Sospiro, arreso, e mi alzo dal letto.
Un'altro giorno è iniziato.
Scendo le scale, non preoccupandomi di fare rumore, e mi accomodo dietro il bancone. Cerco di tenere la mente occupata, pulendo e ripulendo lo stesso bicchiere una marea di volte. Brilla, ormai.
Maledetto me che li ho puliti tutti ieri.
Passi leggeri scendono giù per le scale, e li riconosco senza neanche dovermi girare. Continuo a passare la pezza su quel bicchiere ormai sgargiante. Brilla di luce propria, tra un po'.
<<Hey!>>
I miei sospetti erano più che giusti. La voce gioiosa di Angel rimbomba nella hall vuota. O forse lo sta facendo solo nella mia testa. Rimbalza tipo pallina da flipper. Ancora girato di spalle, alzo la mano che stringe la pezza.
<<Hey.>> Non ricambio lo stesso entusiasmo, ma spero non si noti troppo. Mi schiarisco la gola, continuando a pulire quel bicchiere.
<<Tutto bene?>>
Mi viene da sorridere un po', perché so che mi sta guardando con un sopracciglio alzato, l'espressione di po' preoccupata, la testa leggermente inclinata di lato, e di conseguenza i capelli gli sono ricaduti un po' in fronte, e so che si è formato quel carinissimo solco tra le sopracciglia.
<<Il solito.>> Liquido la questione, la mia testa si divide tra "girati, confessati, rischia" e "resta nella confort zone, non girarti, non ammettere nulla." Sospiro leggermente.
<<Non è vero.>>
Ora probabilmente mi sta guardando accigliato, la testa dritta di nuovo, i gomiti impuntati sul bancone e la testa appoggiata tra le mani.
Ingoio quello che sembra un sasso bloccato in gola. Ora cosa gli dico? Appoggio il bicchiere sul ripiano che ho di fronte, creando un sonoro tintinnio, e mi giro, la pezza buttata sulla spalla.
<<No, effettivamente no, ma è il solito.>> Alzo le spalle, come se la cosa non mi scalfisse, come fosse di poco conto.
Continua a guardarmi accigliato, la testa si inclina un po' tra le mani e si sistema sullo sgabello.
<<E... Perché? Se posso sapere.>>
Mi schiarisco la gola. Mi accorgo di essere stato un secondo di troppo in silenzio, quando vedo le sue sopracciglia incresparsi ancora di più.
<<Oh, nulla, ho dormito poco.>> Sparo una mezza verità, con un tono pieno di nonchalance che quasi mi dà i brividi da quanto suona falso alle mie orecchie.
Nonostante tutto, so che non si convincerà così facilmente.
<<Lo sai che non puoi mentirmi.>>
Dice con un mezzo sorrisetto sulle labbra.
Lo so.
Eccome, se lo so.
Come mi leggi alla perfezione.
Lo so.
Non so davvero come rispondere. Faccio così schifo a mentire? Davvero?
<<A te come va, invece?>> Cerco di sviare l'argomento. So che l'ha notato, mi guarda con quello sguardo "io so che tu sai che io so." Ma lascia stare, rispondendo alla mia domanda.
Grazie al cielo!
<<Discretamente. Oggi ho finalmente pausa da lavoro.>>
Risponde. Ecco perché era così felice. Il suo sorriso si allarga, e un po' sorrido anche io.
<<Sono felice per te.>> Dico, sinceramente. So quanto quella falena stramba lo faccia star male sul posto di lavoro e so quanto una pausa possa fare bene.
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𝑵𝒐𝒏 𝑺𝒆𝒊 𝑪𝒐𝑚𝒆 𝑮𝒍𝒊 𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊~🩷🐷𝐻𝑢𝑠𝑘𝑒𝑟𝑑𝑢𝑠𝑡♠️❤️
RomanceIN SOSPESO •☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆•☆• ringrazio @Jealousy_me15 per la copertina<3 Ci troviamo all'hazbin hotel dove due personaggi alquanto accattivanti attirano la nostra attenzione: Husk, un demone gatto, è il barista del posto, dal carattere s...
~•To declare yes, or to declare no?•~
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