatto qualcosa!" risposi fulminandolo.

-"E tu cosa vorresti fare?" domandò avvicinandosi mentre io come al solito indietreggiavo.

-"Con te nulla" risi sfidandolo e incrociando le braccia al petto, non poteva sempre avere l'ultima parola.

Mi guardò intensamente sfoggiando di nuovo il suo sorrisetto da maniaco, deglutii a fatica toccando le spalle al muro. In meno di tre secondi la distanza fra i nostri corpi fu minima e il suo sguardo sempre più insistente. I nostri nasi quasi si sfioravano e i suoi occhi verdi erano fissi nei miei con l'ombra di un ghigno sul suo viso. Smisi di respirare quando si sfilò la felpa restando solo con una canotta che metteva in bella mostra tutti i suoi tatuaggi. Si morse il labbro inferiore passandosi sopra la lingua lentamente sembrando un fottuto Dio greco, l'unica cosa che pensavo in quel preciso istante era di saltargli addosso.

Cazzo ho pensato?!

Io non voglio saltargli addosso.

'"Si certo, vuoi solo stuprarlo'" rispose sarcastica la mia coscienza.

'''Zitta'''

'''Ammettilo che è bello''' sembrò quasi sbuffare.

'''Da quando parlo da sola?''' mi domandai, cioè le domandai, a lei, lui, va be lasciamo perdere.

-"Togliti la maglia" ordinò.

Bene, se prima ero nel panico ora stavo per avere un arresto cardiaco.

-"C-cosa? No!" risposi spaesata, confusa ed.. eccitata?

No, non posso fare questi pensieri. Summer riprenditi.

-"Non faremo nulla" dissi più a me stessa che a lui. Lui mi guardò confuso per poi scoppiare a ridere scuotendo la testa.

-"Oh... piccola, dolce, innocente, pervertita Summer. Non voglio fare nulla oltre che farti cambiare quella camicia che persino mia nonna definirebbe orrenda con la mia felpa" .

Colossale figura di merda.

-"Ma se vuoi possiamo rimediare" ghignò maliziosamente squadrandomi. Potevo sentire il suo respiro caldo infrangersi sul mio collo e la sua voce bassa e roca risuonarmi nelle orecchie.

-"Ti stapperei di dosso quella camicia e credimi, non solo perché è brutta" sorrise di nuovo e sentii le guance andarmi a fuoco. Evitai di parlare e mettermi in ridicolo balbettando poi presi la sua felpa nera.

-"Beh che aspetti?" domandò guadandomi.

-"Girati" ordinai mentre lui sbuffò per poi fare come gli avevo detto.

Con una velocità assurda feci il cambio, la felpa era nera e sopra aveva una scritta bianca 'Arctic Monkeys', profumava di Harry e rimasi per un secondo a bearmi di quell'odore.

Si, okay era una cosa inquietante.

-"Bello il reggiseno rosa" Harry si girò sorridendo.

Ma cos..?! Gli specchi! C'erano gli specchi! Che stupida.

-"Stronzo" sibilai facendolo sogghignare di nuovo.

-"Ti sta bene" disse soddisfatto. Prese la mia borsa e iniziò a frugarci dentro.

Tossii.

-"Posso esserti d'aiuto?" domandai sarcastica.

Sbuffò e poi mi porse il borsello bianco dove tenevo i miei indispensabili 'prodotti make-up'

-"Ora devi fare da sola" mi avvicinai ad uno degli specchi e notai di avere delle profonde occhiaie. Non ci misi molto a coprirle con il correttore, mi passai il mascara e la matita e in fine un velo leggero di rossetto, non volevo passare per la sfigata ma neanche per la puttana.

-"Bene abbiamo finito" annunciai riponendo il borsello in borsa.

-"Un attimo" si avvicinò osservandomi come fossi il suo piccolo esperimento.

-"Così stai bene" –disse indicando la coda-" ma così è meglio" sorrise sciogliendola e scompigliandomi i capelli modi leone.

-"Perfetta" concluse soddisfatto del suo lavoro.

Ci guardammo negli occhi e io mi persi in quel verde che ormai mi era diventato famigliare.

-"Vai o farai tardi" si allontanò aumentando la distanza quando la campanella suonò.

Annuii e gli sorrisi andando verso la porta, ma poi tornai indietro.

-"Grazie Harry" gli lasciai un veloce bacio sulla guancia assumendomi le responsabilità dei brividi che subito dopo si formarono sulla mia pelle e poi andai via, con uno stupido sorriso ebete stampato in faccia.



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Ecco a voi uno dei miei capitoli preferiti!
So che non è il massimo ma a me piace tantissimo (non chiedetemi perché lol)
Spero piaccia anche a voi, ( lo spero tanto :3 ) alla prossima
Pia x.X

Deep ~H.S.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang